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Parking Structure Art Facade. Facciate metalliche per infrastrutture civili avanzate

Parking Structure Art Facade. Facciate metalliche per infrastrutture civili avanzate

Nella progettazione di un parcheggio multipiano fuori terra la facciata rappresenta un tema strategico che troppo spesso in passato è stato messo in secondo piano.
Per la costruzione di questi edifici si utilizzano perlopiù sistemi costruttivi prefabbricati in calcestruzzo armato o acciaio che garantiscono tempi rapidi di esecuzione e costi contenuti in rapporto alle grandi dimensioni degli interventi. La necessità di avere superfici esterne relativamente permeabili a causa della presenza interna di mezzi di locomozione motorizzati ha portato, nella maggior parte dei casi, all’individuazione di soluzioni di tamponamento prefabbricate, molto spesso a basso costo. In molti casi si ricorre all’applicazione di parapetti lineari realizzati con pannelli in calcestruzzo o metallo che costituiscono una barriera protettiva anti caduta e allo stesso tempo lasciano una fascia superiore interpiano completamente aperta. Nelle strutture in calcestruzzo armato i sistemi di risalita per il pubblico (vani scala) sono spesso caratterizzati da tamponamenti opachi con aperture di dimensioni relativamente piccole. Nelle costruzioni in acciaio sembra invece prevalere l’ossatura a vista con parapetti o tamponamenti metallici leggeri come lamiere stirate o simili. Soluzioni più recenti, spesso mutuate da casi studio localizzati nell’Europa del centro-nord, prevedono invece l’adozione di un sistema di rivestimento permeabile che comprende l’intera facciata dell’edificio. Alle nostre latitudini questo si è tradotto in parcheggi multipiano spesso caratterizzati da grandi facciate rivestite con lamelle orizzontali in cotto applicate a secco. La scelta del cotto è generalmente riferita alla tradizione nazionale che vede ampio uso di questo materiale negli edifici. Talvolta, spesso in relazione a sistemi costruttivi in acciaio, le facciate sono rivestite con tessuti metallici applicati tra un piano e l’altro come nel caso dei parcheggi della Fiera Milano a Rho-Pero (2005).
Le dimensioni di questi interventi e il loro posizionamento, talvolta nei centri urbani, pongono un problema fondamentale di relazione con il contesto. Le facciate ovviamente sono il primo elemento percepito dall’esterno: per questa semplice ragione dovrebbero rappresentare un tema di primo piano anche se si tratta di edifici atti ad ospitare meri veicoli.
Molto utili in questo senso possono essere alcune esperienze provenienti dall’estero dove la progettazione delle facciate di questi edifici è demandata a studi di progettazione diversi da quelli che ne hanno curato l’impianto distributivo e strutturale. L’obiettivo è quello di affidare a competenze specifiche nell’ambito dell’architectural design quelle parti dell’edificio che più si relazionano con l’ambiente circostante come appunto le facciate.
Questo obiettivo è stato perseguito anche per la realizzazione della facciata dell’Eskenazi Hospital parking structure ad Indianapolis nell’Indiana (USA), completata nel 2014. La progettazione della facciata è stata affidata a Urbana, studio diretto da Rob Ley che si occupa di progettazione sperimentale (arte, design, architettura) utilizzando materiali e approcci formali innovativi con l’obiettivo di creare ambienti che rispondano all’esperienza umana (Cfr http://rob-ley.com/Profile). Una linea progettuale analoga a quanto teorizzato dal celebre architetto olandese Kas Oosterhuis secondo il quale l’architettura contemporanea dovrebbe concentrarsi sulla capacita? di reagire, adattarsi, cambiare rapidamente secondo l'ambiente o i modi d’uso (Cfr. K. Oosterhuis, 2007).
La particolarità della facciata dell’Eskenazi Hospital parking structure risiede nell’avere un aspetto dinamico pur essendo costituita da elementi statici.
L’obiettivo del progetto era di trasformare l’aspetto tipico del parcheggio multipiano - un’infrastruttura civile generalmente poco apprezzata dalla collettività - attraverso l’uso della tecnologia Binary Terrain nata per il DEM: un modello digitale di elevazione che consente la rappresentazione della distribuzione delle quote di un territorio, o di un’altra superficie, in formato digitale. Il modello digitale di elevazione è in genere prodotto in formato raster associando a ciascun pixel l'attributo relativo alla quota assoluta. Questa tecnologia è stata utile alla progettazione della facciata. Il risultato è una superficie frastagliata costituita da 6.500 pannelli metallici inclinati progettati secondo una strategia cromatica che si articola su un asse est-ovest creando un sistema di facciata percettivamente dinamico che offre agli osservatori un’esperienza visiva originale a seconda del loro punto di vista e del ritmo con cui si muovono attraverso il sito. In questo modo, pedoni e veicoli lenti nelle immediate vicinanze dell'ospedale, spostandosi attraverso i giardini antistanti, sperimentano un cambiamento variegato e pezzato di colore e trasparenza (dal blu al giallo e viceversa), mentre gli automobilisti che percorrono W. Michigan Street sperimentano un cambiamento di gradiente cromatico più veloce e diverso a seconda del senso di marcia (Cfr. https://vimeo.com/97139438).

Figura 1 – Parking Structure Art Facade: facciata principale. Foto © Serge Hoeltschi

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