Proposte di modifica dell’Ecobonus per favorire le riqualificazioni profonde
Constatato che l’attuale meccanismo dell’Ecobonus non è stato in grado di stimolare le riqualificazioni profonde, Renovate Italy, associazione composta da numerose realtà imprenditoriali e no profit che promuovono attività e progetti per la riqualificazione energetica del patrimonio costruito in Italia, presenta alcune osservazioni e suggerimenti per la predisposizione da parte del Governo di un meccanismo di incentivazione per le riqualificazioni profonde.
- poter essere attivato da qualsiasi tipo di richiedente (persone fisiche, imprese, con ogni livello di capienza fiscale) e per ogni tipologia di edificio;
- essere legato alla definizione di nZEB, non alla classe di efficienza energetica, né al miglioramento rispetto alla situazione ex-ante;
- essere accessibile anche per interventi parziali, ma solo se eseguiti con la corretta priorità (prima la coibentazione dell’involucro, poi il miglioramento dell’impianto termico, infine l’installazione di impianti per le fonti rinnovabili);
- essere strutturato su più soglie di accesso, la più severa delle quali coincidente con il livello nZEB; il raggiungimento di soglie meno severe potrebbe consentire la richiesta di un incentivo minore (in termini di intensità e/o massimale);
- sfruttare il concetto di “finestra di opportunità” per migliorare non solo la prestazione energetica, ma anche altre prestazioni dell’edificio che altrimenti potrebbero non essere mai oggetto di intervento, coordinando i rispettivi modelli di incentivazione;
- essere azionato anche con il semplice coinvolgimento delle imprese edili, al limite supportate da un esperto in gestione dell’energia (EGE);
- essere abbinato a un sistema di garanzia pubblica a sostegno dei condomìni che versano in condizione di grave disagio economico;
- essere affiancato da un provvedimento correttivo delle norme che fissano, per le ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche, requisiti non fattibili o eccessivamente dissuasivi.