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Pavimentazioni stradali “drenanti” eco-compatibili a bassi spessori

Pavimentazioni stradali “drenanti” eco-compatibili a bassi spessori

Nuovi criteri di progettazione del pacchetto stradale.

Il moderno sviluppo economico di un territorio si realizza attraverso l’utilizzo di materiali ecocompatibili e sostenibili a tutela dell’uomo e dell’ambiente. Con questo articolo si evidenziano le principali caratteristiche delle pavimentazioni stradali di ultima generazione a bassi spessori, altamente prestazionali e totalmente esenti da derivati da idrocarburi. Per dare al lettore maggiori termini di confronto, si farà cenno anche ad altri tipi di pavimentazioni, nonché ad innovative tecnologie utilizzate come strato di fondazione per favorire la progettazione e realizzazione di un pacchetto stradale totalmente permeabile a bassi spessori aumentandone nel contempo le prestazioni.

Pavimentazioni a bassi spessori
Trattasi di pavimentazioni “drenanti” a base cementizia che hanno un ridotto spessore che va da 5 cm. a massimo 8 cm. Tecnologie innovative che permettono la realizzazione di massetti monolitici in tutto il loro spessore con l’ottenimento di elevati valori di resistenza alla compressione ed all’attrito rendendoli idonei al transito di mezzi leggeri, medi e pesanti. Sono pavimentazioni in grado di ripartire i carichi trasmessi dal piano viabile, siano essi concentrati o ripartiti. Ne consegue che la sovrastruttura risulta poco sollecitata a vantaggio di una maggiore stabilità e durata a fatica nel tempo. Il mix design viene studiato prevedendo una percentuale di vuoti nella miscela tale da garantire il corretto equilibrio tra permeabilità, isolamento acustico e termico e quindi particolare resistenza agli agenti atmosferici, ai fenomeni di gelo e disgelo ed ai trattamenti antigelo.

Pavimentazioni ad alti spessori

Si tratta di pavimentazioni a base cementizia che vengono progettate con spessori che di norma sono di 15 cm. Lo spessore alto del massetto ha il suo primo lato negativo nel peso proprio che va ad insistere sul sottofondo, dove la portata complessiva del sottofondo è sempre la stessa ma il carico che viene sopportato nell’uso è inversamente proporzionale allo spessore. Allo stesso modo il modulo elastico è tanto minore quanto maggiore è lo spessore. In definitiva la pavimentazione con uno spessore di 15 cm avrà una rigidità molto più accentuata di una pavimentazione con minore spessore ed ovviamente una capacità di assorbire eventuali avvallamenti del terreno praticamente nulla. Le variazioni dovute alle dilatazioni termiche saranno più accentuate negli spessori maggiori e ciò comporterà il verificarsi di fessurazioni più diffuse. Spessori maggiori richiedono movimenti di materie maggiori, scavi e cassonetti di dimensioni maggiori e quindi maggiori costi. Il concetto primario dovrà quindi essere quello dell’utilizzo di materiali più prestazionali con sezioni molto più sottili. Dette pavimentazioni prevedono spesso l’utilizzo di resine e di fibre.

Le terre stabilizzate
Il trattamento e la stabilizzazione in sito con l’impiego delle terre stabilizzate hanno un contenuto carico alla compressione tra i 3-4 Mpa e se soggette al transito veicolare, seppur leggero, danno origine a sgranamenti e fessurazioni rendendo inagibile in poco tempo il transito agli automezzi.


Principali caratteristiche delle pavimentazioni “drenanti” a bassi spessori

* Drenabilità
determinata in sede di progettazione del mix design con circa il 16% di vuoti interni che permettono di drenare circa 250 litri d’acqua mq/minuto. La drenabilità del massetto è maggiore a condizione che il sottofondo sia a sua volta drenante o venga realizzato un sistema di raccolta delle acque meteoriche. La drenabilità nelle pavimentazioni stradali permette di prevenire i rischi idraulici ed idrogeologici dovuti all’impermeabilizzazione del suolo. In sede di progettazione la drenabilità della pavimentazione favorisce il rispetto dei criteri previsti per il calcolo dell’invarianza idraulica

* Ecocompatibilità e riciclabilità della pavimentazione
Comprovata da certificato su test di cessione che permette in caso di demolizione la sua riciclabilità senza il conferimento in discarica. Non è un rifiuto speciale.

* Particolarmente resistente ai sali disgelanti ed inattaccabile ai cloruri ed alle nebbie saline

* Nella realizzazione del sottofondo stradale non richiede alcun tipo di armatura o getto in calcestruzzo

* Rapporto alla compressione
Minimo 20 Mpa che a maturazione dopo 28 giorni raggiunge i 25-30 Mpa

* Fonoassorbenza
La presenza dei vuoti all’interno del massetto permette la fonoassorbenza e quindi di attutire il rumore da rotolamento del pneumatico sul fondo stradale

* Porosità della superficie
Non compromettono la scorrevolezza del pneumatico ed offrono un ottimo grip in caso di frenata aumentando la sicurezza dell’utente anche in presenza di pista bagnata o umida. Il tradizionale asfalto appartiene alle superfici liscie con un grip molto più ridotto

* Alto indice di riflessione solare “SRI” superiore a 28
Detto indice favorisce nel periodo estivo una temperatura al suolo di qualche grado superiore a quella esterna e di prevenire il formarsi dell’isola di calore per contrastare l’effetto serra e le variazioni microclimatiche. Il comune asfalto al contrario ha uno SRI equivalente a zero con temperature al suolo che nel periodo estivo oscillano tra i 50° - 60° per raggiungere nelle stagioni più calde e nelle Regioni del Sud d’Italia anche gli 80°-90° che provoca processi di scioglimento dell’asfalto.
Le pavimentazioni drenanti a base cementizia a bassi spessori che godono di un alto indice di riflettenza solare favoriscono tra le altre l'ottenimento di maggiori crediti nella certificazione LEED.

Francia 2015 nella morsa del caldo, con il sole rovente che ha iniziato anche a sciogliere l’asfalto delle strade. Fonte: Baptiste Dogimont


* Non subisce danni alla trazione veicolare nelle aree a parcheggio

* Estetica e Paesaggio
Grazie all’impiego di ossidi di ferro nella colorazione, offrono una percezione visiva in armonia con l’ambiente ed i cromatismi locali. Mantenendo la caratteristica di “drenabilità” si possono realizzare altresì pavimentazioni con effetto sasso lavato (vedi foto) dall’alto valore estetico utilizzando inerti di botticino, giallo mori, rosa corallo, verde alpi, coccio pesto, ecc



* Inerbimento delle pavimentazioni
Sono pavimentazioni che non vengono attaccate dalle erbe infestanti, al contrario delle pavimentazioni a base di resine o il comune asfalto dove l’erba trova un suo alimento

* Manutenzioni
Sono pavimentazioni che non prevedono particolari piani di manutenzioni, non creano avvallamenti, rigonfiamenti, ormaie tipici nelle pavimentazioni in asfalto ed hanno un basso indice di usura.

ALL'INTERNO DELL'ARTICOLO INTEGRALE 

  • Produzione della miscela e posa in opera
  • Progettazione del pacchetto stradale: la diversa stratigrafia tra il classico pacchetto stradale in conglomerato bituminoso con alti spessori e la pavimentazione a base cementizia a bassi spessori 

Articolo a cura del GBC Italia - www.gbcitalia.org