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Franco Braga: come cambieranno le prescrizioni sull'esistente con le nuove NTC per la sicurezza sismica

Intervista al professore Franco Braga, a capo del gruppo di lavoro istituito dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per la revisione dei Capitoli 2 e 8 delle NTC18: "occorre avere la percezione del rischio, al fine di stabilire il grado di allerta, baluardo per una corretta prevenzione".


Revisione delle NTC18 verso una presa di coscienza del rischio

Attraverso il decreto del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 22 luglio 2022 è stato istituito il gruppo di lavoro per la revisione delle norme tecniche sulle costruzioni esistenti, ovvero il Capitolo 8 delle NTC18, ma non solo. A darne notizia, in un’intervista condotta da Ingenio, è stato il professore Franco Braga, messo a capo di questo gruppo, dall’ultima edizione, appena conclusasi di Anidis tenutasi presso il Politecnico di Torino.  

Cosa si intende con costruzioni esistenti?

Nella dicotomia si racchiude un insieme molteplice e variegato del costruito esistente, ovvero le costruzioni civili nel senso stretto del termine, ma anche le infrastrutture, come ponti e viadotti.

Serve solo una revisione al Capitolo 8?

No, infatti il gruppo di occuperà anche del Capitolo 2, anche se vi è un’intersezione nemmeno troppo intrinseca con i capitoli 4 e 7.

È, infatti, ormai risaputo che l’Italia è totalmente sismica; quindi, è assolutamente anacronistico e privo di significato distinguere tra una progettazione sismica ed una ai soli carichi verticali. Un’eredità di una normativa resistiva ma non prestazionale.

Di qui la difficoltà di attribuire una soglia di prestazionalità ad una costruzione esistente. Attualmente le NTC18 consentono la valutazione prestazionale attraverso un rapporto tra domanda e capacità. 

“La costruzione soddisfa i requisiti”?

Attualmente la risposta è netta, o SI o NO. Non ci sono margini, insomma il responso è come un interruttore, ACCESO o SPENTO, non c’è margine per capire QUANTO la costruzione sia distante dalla sua condizione di collasso. 

È possibile stabilire quando avverrà il collasso della costruzione?

In un momento storico, in cui l’ingegnere è visto socialmente come un chiromante che deve predire il futuro, l’intenzione così espressa di previsione del collasso è fortemente mal posta. A mettere ordine al concetto e ad impostarlo con novizia scientifica, ci penserà il gruppo di lavoro del professore Franco Braga, che anticipa alla platea di Anidis la direzione che si intende intraprendere ed a cui fa seguito la presentazione del presidente del Consorzio Fabre, Walter Salvatore.

Il taglio che si vorrebbe dare alla revisione del Capitolo 8 delle NTC18 corrisponde ad un trasferimento dalla sicurezza all’affidabilità, ovvero la valutazione probabilistica della distanza tra capacità e domanda di un fabbricato, ovvero l’indice di affidabilità (β), in altre parole l’indice di Cornell.

Quali sono i vantaggi dell’indice di affidabilità (β di Cornell)?

  1. La distanza tra capacità e domanda è una funzione che viaggia con continuità.
  2. Si ha coscienza della bontà degli interventi che si stanno eseguendo, maggiore la distanza che si ottiene maggiore è la probabilità di allungare la vita di una costruzione.
  3. Consente di utilizzare le soglie che corrispondono ad un procedimento atto a stabilire le soglie di attenzione, ad esempio di un’infrastruttura (linee guida ponti e gallerie).
  4. Consente di stabilire le gradazioni dello stato di allerta, gestendo il rischio in modo continuo.
  5. Consapevolezza del rischio, attualmente concetto “sotterraneo” delle NTC18.

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