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L’impatto acustico dei cantieri

Le emissioni sonore generate dalle attività svolte nei cantieri all’aperto costituiscono una delle cause di maggiore disturbo all’interno degli ambienti abitativi. In fase di pianificazione ed organizzazione delle attività lavorative, le imprese sono tenute a presentare istanza di deroga ai limiti previsti dalla Classificazione Acustica Comunale, la quale deve essere accompagnata da una Valutazione Previsionale di Impatto Acustico predisposta da un Tecnico Competente in Acustica.

Disturbo acustico indotto dalle attività di cantiere

Negli ultimi anni, la sensibilità alle problematiche legate al disturbo indotto dal rumore è aumentata significativamente.  

L’esposizione alle emissioni sonore oltre a rappresentare un ostacolo oggettivo durante lo svolgimento di alcune attività che hanno luogo in ambito domestico e lavorativo (quali interferenza nelle comunicazioni verbali, telefoniche o, peggio, nella percezione di segnali sonori di pericolo) può comportare anche degli effetti indiretti sulla salute psico-fisica. Diversi studi, infatti, dimostrano che soggetti esposti al rumore possono manifestare effetti psicologici o di salute avversi, a partire dall’ incapacità di concentrazione, irritabilità fino a trasformarsi ansia, stress, disturbo del sonno con tutte le conseguenze ad esse annesse.

Dal punto di vista del disturbo, fra le attività rumorose che destano maggiore preoccupazione e che hanno maggiore impatto sulla quotidianità della cittadinanza, un ruolo primario è ricoperto dalle attività di cantiere

Gli individui che risiedono o lavorano in edifici situati nelle vicinanze di un cantiere manifestano una legittima esigenza di comfort acustico e ciò comporta che chi genera rumore debba mettere in atto tutte le strategie necessarie affinché il rumore non sia solo di livello più basso possibile, ma anche più facilmente tollerabile. Occorre pertanto che l’impatto da rumore di un cantiere sia oggetto di uno studio adeguato, composto programmi e controlli, il cui fine ultimo sia quello di individuare strumenti e procedure che vengano implementate nell’organizzazione del cantiere stesso, in modo da rendere il disagio più sopportabile da parte della cittadinanza.

 

La regolamentazione acustica delle attività temporanee

Nell’ambito della normativa vigente i principi fondamentali in termini di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico sono fissati dalla Legge 26 ottobre 1995, n. 447 (Legge quadro sull’inquinamento acustico) che costituisce, tutt’oggi il principale riferimento per la regolamentazione in materia di rumore.

Per attività a carattere temporaneo si intendono le attività che durano per un tempo limitato. 

Cantieri, quali cantieri edili, stradali o industriali, lavori edili in edifici esistenti per la ristrutturazione di locali a qualunque scopo destinati, rientrano in detta categoria in quanto il loro allestimento è limitato al tempo effettivamente indispensabile alla realizzazione dell’opera. 

In merito alle attività a carattere temporaneo la legge quadro demanda le competenze a: 

  • Le Regioni, in merito alla definizione delle modalità di rilascio delle autorizzazioni comunali per lo svolgimento delle attività temporanee, qualora esse comportino l'impiego di macchinari o di impianti rumorosi; 
  • l Comuni per quanto concerne il rilascio dell’autorizzazione in deroga ai valori limite. 

 

Iter autorizzativo

Alla luce di quanto sopra esposto, l’impresa che si appresta ad organizzare ed iniziare i lavori è tenuta a presentare al Comune di competenza una regolare istanza di autorizzazione in deroga rispetto ai limiti vigenti per le sorgenti sonore. In essa devono essere indicati i riferimenti di un responsabile che faccia da tramite con gli enti e organi di controllo preposti a gestire le problematiche di inquinamento acustico (Comune, Polizia Locale, Carabinieri, Arpa, ecc.) e che sia sempre reperibile durante lo svolgimento delle attività per le quali è concessa l’autorizzazione in deroga. 

L’istanza deve essere presentata con un congruo anticipo, definito dal Comune stesso, che consenta all’amministrazione di valutarne i contenuti al fini del rilascio e/o diniego dell’autorizzazione medesima.

Solitamente il Comune predispone idonea modulistica e/o le istruzioni per la redazione della richiesta, in conformità alle disposizioni della Legge Regionale ed al Regolamento Acustico Comunale se presente. 

Pur non essendoci una regolamentazione unica, in linea generale a seconda della tipologia, collocazione, dimensione e durata del cantiere vengono sovente definite procedure differenti. 

Succede spesso, infatti, che siano esentati dalla richiesta di deroga o soggetti a procedura semplificata i cantieri di cui si stima un impiatto acustico contenuto, cioè che presentano una o più delle caratteristiche indicate di seguito a titolo esemplificativo: 

  • Durata ridotta;
  • Svolgimento delle attività esclusivamente nella fascia oraria diurna;
  • Collocazione in aree in cui non sono presenti ricettori sensibili (es. scuole, ospedali, ecc); 
  • Immissioni sonore presso gli edifici prospicienti contenute entro limiti definiti.

In tutti i casi in cui è necessario presentare la richiesta di deroga, l’istanza deve essere accompagnata da una relazione tecnica di Valutazione previsionale di Impatto Acustico delle attività di cantiere a firma di un Tecnico Competente in Acustica iscritto all’Elenco Nazionale ENTECA. 

Il Comune, anche avvalendosi della collaborazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), può imporre prescrizioni tecniche per il contenimento dell’inquinamento acustico ulteriori a quelle proposte dal richiedente. 

Sono esenti dalla richiesta di deroga i cantieri eccezionali necessari per il ripristino urgente di servizi pubblici destinati alla collettività, per la tutela della sicurezza e salute pubblica e/o la salvaguardia dell’ambiente.

 

Obblighi dell’impresa

Anche se non esplicitamente riportato nel regolamento Comunale, per tutta la durata del cantiere, l’impresa è tenuta a mettere in atto tutte le soluzioni tecniche e procedurali necessarie atte a contenere quanto più possibile le emissioni sonore delle macchine, delle lavorazioni e delle attività in genere, compatibilmente con la fattibilità tecnica ed economica. 

È opportuno, pertanto, che il personale di cantiere sia opportunamente informato e formato circa il contenuto dell’autorizzazione e sugli eventuali sistemi o procedure di mitigazione riportate nella Relazione di Impatto Acustico. 

In caso di segnalazioni e/o lamentele espresse dalla cittadinanza, l’impresa è tenuta inoltre a ricercare ulteriori soluzioni tecnico-pratiche finalizzate a ridurre ulteriormente il disturbo.

 

Mancato rispetto dei limiti stabiliti

Qualora l’impresa si dimostri inottemperante alle prescrizioni definite in fase autorizzativa o in caso si rilevino condizioni di grave disturbo della popolazione, anche a seguito di eventi imprevisti, il Comune ha facoltà di revoca dell’autorizzazione concessa oltre che di sospensione delle attività rumorose fino all’adeguamento delle stesse ai limiti di cui sopra.

 

La Valutazione di Impatto Acustico delle attività di cantiere

La Valutazione di Impatto Acustico delle attività di cantiere è redatta un Tecnico Competente in Acustica ed ha lo scopo di quantificare le emissioni di rumore generate dalle lavorazioni e di definire gli strumenti e/o le strategie per la mitigazione delle medesime per contenere quanto più possibile il disturbo arrecato alla popolazione.

Lo studio si compone delle seguenti fasi. 

  1. Analisi dello stato di fatto;
  2. Definizione delle fasi di cantiere;
  3. Quantificazione delle emissioni delle singole fasi;
  4. Individuazione delle misure per il contenimento del rumore;
  5. Verifiche fonometriche.

Analisi dello stato di fatto

In questa fase viene definita l’area di studio, cioè l’area che sarà interessata dalle emissioni di rumore del cantiere, e vengono individuati i ricettori esposti alle suddette emissioni. 

Viene quindi predisposta in via preliminare una planimetria del cantiere e della zona circostante, in scala adeguata, per un raggio di almeno 200 m, con indicazione delle aree interessate dalle singole lavorazioni e/o fasi operative, dei siti di installazione dei macchinari rumorosi fissi, dei ricettori sensibili presenti (strutture scolastiche, ospedaliere, case di cura o riposo, ecc.) e della tipologia di insediamento degli edifici del primo fronte esposto in ogni direzione. 

A seguito di uno o più sopralluoghi tecnici, inoltre, viene effettuata una campagna di misure fonometriche con lo scopo di quantificare il clima acustico presente nella zona, con particolare riferimento ai ricettori maggiormente esposti, durante il periodo di riferimento in cui si svolgeranno i lavori.

 

Definizione delle fasi di cantiere 

La definizione delle fasi di cantiere viene eseguita in primo luogo a seguito di un’attenta analisi e comprensione del progetto nel suo insieme; successivamente occorrerà studiare approfonditamente le prescrizioni del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) ed il cronoprogramma delle attività. Sulla base di quanto sopra sarà quindi possibile comprendere quali lavorazioni verranno eseguite contemporaneamente e con quali modalità oltre che individuarne l’ubicazione all’interno dell’area di cantiere.

 

Quantificazione delle emissioni e delle immissioni

Per ciascuna fase di cantiere viene individuato l’elenco delle macchine, degli utensili necessari allo svolgimento delle lavorazioni previste, degli impianti coinvolti e del loro reale coefficiente di utilizzo.

Di ciascuna macchina, utensile, impianto viene quindi definita la potenza sonora sulla base di misurazioni fonometriche od in alternativa ricavata dalle schede tecniche e/o da dati di letteratura in genere.

Una volta definite le caratteristiche di emissione e la collocazione di ciascuna sorgente sonora, vengono calcolati i livelli di rumore previsti in corrispondenza dei ricettori più esposti, durante le singole lavorazioni e/o fasi operative nelle quali si articola l’esecuzione dell’opera.

 

Esempio di previsione delle immissioni acustiche previste nelle diverse fasi di cantiere

IMMAGINE 1:Esempio di previsione delle immissioni acustiche previste nelle diverse fasi di cantiere 

 

Tra le sorgenti sonore analizzate in questa fase, occorre inoltre prestare una particolare attenzione alle emissioni acustiche generate dai mezzi di trasporto

È importante valutare, infatti, se l’entità o l’organizzazione del sito è tale da modificare la connotazione del traffico veicolare della zona in esame sia a causa del maggior numero e la frequenza dei transiti dei mezzi pesanti ad esso afferenti ma anche se questo comporterà la variazione dei percorsi veicolari generando maggiori congestioni in altre strade o zone del quartiere o città.

 

Valutazione delle emissioni dei flussi di traffico indotto

IMMAGINE 2: Valutazione delle emissioni dei flussi di traffico indotto

 

Misure per il contenimento del rumore

Il calcolo delle immissioni di rumore presso i ricettori consente di individuare le lavorazioni che determinano maggiore impatto presso di essi e nelle aree circostanti

Le misure per il contenimento del rumore possono essere di tipo passivo, cioè mediante installazione di elementi schermanti (barriere fonoisolanti) in prossimità delle sorgenti, o di tipo procedurale, cioè modificando l’organizzazione del cantiere in modo da concentrare le attività più rumorose nelle fasce orarie diurne e/o in aree circoscritte e se possibile più lontane dalle abitazioni.

 

Barriere fonisolanti

IMMAGINE 3: Barriere fonisolanti

 

Barriere fonoisolanti

IMMAGINE 4: Barriere fonoisolanti

 

Un criterio efficace è quello di suddividere l’area in sotto-cantieri di estensione limitata: tale strategia fornisce infatti la possibilità di intraprendere azioni di tipo locale, confinando le zone o le attività più rumorose mediante installazione di schermature quanto più possibile vicino alle sorgenti, in modo da raggiungere la condizione di migliore abbattimento acustico. 

Qualora tale strada non fosse praticabile, potrebbe essere necessario ridurre ulteriormente rispetto a programmazione PSC gli orari di attività delle lavorazioni di maggiore impatto. 

Una volta definiti gli interventi di mitigazione, occorre effettuare nuovamente il calcolo delle immissioni presso i ricettori al fine di valutarne l’efficacia ed i benefici da essi generati.

 

Verifiche fonometriche

Durante le attività di cantiere è opportuno effettuare delle misurazioni fonometriche in corrispondenza dei ricettori maggiormente esposti al fine di verificare strumentalmente i risultati dei calcoli previsionali e, soprattutto, per valutare l’efficacia delle misure operative proposte in fase di studio. 

In presenza di ricettori particolarmente sensibili (es. scuole ospedali, case di cura, ecc) è consigliabile, inoltre, l’allestimento di eventuali postazioni di monitoraggio fisse che consentono di rilevare tempestivamente situazioni di criticità e di mettere in campo misure straordinarie per il contenimento delle emissioni.


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