Data Pubblicazione:

La FORMAZIONE OBBLIGATORIA PROFESSIONALE e il MERCATO DELLE VACCHE

La FORMAZIONE OBBLIGATORIA PROFESSIONALE può diventare il MERCATO delle VACCHE dei CREDITI ? sì, e ne abbiamo alcune prove

La FORMAZIONE OBBLIGATORIA PROFESSIONALE può diventare il MERCATO "delle VACCHE" dei CREDITI ? purtroppo sì, e ci sono gli esempi concreti.

Mentre il CNI posticipa la scadenza invio modulo di autocertificazione per CFP per aggiornamento informale ( goo.gl/pWW1b1 ) per tenere conto delle difficoltà connesse all'avvio degli adempimenti relativi alla formazione continua, spostando all'8 febbraio 2015 quindi il limite per l'autocertificazione, la creatività italiana nel rispettare le norme non ha limiti.

Tre ingegneri per esempio si "inventano" un servizio molto "innovativo". Se un professionista non ha tempo per compilare i moduli dell'autocertificazione o non sa come farlo ci pensano loro.

Non si vuole violare le norme o chiedere crediti non richiedibili, anche perchè i tre chiedono all'interessato di fornire le informazioni necessarie, ma il servizio evidenzia l'eccesso di burocrazia e forse, l'inutilità di aver dovuto prevedere 30 crediti annuali. Se deve essere un semplice atto formale fatto anche da terzi, allora che siano attribuiti 15 crediti di diritto a tutti.

Ma gli esempi a volte rasentano anche il limite del ridicolo. Una importante società di formazione, accreditata anche dal CNI, organizza un corso per amministratori di condominio in collaborazione con un rinomato e serio organismo di certificazione che da diritto a ... 72 crediti formativi per gli ingegneri.

Chi ha accreditato questo corso forse non si è chiesto quanto potesse essere attinente con la professione dell'ingegnere, o meno, chi la accreditato per gli ingegneri, perchè per gli architetti vale 15 crediti e per i periti 28.

Siamo a due assurdi quindi: che con un corso per amministratori di condominio si possano acquisire 72 crediti e che lo stesso corso valga MOLTISSIMO per gli INGEGNERI e molto meno per altre professioni.

Ma potremmo proseguire con la carrellata di esempi "strani" come i crediti assegnati per aver partecipato all'inaugurazione di una mostra, o come hanno fatto gli architetti dando i crediti a chi è entrato in una Fiera.

La formazione obbligatoria è un'imposizione che ci arriva dall'Europa a cui molti di noi - compreso il sottoscritto - continuano a pensarne tutto il male possibile. Come sostenuto in altri nostri editoriali su questo argomento, probabilmente la soluzione della certificazione delle competenze (tipo Q-ING) resta la soluzione + corretta e sarebbe stato opportuno un'organizzazione integrata della Rete delle Professioni con una commissione centrale unica e regole comuni sarebbe stata utile per semplificare i regolamenti e rendere il tutto più comprensibile ma, di fronte a questi esempi ... è forse il caso di istituire il 117 per la segnalazione dei casi troppo "evidentemente assurdi".

Andrea Dari,

Editore INGENIO

PS: diamo il LINK del servizio dei 3 ingegneri, una bella idea, complimenti: www.quindicicrediti.it