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La prevenzione incendi: un nuovo sistema

Un nuovo e diverso ruolo quindi anche per i professionisti che si propone come sussidiario alla Pubblica Amministrazione e che diventa centrale nei procedimenti. Come tale presuppone un approccio qualificato, date anche le responsabilità in gioco nel campo della sicurezza e la complessità della materia antincendio.

La straordinaria avventura del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è una continua testimonianza di risposte pragmatiche a problemi concreti legati tanto al soccorso quanto anche alla prevenzione degli incendi. Proprio in questo campo, di recente ed in sintonia con le aspettative europee, il Corpo ha dato risposte concrete alle crescenti esigenze di semplificazione dei procedimenti di prevenzione incendi introducendo la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) ed attuando la proporzionalità dell’azione amministrativa rispetto alla complessità delle attività soggette ai controlli.

Questi principi sono contenuti nel filone normativo del DPR 151/2011 che ha avuto il merito, fra l’altro, di chiarire i reciproci ruoli della Pubblica Amministrazione, dei professionisti antincendio e delle imprese.

Le imprese, infatti, con l’ausilio di professionisti specializzati nel settore, provvedono alla valutazione dei rischi ed alla individuazione delle misure di natura strutturale e gestionale atte a prevenire gli stessi rischi ed a mitigarne le conseguenze.
La Pubblica Amministrazione si assume invece l’onere di fissare i livelli di accettabilità dei rischi (ovvero scrivere norme chiare) e di effettuare i controlli necessari sulle attività.

Ovviamente il difficile compito di scrivere le norme non può essere unilaterale ma scaturire dal confronto serrato fra tutti gli stakeholder (imprese e professionisti in primis) con dati reali in mano e con continui confronti con altre culture antincendi presenti in paesi della comunità Europea. Da questo confronto nasce anche la consapevolezza che ognuno debba fare la propria parte, superando il concetto, ora fortemente radicato, che la sicurezza consista nell’applicazione di sterili timbri di approvazione da parte dell’autorità pubblica. La vera sicurezza si ottiene infatti attraverso l’applicazione di una concreta cultura professionale che accompagni tutte le fasi di realizzazione di un’opera, dalla progettazione alla costruzione compreso l’esercizio della stessa.

Un nuovo e diverso ruolo quindi anche per i professionisti che si propone come sussidiario alla Pubblica Amministrazione e che diventa centrale nei procedimenti. Come tale presuppone un approccio qualificato, date anche le responsabilità in gioco nel campo della sicurezza e la complessità della materia antincendio.

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