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Opere di sostegno per la costruzione di un edificio residenziale a Torino

Progettazione di opere di sostegno per costruzione di edificio residenziale a Torino

Di seguito analizzeremo le opere geotecniche progettate dall’Ing. Massimo Sanna, per conto della società Green Way Costruzioni S.p.A., al fine di realizzare una piccola palazzina, con autorimessa annessa e strada privata di collegamento, immersa nel verde della collina torinese, quasi in cima al versante sud.

Il sito in esame fa parte dell’area nota come Complesso della Collina di Torino, costituito da una successione di depositi marini terrigeni di età terziaria rappresentati da diverse litologie e da diverse formazioni sedimentarie. I corsi d’acqua hanno eroso più o meno marcatamente i depositi terziari, che nella parte superiore sono più o meno alterati e ricoperti in superficie da una coltre continua di depositi più recenti.
La carta geologica del sito indica una composizione prevalentemente marnoso arenacea, con abbondante frazione terrigena e possibili intercalazioni arenaceo - conglomeratiche. Sono presenti anche dei lembi di depositi di genesi fluviale, confermati da recenti studi condotti dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino e dal C.N.R. La loro età è attribuibile al Pleistocene superiore e la composizione è prevalentemente sabbiosa limosa, con locale presenza alla base di lenti ghiaiose ciottolose e al tetto di una copertura di loess eolico. I depositi quaternari di copertura, che ricoprono con continuità il substrato terziario siltoso sabbioso, hanno potenza variabile (in genere minore sui versanti e maggiore nelle aree di fondovalle o alla base dei versanti e nelle aree a minor pendenza) e sono costituiti da depositi prevalentemente limosi, con sabbia e argilla in percentuali variabili; nel caso specifico è presumibile la presenza dei lembi relitti di origine fluviale sopra citati, per cui la composizione della coltre quaternaria varierebbe da prevalentemente limosa a sabbiosa limosa più o meno ghiaiosa.

Sono state fatte delle prospezioni geologiche mediante penetrometro dinamico; i risultati delle stesse e la conformazione del progetto sono stati tradotti nelle seguenti scelte progettuali:
• inserimento di micropali e tiranti a monte del fabbricato al fine di sostenere il fronte di scavo a nord;
• scavo fino a piano fondazione del fabbricato (ca.2 m. a sud e 8 m. a nord);
• raccordo del terreno a sud a livelli ante intervento;
• opere di scavo e riporto della strada di accesso supportate da adeguati interventi di ingegneria naturalistica tipo “terra armata”.

La paratia di micropali così creata viene utilizzata, previo rivestimento, come parete nord del passaggio pedonale a piano terra. Gli stessi micropali e tiranti uniti a una fondazione a platea e a un sistema di diaframmi opportunamente posizionati al di sotto della platea stessa, permettono di risolvere la non garanzia di uniformità nelle caratteristiche di portanza del terreno, dedotta dai sondaggi effettuati con prove penetrometriche; inoltre consentono di stabilizzare eventuali scorrimenti sub orizzontali di tutto l’edificio stesso.

L’acclività del terreno è stata modificata in corrispondenza del fabbricato e delle aree pavimentate perimetrali, in corrispondenza della strada ed a monte e a valle dei manufatti al fine di raccordare gli stessi al profilo esistente. Nelle rimanenti zone l’acclività è stata mantenuta (ca.50% di pendenza).
La continuità del suolo è stata quindi interrotta in corrispondenza del fabbricato e della strada di accesso.

Sulla base delle osservazioni di campagna e dei risultati delle prove SPT condotte nei fori di sondaggio, tenuto conto delle indicazioni della letteratura specifica, si è proceduto ad una parametrizzazione geotecnica degli orizzonti costituenti la parte di sottosuolo influenzata, direttamente o indirettamente, dalla realizzazione delle opere in progetto.
Lo strato di terreno più superficiale è costituito da un limo sabbioso, avente coesione efficace pari a 4 kN/m2, un angolo di resistenza al taglio di 16.8°, un peso secco pari a 21 kN/m3 e un peso saturo pari a 22 kN/m3. Il secondo strato è formato da una sabbia limosa con ghiaia, avente coesione efficace pari a 8 kN/m2, angolo di resistenza al taglio pari a 32°, peso secco di 22 kN/m3 e peso saturo di 23 kN/m3.


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