Il mercato offre diversi tipi di protocolli di sostenibilità energetico-ambientale: si tratta di strumenti che servono a misurare la qualità ambientale, ecologica e sociale nel settore delle costruzioni grazie all'analisi di parametri standardizzati.
Al contempo rappresentano una guida preziosa per progettare, costruire, restaurare e riqualificare in modo sostenibile, puntando a ridurre l'impatto ambientale di tutto il processo costruttivo e dell'intero ciclo di vita di un edificio.
Tra i protocolli più autorevoli a livello nazionale e internazionale, vi sono quelli LEED e quelli sviluppati da GBC Italia: ma come funzionano? Quali sono gli step che il progettista deve seguire per ottenere la certificazione?
In questa intervista, l'Ing. Enrico Grillo, segretario del chapter Lazio di GBC Italia, spiega come funzionano i sistemi di certificazione LEED e quelli sviluppati da GBC Italia.
Questi ultimi si applicano a diverse tipologie di edificio ma anche ai quartieri e riguardano tutte le fasi di sviluppo, dalla progettazione alla realizzazione e riqualificazione.
I protocolli GBC sono stati elaborati grazie al lavoro dei comitati di GBC Italia e prendono spunto dai rispettivi rating systems LEED, ma fanno riferimento alla realtà costruttiva e normativa italiana ed europea.
Nel dettaglio sono: GBC Historic Building per gli edifici storici, GBC HOME per gli edifici residenziali, GBC Quartieri per la progettazione o riqualificazione di aree urbane e GBC Condomini dedicato ai complessi residenziali.
Il punteggio viene assegnato in base alle performance di sostenibilità raggiunte nelle diverse aree tematiche e la somma totale dei punti determina il livello finale di certificazione che può essere: base, argento, oro e platino.
«Una volta individuato il protocollo più adatto all'intervento che si deve realizzare - ha spiegato l'Ing. Grillo nella video intervista - si ha una check-list iniziale, fondamentalmente uno strumento che funge da base, un manuale d'uso che fornisce i requisiti per ottenere i crediti e raggiungere il punteggio desiderato. Il processo prevede anche il coinvolgimento dei diversi professionisti e quindi una multidisciplinarietà di competenze».
«I protocolli permettono di avere una linea guida di riferimento durante tutto il processo progettuale e man mano che si utilizzano diventano standard interiorizzati - ha aggiunto - tendono essere molto esigenti sulle prestazioni ma non danno indicazioni specifiche sull'utilizzo di prodotti o tecnologie precise, anche perché sono tantissime e in continua evoluzione».
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