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Pubblicato il Codice della concorrenza: qualche riflessione

Pubblicato il Codice della concorrenza: qualche riflessione di un ingegnere

Mercoledì 8 marzo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha pubblicato il Codice della concorrenza che è reperibile direttamente dal sito dell’Autorità all’indirizzo http://www.agcm.it/component/joomdoc/pubblicazioni/Codice%20Concorrenza%202017.pdf/download.html

Per dirla con parole della stessa Autorità: “Un Codice della Concorrenza che funga da agile strumento di lavoro per aziende e addetti ai lavori che si occupano di tutela dei mercati.”

Ebbene, eccettuato chi lavora come tecnico dipendente, tutti gli altri sono imprenditori (o professionisti in gergo antitrust) e quindi addetti ai lavori.
Nella presentazione del volume viene evidenziato: "Un ambiente giuridico opaco è il primo nemico della concorrenza. Quest’ultima reclama trasparenza, nei comportamenti delle imprese ma anche nelle regole cui vengono assoggettate le imprese concorrenti"

Penso che su questo siamo tutti d’accordo e anche, soprattutto, sul fatto che la Costituzione Italiana all’art 41 riporta (lo si trova naturalmente a pag. 52 del Codice della Concorrenza): “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.”

Ci sarebbe da chiedersi se anche l’azione dell’Antitrust relativamente al mercato delle professioni si sia posta il problema che la concorrenza non possa ledere questi principi. Ma questo è un tema che richiederebbe volumi e non articoli.

La pubblicazione è senz’altro ben fatta e la consiglio ai Colleghi, anche se, a mio modestissimo parere, si trovano, agli occhi del profano e sottolineo questo aspetto, delle omissioni o prese di posizione un pò inspiegabili. Per esempio non c’è all’interno del Codice alcun accenno all’ANAC che è intervenuta anche pesantemente nei riguardi del mercato (ma forse la stesura non è nuovissima) anche se con l’Anac l’Agcm ha un protocollo d’intesa rinnovato allorquando ANAC è subentrata all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici. L’Ivass (istituto di vigilanza delle assicurazioni) viene citato come autorità indipendente e pure alla presentazione ufficiale ha partecipato a Roma con il suo

Presidente (forse segno di vicinanza che ANAC non ha?).
Concettualmente poi quando nell’indice analitico si parla di Libero Mercato o di Libertà di Concorrenza si dice vedi Mercato o vedi Concorrenza. Ebbene per evitare equivoci sarebbe stato meglio non scriverlo, perché nel momento in cui viene imposta una regolamentazione (si veda la premessa al codice, citata all’inizio) o un vestito giuridico, la libertà (nel senso di fare ciò che si vuole) non esiste. Se il mercato e la concorrenza fossero veramente totalmente libere non ci sarebbe nemmeno bisogno di un’Autorità Garante! Ovviamente non sarebbe bene, ma all’uomo della strada andrebbe spiegato, altrimenti si rischia per passare come beceri portatori di interessi o in gergo “corporativi”… e ciò, noi professionisti, ce lo sentiamo spesso dire, soprattutto, poi, dalla stampa di massa.