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Tools grafici utilizzati nel BIM

 
Le immagini che aprono questo articolo illustrano meglio di qualsiasi definizione il tema scelto per questo articolo: i tools grafici usati nel processo BIM.
Si tratta di ambientazioni virtuali, realizzate al computer e realizzate con Novapoint Virtual Map™[1] e Maxon Cinema 4D™[2].
Il tema della rappresentazione a carattere più o meno fotorealistico dei propri progetti, ha visto nel corso degli ultimi anni (decenni se consideriamo che i primi approcci alla tematica risalgono agli anni ’70 dello scorso secolo[3]) il proliferare di piattaforme software sempre più specifiche e sofisticate.
Nel processo BIM, in occasione di precedenti incontri, abbiamo avuto modo di citare la presenza di software di authoring e di tools afferenti le discipline di progettazione.
Con il termine software di authoring intendiamo le principali piattaforme di progettazione BIM architettoniche, strutturali, impiantistiche e infrastrutturali.
Con tools intendiamo piattaforme software utilizzate nell’ambito delle varie discipline e afferenti a quanto realizzato nei BIM authoring.
Nel caso della disciplina BIM architettonica si utilizza un software di authoring per la progettazione (ad esempio Allplan™) e si realizzano immagini e animazioni del proprio progetto con un software che permetta settaggi sofisticati e procedure specifiche. In tal caso ci si avvale di un tool grafico specifico (ad esempio Cinema 4D™).
 
Workflow BIM authoring – tool di rendering
Normalmente il progetto BIM viene realizzato attraverso piattaforme di authoring e condiviso attraverso ambienti di Common Data Environment.
Fin dal progetto preliminare si ha bisogno di una serie di rappresentazioni grafiche che possano essere facilmente interpretate anche dalla Committenza così come da chi non possiede conoscenze progettuali.
 
 

Figura 1 - immagini preliminari da software BIM architettonico

Come si può vedere (Fig.1) fino ad un certo grado di complessità e di dettaglio è possibile realizzare le immagini necessarie direttamente nei software di authoring, ottenendo risultati in grado di illustrare le caratteristiche salienti del progetto.
Quando però si cerca un risultato di qualità maggiore, o anche una animazione di più elementi nella scena, diventa inevitabile doversi avvalere di un software specifico. Le piattaforme BIM di authoring architettonico permettono diversi tipi di esportazione nei formati più diffusi e compatibili con i software di rendering più conosciuti.

 

Se stiamo operando all’interno di una filiera di software che fa capo alla stessa software house è facile che siano disponibili anche dei link per esportare il modello direttamente nel formato nativo del tool. 
 
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[3] http://design.osu.edu/carlson/history/lessons.html 

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