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BIM: la svolta sta iniziando

Intervista al Prof. Di Giuda del POLIMI sulla sua esperienza internazionale del BIM e la visione ottimista di una svolta italiana

Il BIM è a un punto di svolta: la redazione di INGENIO ha intervistato il Prof. Di Giuda del Politecnico di Milano in occasione dell'Assemblea di Building Smart Italia.

"Un’associazione come BSI è necessaria - afferma il Prof. Di Giuda - per fare da collante tra gli attori e tutti gli stakeholders del BIM, ed oggi è auspicabile che questo processo sia ripartito. Negli ultimi anni per esempio Building Smart Spagna è diventato un punto di riferimento per gli utilizzatori di BIM: sicuramente il loro punto di forza è stata l’accordo con la Finlandia per la traduzione di fatto della Norma sull’uso del BIM, che essendo una guida di riferimento è un benchmark che serve agli utilizzatori per sapere come approcciare le problematiche relative al BIM. Quest’anno si è parlato di revisione della guida BIM spagnola - continua il Prof. Di Giuda - e soprattutto nell’ultimo convegno EUBIM 2015 si è definito il manifesto accademico del BIM in Spagna, auspicabile anche in Italia: un coordinamento tra le diverse università per implementare il BIM sia nella formazione curricolare che negli aspetti dottorali. Questi temi sono particolarmente rilevanti perché portano alla certificazione di competenza e quindi è necessario evitare di avere dei BIM Manager selfmade all’interno del processo. Ci dobbiamo dare delle regole molto precise con dei livelli minimi di competenza per ognuna delle figure perché i committenti, che guardano con un certo sospetto alla transizione digitale del settore edile, devono avere la certezza di affidarsi a persone competenti".
Dato il largo utilizzo in Europa del BIM, si spera che l'Italia cominci a recepire il modello.
"Settimana scorsa -
conferma Di Giuda - io e il mio gruppo di lavoro, abbiamo consegnato due report di progetti di ricerca commissionati da un Ente Pubblico per esempio sulla valorizzazione del patrimonio scolastico con una verifica sul campo delle disponibilità: due modelli e due processi di modellazione di efficientamento energetico e il BIM ha permesso di offrire al Committente un ventaglio di ipotesi con ritorni economici che con metodi tradizionali sarebbe stato difficile. Attualmente - conclude il Professore - stiamo lavorando per redigere una prima linea guida proprietaria per un’Azienda Italiana che è intenzionata alla gestione del proprio patrimonio immobiliare solo ed esclusivamente con il BIM."

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