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Il Treet: l’edificio in legno più alto del mondo è a Bergen

Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dell’"edificio in legno più alto del mondo", lungo il litorale, a Damsgårdssundet, vicino a Puddefjord Bridge nella città di Bergen. La sua progettazione è iniziata nel 2007, ed è ora in fase di realizzazione.

Data di pubblicazione originale dell'articolo: 23/10/2014


Esiste da qualche anno un progetto pilota per la realizzazione dell’"edificio in legno più alto del mondo" che sarà costruito lungo il litorale, a Damsgårdssundet, vicino a Puddefjord Bridge nella città di Bergen. La sua progettazione è iniziata nel 2007, ed è ora in fase di realizzazione. Il consiglio comunale ha infatti dato il suo sì definitivo ed il completamento è previsto entro questo autunno. Inizialmente il progetto prevedeva 130 appartamenti, ora il numero di unità è stato ridotto a 62, a favore di un aumento della loro grandezza.

Si tratta di un edificio unico, dice il project manager Ole Kleppe alla Bergen Grande Housing (BOB), la società cooperativa costruttrice: il nuovo grattacielo infatti, con i suoi 14 piani, sarà il più alto edificio in legno del mondo, con il 95 per cento del legno proveniente da foreste norvegesi, e porterà un nome particolare: “Treet”, che tradotto dal norvegese, significa "Albero". L'edificio sarà costruito in legno lamellare (con una stima di 500 metri cubi necessari per le sole strutture portanti) in combinazione con moduli prefabbricati trasportati via barca sul luogo di costruzione, a Damsgårdssundet, e assemblati in cantiere. Il blocco di appartamenti è infatti un kit di parti che include moduli e strutture in legno lamellare.
La scelta di materiali è stata fatta in modo che l’edificio soddisfi, anche in futuro, i requisiti di sostenibilità, in particolare quelli legati all’emissione dei gas a effetto serra. I moduli verranno costruiti, assemblati ed impilati per i primi quattro livelli. Per rinforzare e appesantire l’edificio, i moduli verranno poi intervallati da piattaforme in cemento armato realizzate al 5 ° e 10 ° piano, che saranno ancorate ad un sistema di supporto in legno lamellare. Le piattaforme saranno rafforzate da una fascia di reticolari di legno lamellare alte 3 metri, sopra le piattaforme verranno poi impilati ulteriori quattro moduli di quattro piani.

Per evitare che l'edificio ondeggi al vento, la costruzione sarà rinforzata controventandola con travi in legno lamellare diagonali. L'edificio avrà balconi e vetrate su due lati, questo darà all'edificio un aspetto unico, con gli elementi strutturali in legno lamellare protetti, ma visibili, attraverso il rivestimento di vetro. Le pareti opache inoltre, saranno ricoperte e isolate, consentendo al progetto di soddisfare gli standard di casa passiva, migliorando ulteriormente le sue credenziali ambientali, questo grazie anche alle sovvenzioni ricevute per sostenere le spese al fine di soddisfare tali norme.

E’ previsto quindi un elevato grado di prefabbricazione sia con l’utilizzo dei moduli-appartamento sia per le strutture di supporto in legno lamellare oltre ai rivestimenti dei corridoi, alle strutture per scale, balconi e pareti del vano ascensore: ciò consentirà di ridurre i tempi di installazione in cantiere. L’impresa esecutrice BOB spera anche che l'ampio uso di prefabbricazione renderà questo progetto un “progetto pilota” anche nella industrializzazione del processo di costruzione.

Il" Treet " sarà un progetto pilota anche in senso ambientale, per dimostrare che è possibile costruire moderni appartamenti in zone urbane scon materiali che soddisfano i migliori standard di sostenibilità. L’utilizzo del legno al posto di materiali da costruzione non rinnovabili rappresenta un passo importante verso la riduzione del riscaldamento globale. Il ruolo delle foreste come "serbatoi di carbonio" è destinato a diventare sempre più importante in futuro.
Un metro cubo di legname contiene 0,9 tonnellate di anidride carbonica che l'albero ha assorbito dall'aria (Holmen AB, Svezia 2009).
Inoltre, l’utilizzo di legno lamellare nel telaio strutturale sostituisce materiali come cemento e acciaio. La ricerca mostra che la combinazione di CO2 stoccata e la sostituzione di materiali non rinnovabili evita due tonnellate di emissioni di CO2 per m³ di legname strutturale.

Nel complesso, si stima quindi che l'edificio sarà quindi in grado di evitare più di 2.000 tonnellate di emissioni di CO2.
L’edificio è stato presentato al “World Conference on Timber Engineering” in Canada".
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Per approfondire, scarica i documenti in pdf che contengono ulteriori informazioni sulle strutture e le fasi di montaggio.