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L’attività del CNI nel campo della prevenzione incendi

L’attività del CNI nel campo della prevenzione incendi

Ultimo aggiornamento articolo: 26/04/2016
 
Il GdL Sicurezza del CNI svolge la sua attività in tre sotto-settori specifici: cantieri, luoghi di lavoro, prevenzione incendi. In particolare l’attività nel settore della prevenzione incendi negli ultimi tre anni ha messo in campo innumerevoli iniziative, proposte innovative, ed attività di servizio alla professione in genere ed ai colleghi professionisti antincendio in particolare.
I principali servizi erogati e gli impegni intrapresi sono quelli di seguito riportati.
  • Protocollo d’intesa con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sottoscritto al Congresso di Brescia nel 2013.
  • Newsletter periodica (ad oggi inviati 17 numeri) in materia di prevenzione incendi, comprendenti circolari VVF, decreti, chiarimenti e risposte ai quesiti inoltrati dagli Ordini provinciali.
  • Coordinamento e supporto ai rappresentanti del CNI al CCTS (Comitato Centrale Tecnico Scientifico) dei Vigili del Fuoco (Ing. Remo Vaudano, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Torino, membro effettivo, e Ing. Franco Luraschi, responsabile prevenzione incendi per l’Ordine degli Ingegneri di Milano, membro supplente) per la raccolta e formulazione delle osservazioni sulle nuove regole tecniche in fase di approvazione.
  • Attività pubblicistica sui principali organi di stampa specialistica e di categoria.
  • “Giornata nazionale dell’Ingegneria della sicurezza”, giunta quarta edizione che è stata già fissata per il 07/10/2016. Nel 2013 la giornata è stata coorganizzata con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nel 2014 con l’INAIL e nel 2015 con l’ANCE; l’edizione di quest’anno potrebbe avere come patner Confindustria.
  • Presenza del CNI al Forum di prevenzione incendi (edizioni 2013, 2014, 2015) con personale tecnico, distribuzione di materiale informativo, interventi di rappresentanti della categoria. Anche per il 2016 è prevista la nostra partecipazione al “forum” che quest’anno si terrà a Bergamo (21 e 22 settembre 2016).
  • “Norme Tecniche di prevenzione incendi. (D.M. 3 agosto 2015) ”: formulazione di osservazioni e pareri dalla prima pubblicazione delle bozze fino al passaggio in CCTS. Prosegue ancora la raccolta di suggerimenti e segnalazioni di criticità provenienti dagli Ordini. Istituito un osservatorio permanente presso il CNI sull’argomento.
  • Analisi e proposte di revisione dell’aggiornamento obbligatorio dei professionisti antincendio, in coordinamento con la Rete delle Professioni Tecniche.
 
L’impegno del CNI a favore del D.M. 03/08/2015 (Codice di Prevenzione Incendi)
 
Il «gruppo di lavoro sicurezza/prevenzione incendi» del Consiglio Nazionale Ingegneri si è impegnato fin dall’aprile del 2014 nell’analisi e revisione propositiva delle bozze delle Norme tecniche di prevenzione incendi - DM 03/08/2015.
L’attuale testo del “cosiddetto” Codice di prevenzione incendi esprime tuttavia una soluzione di compromesso, rispetto al quale la categoria dei professionisti antincendio continua a confrontarsi, cercando di individuare gli aspetti positivi e critici del nuovo strumento normativo.
Certamente la strada verso il “prestazionale” è già tracciata.
Questi, a nostro parere, gli elementi e le novità del D.M.
> adozione di soluzioni proporzionate al rischio delle attività;
> maggiore flessibilità progettuale, offrendo più di una soluzione per ogni scenario;
> fornire strumenti più accessibili e versatili, soprattutto in presenza di vincoli architettonici, rendendo sostenibili gli interventi;
> ridurre marcatamente il ricorso alle istanze di deroga;
> potenziale risparmio per le attività a rischio medio-basso;
> allineamento alle norme ed agli standard internazionali, senza ridurre i livelli di sicurezza;
> si sancisce che il «rischio zero» non esiste: il rischio incendio si può ridurre ma non si potrà mai annullare.
 
Le conseguenze dirette per i professionisti antincendio a seguito dell’emanazione del D.M. sono le seguenti:
 
  1. modifica dei parametri alla base della concorrenza tra professionisti antincendio: l’applicazione del D.M. è alternativa alle «vecchie» regole tecniche cogenti;
  2. affermazione nel tempo dei professionisti antincendio più esperti nel gestire le opportunità offerte dalle «soluzioni alternative» del Codice (i committenti dovranno “assimilare” tale opportunità);
  3. il progettista della prevenzione incendi diventerà sempre più uno specialista esclusivo della disciplina, il cui ruolo sarà fondamentale fin dal concepimento dell’opera (insieme allo strutturista, l’impiantista, l’architettonico);
  4. previsione di riduzione numerica e contemporanea riqualificazione dei professionisti antincendio iscritti negli elenchi del Ministero dell’Interno, così come emerge da una specifica indagine del CNI di cui si dirà successivamente.
 
Dipenderà soprattutto dai progettisti il successo del D.M. e la sua effettiva affermazione in termini di risultati, versatilità e risparmio economico (a parità di livelli di prestazione), ma è necessario che vengano al più presto inserite il maggior numero possibile di RTV (Regole Tecniche Verticali) l’unico strumento che permetterà al D.M./Codice di dimostrare tutte le sue enormi potenzialità.
 
Analisi sulla formazione dei professionisti antincendio
 
Ad un anno dalla scadenza del primo “quinquennio di riferimento”, il CNI ha analizzato lo stato dell’aggiornamento obbligatorio degli Ingegneri professionisti antincendio.
Nel prossimo mese di maggio, a tre mesi dalla scadenza, verrà aggiornata l’indagine. In ogni caso è prevedibile una sensibile riduzione degli ingegneri, ma anche degli altri tecnici, iscritti negli elenchi.
Il documento di analisi, trasmesso in novembre a tutti gli Ordini e consultabile nel sito del CNI, si sviluppa in quattro sezioni che trattano in forma tabellare e grafica:
 
> distribuzione dei professionisti antincendio per categorie professionali;
> eventi formativi erogati da Ordini e Collegi professionali (base nazionale);
> numero di iscritti e ore di aggiornamento maturate dagli ingegneri professionisti antincendio (base nazionale, regionale e provinciale);
> graduatorie regionali e provinciali del numero di ore di aggiornamento maturate, in rapporto al numero di ingegneri professionisti antincendio.
 
Si rileva in particolare che gli ingegneri rappresentano la maggioranza assoluta degli iscritti (53%) con una tendenza all’aumento nel tempo, sia in termini assoluti che percentuali: n. 43'232 ingegneri professionisti antincendio nel 2011, n. 46’851 nel settembre 2015.
 
Dall’analisi emerge inoltre il consistente incremento nel tempo degli eventi formativi complessivamente erogati, con particolare impegno da parte degli ingegneri, mentre all’interno delle singole categorie professionali si riscontrano sia andamenti di progressione che di stabilizzazione.
L’andamento dell’incremento nel tempo dell’offerta formativa è comunque a favore degli Ordini degli Ingegneri, sia in valore assoluto che in termini percentuali.
Per quanto concerne i soli ingegneri (dati settembre 2015), la fascia d’età di professionisti antincendio più aggiornata si colloca tra i 36 e 55 anni, anche se solo il 2,2% degli ingegneri ha già completato le 40 ore di aggiornamento obbligatorio.
Il 69,2% non ha frequentato nemmeno un’ora di aggiornamento, ma la distribuzione di quest’ultimi è molto variabile a livello territoriale, privilegiando le regioni del nord Italia.
La distribuzione territoriale degli ingegneri con maggior numero di crediti formativi mette in evidenza due regioni:
- il Veneto, dove il 26% degli ingegneri iscritti agli elenchi ha frequentato almeno 20 ore di aggiornamento e il 6% ha già completato le 40 ore;
- la Liguria, dove il 25% degli ingegneri iscritti agli elenchi ha frequentato almeno 20 ore di aggiornamento e il 10% ha già completato le 40 ore.
 
La consistenza percentuale di ingegneri che, ad un anno dalla scadenza del quinquennio di riferimento, non ha registrato alcun credito formativo rappresenta la conferma che una quota significativa di ingegneri iscritti agli elenchi non svolge attività di prevenzione incendi, ovvero intende abbandonare questa disciplina.
Alla fine del prossimo mese di maggio il GdL Sicurezza riaggiornerà i dati dell’indagine per verificare lo stato dell’arte a quattro mesi dalla scadenza.
 
Revisione ed aggiornamento della formazione dei professionisti antincendio
 
Il CNI ha concordato, già nel mese di maggio del 2015, con la Rete delle Professioni Tecniche un documento condiviso per la revisione e l’aggiornamento del sistema della formazione, questi i temi principali:
- ONORARI DOCENZE: tetto massimo
- COMPENSI COMMISSIONE ESAMINATRICE: parametrati sul numero esaminandi
- NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI AI CORSI: aumento da n. 60 a n. 80
- SCELTA DELLE DOCENZE TRA LIBERI PROFESSIONISTI E FUNZIONARI VVF: maggiore presenza di docenti progettisti esperti
- EROGAZIONE DI FORMAZIONE IN MODALITA’ FAD
- DETERMINAZIONE DEL QUINQUENNIO DI RIFERIMENTO: quinquennio fisso/scorrevole
 
Con circolare del 2 febbraio 2016 n° 1284 il Corpo ha dato i seguenti riscontri alle nostre richieste:
- ONORARI DOCENZE: tetto massimo – NESSUN RISCONTRO
- COMPENSI COMMISSIONE ESAMINATRICE: parametrati sul numero esaminandi – NESSUN RISCONTRO
- NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI AI CORSI: aumento da n. 60 a n. 80 – ELIMINATO IL TETTO
- SCELTA DELLE DOCENZE TRA LIBERI PROFESSIONISTI E FUNZIONARI VVF: maggiore presenza di docenti progettisti esperti – LA CIRCOLARE RECITA TESTUALMENTE “… al fine di mettere a punto ed attuare corsi e seminari sempre più qualificati, sarà quindi indispensabile continuare nella costante azione di confronto tra Direzioni Regionali, Comandi Provinciali, Ordini/Collegi Professionali e Autorità scolastiche e Universitarie, che consenta di individuare le migliori professionalità disponibili, sia tra i tecnici esperti che i funzionari VV.F., da incaricare delle singole docenze …”
- EROGAZIONE DI FORMAZIONE IN MODALITA’ FAD - NESSUN RISCONTRO ALLA CIRCOLARE MA E’ ATTIVO TAVOLO PARALLELO TRA RPT E CORPO GIUNTO QUASI ALLA CONCLUSIONE, che prevede un momento formativo pilota per passare successivamente all’adozioni definitiva della formazione a distanza sia per i corsi di aggiornamente che successivamente per i corsi base.
- DETERMINAZIONE DEL QUINQUENNIO DI RIFERIMENTO: quinquennio fisso/scorrevole – QUINQUENNIO SCORREVOLE
 
ACCESSIBILITA’ DIRETTA ALL’ANAGRAFE (ELENCHI) DEI CREDITI FORMATIVI: integrazione nel portale mying del CNI.Avanzata specifica richiesta al Corpo in data 25/03/2016 – nota agli Ordini del 31/03/2016, circolare n° 706.
 
L’obiettivo è quello di gestire gli elenchi dei professionisti anticendio, soprattutto nell’imminenza della scadenza del prossimo agosto, senza gravare ulteriormente sulle segreterie degli Ordini provinciali, migliorando l’operatività e semplificando la gestione dei suddetti elenchi. La nota inviata agli Ordini chiarisce meglio i dettagli dell’iniziativa. L’attività di confronto è iniziata a dicembre dell’anno scorso, e ci auguriamo che al più presto il Corpo dia un riscontro positivo alla nostra proposta, che potrà essere operativa circa un mese dopo l’assenso da parte del Corpo stesso.
 
REVISIONE DEI PROGRAMMI DEI CORSI BASE PER PROFESSIONISTI ANTINCENDIO: a seguito della pubblicazione delle «NORME TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI»
 
Era necessario aggiornare, a nostro avviso, la didattica dei corsi base, con particolare rilievo per i seguenti aspetti:
- uscire dall’impostazione rigida e prescrittiva del vecchio programma;
- introdurre lezioni di carattere progettuale (esempi di progettazione, analisi di attività esistenti, criticità progettuali, analisi e progetti con metodi prestazionali);
- prevedere un maggior numero di esercitazioni in aula e visite tecniche ad attività soggette;
- Introdurre nuove tematiche essenziali (ATEX, impianti elettrici di sicurezza, sistemi di protezione, protezione da scariche atmosferiche, illuminazione di emergenza, ecc.);
- riservare le docenze di carattere progettuale a professionisti di comprovata esperienza;
- improntare tutto il programma sulla nuova strategia proposta dal DM 03/08/2015, per trasmettere ai professionisti antincendio la logica, i metodi di analisi del rischio e le impostazioni progettuali del Codice di prevenzione incendi;
- sostituire progressivamente la trattazione delle attuali regole tecniche con le RTV che saranno implementate nelle Norme tecniche di prevenzione incendi.
 
Sulla base dei sopra citati principi è stata avanzata una precisa nota, di concerto con la RPT nel dicembre dell’anno scorso, in seguito ad una specifica sollecitazione ricevuta dal Corpo in data novembre 2015.
Con la stessa circolare prima citata (02/02/2016) il Corpo sostanzialmente ha rigettato molte delle nostre richieste.
Infatti il programma trasmesso con la suddetta circolare non contiene, purtroppo, la radicale rivisitazione richiesta, conservando l’impostazione del vecchio impianto basato sulle regole tecniche verticali dal marcato contenuto prescrittivo, recependo solo alcune delle nostre proposte.
- In particolare non si concede, come richiesto, un maggior numero di ore di lezione dedicate alla trattazione degli impianti di protezione attiva ed alla progettazione degli stessi.
- L’importante tematica della valutazione del rischio incendio viene inoltre trattata in tre momenti (moduli 5.5 – 8.1 – 10.1) anziché in una lezione organica, come richiesto preferibilmente ispirata al DM 03/08/2015, anziché al tradizionale DM 10/03/1998.
- Si riscontra positivamente, invece, l’incremento delle ore dedicate alle esercitazioni in aula.
 
Il CNI, unitamente alla Rete delle Professioni Tecniche, proverà a richiedere al Corpo l’opportuna rivisitazione dei programmi base.
 
Ulteriori attività in corso ed in programma
 
v Codice di prevenzione incendi – DM 03/08/2015
Si chiederà al Corpo Nazionale dei VV.F. di rendere operativi i decreti relativi alle RTV, attività scolastiche ed attività alberghiere già approvate (mentre sono di prossima presentazione le RTV sulle autorimesse) al fine di dare al decreto maggior corpo e consistenza nella direzione dell’attività di tipo prestazionale che, con le RTV vigenti, potrà essere pienamente sviluppata.
v Proroga scadenze di cui al DM 19/03/2015
In forza delle difficoltà emerse in più parti d’Italia il CNI ha avanzato una richiesta di proroga al Ministro Alfano di dodici mesi per la prima scadenza, quindi dal 24/04/2016 al 24/04/2017.
v Ulteriori integrazioni ad un eventuale modifica al DM 05/08/2011
Sarà inviata al Corpo una specifica nota attraverso la quale si possano prevedere criteri alternativi alla frequenza di corsi e seminari, per il riconoscimento dei crediti formativi. Ciò in quanto ad oggi non è possibile assegnare crediti di aggiornamento per:
•  docenze di corsi e seminari di formazione ed aggiornamento, qualora il docente sia iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno;
•  frequenza di master universitari o corsi di elevata specializzazione (in Italia o all’estero), qualora il soggetto organizzatore non abbia titolo per chiedere (o non abbia provveduto) l’autorizzazione alla Direzione regionale VVF;
•  eventuali altri eventi (visite tecniche, prove sperimentali, esercitazioni tecniche, simulazioni, altro).
Sarà inoltre richiesta la possibilità di recuperare parte dei crediti in eccesso ai 40 previsti per l’aggiornamento quinquennale.
v Parametri per il calcolo degli onorari per incarichi di prevenzione incendi.
Si sta predisponendo una linea guida per la valutazione degli onorari base in materia di prevenzione incendi in forza dalle recenti normative sia in materia, come la SCIA ed il D.M.
Il contributo di idee e proposte al GdL Sicurezza del CNI da parte di tutti i colleghi, è non solo richiesto ma fortemente auspicato.
 
Gaetano Fede
Consigliere CNI, responsabile area Sicurezza

I componenti del GdL Sicurezza del CNI che si occupano di prevenzione incendi sono:
Gaetano Fede, coordinatore, Marco Di Felice (Ordine di Vicenza), Patrizia Guerra (Ordine di Brescia), Remo Vaudano (Ordine di Torino).
Gli altri componenti del GdL Sicurezza sono:
Damiano Baldessin (Ordine di Treviso), Stefano Bergagnin (Federazione degli Ordini dell’Emilia Romagna), Francesco Paolo Capone (Ordine di Napoli), Michele Carovello (Ordine di Avellino), Francesco Fiorino (Ordine di Agrigento), Andrea Galli (Ordine di Perugia), Luigi Galli (Ordine di Roma), Antonio Leonardi (Ordine di Catania), Carlo Rizzieri (Ordine di Rovigo), Rocco Sassone (Ordine di Matera), Luca Vienni (Ordine di Pistoia).
 

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