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Scelta del tipo di trattamento verniciante per le strutture metalliche

Scelta del tipo di trattamento verniciante per le strutture metalliche

Dopo aver parlato della durabilità dei trattamenti superficiali, della classificazione degli ambienti aggressivi e della preparazione dei pezzi metallici da sottoporre a verniciatura, diamo qualche indicazione sulle modalità di scelta del trattamento superficiale.

Il trattamento verniciante viene steso con più mani. In generale parliamo di:
• Primer: sigilla il substrato e garantisce l'adesione dello strato successivo;
• Strato intermedio: serve per dare spessore al ricoprimento;
• Strato di finitura: garantisce la finitura desiderata.
Un prodotto verniciante è composto da:
• un legante polimerico;
• un mezzo solvente e/o disperdente;
• un pigmento ed eventuali cariche;
• additivi.

LEGANTE POLIMERICO
Il legante polimerico ha lo scopo di sigillare il substrato e di creare un film continuo capace di tenere insieme tutti i componenti del sistema verniciante. E' possibile utilizzare vari tipi di polimeri (resine alchidiche, resine epossidiche, resine poliestere, resine poliuretaniche, resine acriliche) a seconda del fine che si vuole raggiungere. Se si vuole massimizzare il risultato protettivo (ambiente fortemente aggressivo) si devono utilizzare resine epossidiche.

SOLVENTI E DISPERDENTI
Servono per permettere la stesa del prodotto verniciante. I composti utilizzati come solventi o disperdenti evaporano lasciando il prodotto verniciante. L'uso dei solventi è delicato rapportato ad esigenze ambientali. Anche per questo oggi si utilizzano molto prodotti a base acquosa. Le vernici a polvere non contengono solventi.

PIGMENTI, CARICHE E ADDITIVI
I pigmenti e le cariche sono prodotti che servono a conferire il voluto aspetto esteriore alla superficie verniciata. Le cariche assolvono la funzione dei pigmenti ma costano meno di questi. Gli additivi vengono messi per conferire particolari caratteristiche alla superficie finale (es. additivi plastificanti che aumentano l'elasticità della pellicola finita).

La scelta del sistema verniciante è una scelta delicata che deve essere fatta da uno specialista conoscitore della materia. In commercio esistono tantissimi prodotti che possono essere utilizzati e per questo la scelta risulta ancora più difficile. Di certo ci si deve basare sulla durabilità richiesta al trattamento e sulla classe di corrosività dell'ambiente.

La norma UNI EN ISO 12944-5 "Pitture e vernici - Protezione dalla corrosione di strutture di acciaio mediante verniciatura - Parte 5: Sistemi di verniciatura protettiva" fornisce indicazioni utili ma non esaustive sull'argomento proponendo una serie di tabelle in cui vengono rappresentati svariati cicli di verniciatura a seconda della classe di corrosività e della durabilità richiesta. Per questi cicli vengono definiti i possibili prodotti utilizzabili come primer e successivi strati, e le possibili mani con gli spessori definiti come "NDFT" (Nominal Dry Film Thickness). Le indicazioni sono estremamente utili anche per i meno addetti ai lavori perchè permettono di capire se un trattamento prescritto rappresenta veramente la giusta soluzione o meno.

Ad esempio, volendo garantire una durabilità alta con una classe di corrosività C3 si può utilizzare un ciclo così composto (tab. A.1 UNI EN ISO 12944-5):
• primer zincante epossidico 60 micron;
• undercoat epossidico 50 micron;
• topcoat epossidico 50 micron;
per un totale di 160 micron.

In un prossimo articolo vedremo come si controlla l'applicazione dei sistemi vernicianti.
 

Marco Torricelli

Responsabile Sistemi Informativi presso CMB Società cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi

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