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Il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro Post Covid

Volteco punta sulla formazione per motivare i giovani a candidarsi.

Oggi i giovani credono che le piccole e medie imprese non siano adatte a realizzare le loro ambizioni

La pandemia ha lasciato strascichi importanti anche nel mercato del lavoro. Con il Covid si è assistito a uno stop forzato di moltissime attività con un inevitabile blocco delle assunzioni. Ora che l’emergenza sanitaria è migliorata e il mercato del lavoro si è nuovamente aperto si assiste a una situazione quasi paradossale: c’è un disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, come sostiene Alessandro Minello, economista all’Università Ca’ Foscari di Venezia. 

Il recruiting di personale è sempre più difficile; i giovani di oggi, forti delle loro nuove competenze in materia di digitalizzazione, ritengono le piccole e medie imprese non all’altezza delle loro competenze, preferendo la flessibilità di un lavoro come free lance alla stabilità di un’assunzione.

Un problema, questo, che sta coinvolgendo anche l’azienda Volteco alla ricerca di figure professionali qualificate difficili da reperire. Anna Mazzobel, responsabile Human Resources di Volteco, individua altri elementi che “emotivamente” spingono i nostri giovani a non candidarsi andando a influenzare, quindi, il loro processo decisionale.

 

Il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro Post Covid

 

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una forte instabilità a livello mondiale. Il mondo è in costante cambiamento, sempre più interconnesso e digitale. Una situazione descritta dall’antropologo americano Jamais Cascio con un nuovo acronimo, BANI: Brittle (fragile), Ansioso, Non Lineare, Incomprensibile per spiegare come il senso di catastrofe, di mancanza di certezze, sia nella vita privata che sul lavoro, sia diventato oramai una costante che pare aver tolto significato all’ambizione di una pianificazione a lungo termine.

Errata, secondo la Mazzobel, la convinzione dei giovani che competenze e abilità siano prioritarie in campo professionale a tal punto da considerare le piccole e medie aziende non adatte a realizzare le loro ambizioni.  

 

Le conoscenze restano importanti, ma possono diventare obsolete rapidamente

Le conoscenze sono certamente importanti ma, al giorno d’oggi, possono diventare obsolete velocemente se non vengono accompagnate da curiosità e motivazione all’apprendimento continuo (apertura al cambiamento). Quelle che fanno veramente la differenza sono le soft skills, quelle di tipo personale legate alla sfera valoriale di ciascuno. Rappresentano la base su cui poi costruire tutto il resto, sono il “saper essere” ossia le competenze trasversali che creano l’approccio al corretto modo di agire, che aiutano ad affrontare i cambiamenti e le difficoltà.

In un contesto in perenne evoluzione, complesso e imprevedibile come quello attuale, le soft skills sono fondamentali anche in un’azienda tecnica come Volteco e vengono valutate subito in sede di colloquio.  

Motivazione come energia e proattività, Realizzazione come capacità di pianificare, organizzare, orientamento all’obiettivo, predisposizione al cambiamento, flessibilità e problem solving, Relazioni come capacità di gestire le proprie e altrui emozioni, di ascoltare e comunicare, di creare relazioni stabili e di essere empatici, Leadership come capacità di influenzare gli altri ed essere motore del cambiamento: queste le più significative che non possono mancare in un giovane che si propone sul mercato del lavoro.

Ovviamente, anche le conoscenze (sapere) e le abilità (saper fare) devono essere presenti ma queste, a differenza delle soft skills (saper essere), possono essere allenate più facilmente ed è qui che entra in gioco la formazione in qualità di ponte tra il percorso di studi e il mercato del lavoro. Sia chiaro: anche le soft skills possono essere potenziate, ma deve esserci comunque una predisposizione personale dell’individuo.  

Le aziende più competitive sono proprio quelle che riconoscono l’importanza del ruolo della formazione per sviluppare i talenti dei giovani motivandoli e creando per loro percorsi di crescita incentrati sull’esperienza.

 

Volteco da sempre investe nella formazione dei propri dipendenti

Volteco da sempre investe nella formazione dei propri dipendenti per aumentare le competenze sia del singolo che del gruppo di lavoro, puntando all’evoluzione professionale delle persone ma anche alla crescita del business aziendale. 

Le metodologie utilizzate dall’azienda sono diverse: attività in aula e on line, team building e simulazioni attraverso il teatro, questionari di autosomministrazione e metodo Lego Serious play … opportunità di crescita importanti destinate a chiunque entri in azienda, a prescindere dal ruolo professionale che andrà poi a ricoprire.

Le attività vanno a potenziare sia le competenze tecniche che trasversali andando a lavorare anche sulla motivazione, la vera spinta al cambiamento.

Sul sito di Volteco, alla sezione CHI SIAMO - “Lavora con noi”, sono disponibili le posizioni aperte per poter inviare facilmente la propria candidatura ed entrare così a far parte di un team di lavoro qualificato, dinamico e collaborativo.


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