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Come rendere sismoresistente una struttura residenziale di 33 piani

Torre Eurosky, il caso della torre più alta di Roma, 120 metri realizzati in velocità costruttiva e con accorgimenti mai utilizzati prima in Italia. 


La torre pù alta di Roma: Torre Eurosky

La Torre Eurosky è il primo edificio della capitale dedicato all’edilizia residenziale cosiddetta alta. Si tratta di una struttura che interpreta e fonde due diversi registri architettonici: il primo guarda al passato e ai tanti palazzi che dominavano il profilo della città di Roma; il secondo parla del futuro, concentrando sulla torre tutte le innovazioni possibili in questo campo, da quelle architettoniche a quelle tecnologiche, passando per quelle energetiche e strutturali.

La sfida principale? Progettare una torre di 33 piani per un’altezza di 120 metri in una zona sismica, come ormai è considerata da molti anni quella romana. 

 

Come rendere sismoresistente una struttura residenziale di 33 piani?

Torre Eurosky terminata, Roma

 

Il contesto del progetto Torre Eurosky

La Torre Eurosky, destinata a un utilizzo prevalentemente residenziale, presenta una pianta rettangolare di dimensioni 30 m x 60 m, con una massa totale di 74.000 tonnellate. Si tratta di un edificio facente parte del Business Park Europarco, un complesso di 805.000 metri quadri che coniuga le suggestioni della land-art con la modernità high-tech dei grattacieli.

La dimensione urbana della zona EUR Sud – Castellaccio, periferia meridionale di Roma, cambia così forma e si evolve in un spazio metropolitano caratterizzato da acciaio, cristallo e pietra. All’interno del Business Park Europarco le innovative scelte tecnologiche, applicate a un sistema costruttivo e impiantistico consapevole, fanno della struttura una delle più avanzate di tutto il territorio nazionale.

 

Torre Eurosky, le due principali esigenze costruttive

La Torre Eurosky, insieme alla sua gemella più bassa denominata Torre Uffici, ridisegna lo skyline di Roma e mette a segno i due obiettivi primari del progetto:

  1. Ridurre i tempi di realizzazione. Un’esigenza imprenditoriale che grazie all'industrializzazione del processo edilizio vede replicare innumerevoli volte operazioni standard nel massimo rigore di sicurezza, ottenendo l’efficacia richiesta.
  2. Costruire un edificio alto, prevalentemente residenziale, in una zona sismica, ammortizzando le sollecitazioni dovute a un evento naturale come un terremoto.

 

Torre Eurosky

Vista della struttura in sommità che sostiene una parete di pannelli fotovoltaici

 

Come progettare e costruire in una zona sismica?

Per rendere sismoresistente una struttura residenziale di 33 piani sono state prese in considerazione ed esaminate tre possibili soluzioni.

  1. In un primo momento è stata analizzata l’ipotesi di posizionare degli isolatori sismici alla base della struttura, come quelli che sono stati impiegati nelle prime case ricostruite all’Aquila dopo il sisma. Per la Torre Eurosky questa soluzione non è però risultata adatta, trattandosi di edificio troppo alto. Nello specifico, in relazione alla rigidezza e alla massa in gioco, la struttura è dotata di un primo periodo di vibrazione maggiore di 1,5-2,0 secondi, il che rende la torre meno sensibile al sisma di quanto non lo siano strutture più rigide. Nonostante ciò, per ottenere un disaccoppiamento tra il moto del terreno e quello della struttura sotto l’azione di un terremoto, occorre che il rapporto tra il periodo dell’edificio isolato e quello a base fissa sia maggiore di 4. Dunque, per il caso specifico di Roma si sarebbe dovuto spingere l’isolamento verso periodi di 6-8 secondi, in una zona dello spettro poco indagata e quindi non affidabile.
  2. La seconda soluzione vagliata è stata quella di disporre controventi dissipatori in acciaio lungo tutta l’altezza dell’edificio. Questa possibilità, anche se opportuna da un punto di vista dell’ingegneria antisismica, è stata scartata in quanto di grande impatto sull’architettura della torre.
  3. Il terzo studio, nonché quello effettivamente adottato, ha preso in considerazione la possibilità di posizionare uno smorzatore a massa risonante sulla sommità dell’edificio. 

 

La tecnica del Tuned Mass Damper

Questa tecnica, propriamente nominata Tuned Mass Damper, consiste nell’inserire all’interno di un’opera della quale si vogliono controllare le oscillazioni dovute al terremoto, ma anche al vento, una massa aggiuntiva, collegata alla struttura mediante apparecchi di appoggio isolatori e/o dissipatori, la quale si oppone ai movimenti della struttura. 

Quindi, in caso di sisma, mentre la torre si muove la massa inserita cerca di rimanere ferma opponendosi alle oscillazioni dell’edificio alto.

Per la Torre Eurosky la soluzione definitiva è stata quella di utilizzare gli ultimi tre piani dell’edificio, spazi tecnici adibiti agli impianti, come massa risonante. Questi ultimi sono stati così svincolati dagli altri piani dell’edificio mediante l’interposizione degli apparecchi di appoggio.

 

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Torre Eurosky in costruzione, Roma

             

La tecnologia costruttiva scelta

La sfida progettuale in merito alle strutture della Torre Eurosky è stata vinta utilizzando accorgimenti innovativi mai impiegati prima in Italia per opere di questo tipo. 

Per massimizzare la velocità di realizzazione della torre progettata da Franco Purini la committenza ha scelto di adottare le travi autoportanti a struttura mista acciaio-calcestruzzo di Tecnostrutture.

Le travi NPS® Basic con piatto in acciaio e NPS® CLS con basamento in calcestruzzo sono state abbinate a lastre predalles. Nello specifico sono stati forniti 10.000 metri di travi NPS®, la cui posa di ciascun piano di 30 m x 60 m è avvenuta in soli tre giorni.

 

Torre Eurosky realizzata con travi NPS® abbinate a lastre predalles

Torre Eurosky realizzata con travi NPS® abbinate a lastre predalles
 

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Chi è TECNOSTRUTTURE

Tecnostrutture s.r.l. nasce nel 1983. Siamo specializzati nel settore dei prefabbricati a struttura mista acciaio-calcestruzzo, iniziando a produrre travi metalliche reticolari e sviluppando nostre tecnologie, processi di calcolo e produzione. A partire dal 2000 raccogliamo la sfida di consolidare e rafforzare il posizionamento dei prodotti del Sistema REP®. Nel 2013 lanciamo il nostro sistema costruttivo NPS® New Performance System composto da trave, pilastro e solaio. 

La nostra mission è garantire tempi e costi certi, attraverso un sistema costruttivo più sicuro, efficiente e sostenibile di quelli tradizionali.

La nostra vision è riuscire ad industrializzare il mondo delle costruzioni. Così com’è accaduto per il settore dell’automotive, applicando l’innovazione al mondo delle costruzioni.

Ogni giorno ci impegniamo a semplificare il lavoro in cantiere, garantendo tempi e costi certi, maggiore sicurezza ed avanguardia tecnologica. Questi sono gli elementi che ci hanno consentito di essere protagonisti nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali, di terziario e residenziali.

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