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Ostacoli e opportunità nell’applicazione del nuovo codice di prevenzione incendi: risultati del sondaggio condotto dal CNI

Ostacoli e opportunità nell’applicazione del nuovo codice di prevenzione incendi: risultati del sondaggio condotto dal CNI

SCOPO DEL SONDAGGIO
Ad oltre un anno dalla pubblicazione del DM 03/08/2015 “Norme tecniche di prevenzione incendi” e dopo 10 mesi dalla sua entrata in vigore, il Gdl sicurezza del CNI ha sottoposto a tutti gli ingegneri un questionario avente lo scopo di accertare l’opinione maturata dai professionisti antincendio sul nuovo Codice, con riferimento a:

- conoscenza del Codice di prevenzione incendi
- livello di apprezzamento dei nuovi criteri progettuali
- vantaggi e/o difficoltà riscontrate nell’uso del Codice
- impatto sugli stakeholder (professionisti antincendio, VVF, committenti)
- prospettive a breve-medio termine
- suggerimenti migliorativi sul decreto.

STRUTTURA DEL QUESTIONARIO, DESTINATARI E VALUTAZIONI DI AFFIDABILITA’
I destinatari dell’invito a compilare il questionario sono stati circa n. 170'000 ingegneri a cui il 14 settembre 2016 è stata inviata dal CNI una mail con il link per la compilazione.
Il sondaggio è rimasto in linea dal 14 al 30 settembre.
Sono state raccolte n. 2008 risposte, pari a circa l’ 1,2% dei destinatari della mail di invito.
Tra i partecipanti si contano comunque il 6,3% dei circa 20'000 ingegneri professionisti antincendio (attualmente regolarmente iscritti agli elenchi del Ministero dell’Interno).
Si può pertanto ritenere di aver raggiunto un campione significativo di ingegneri e che il sondaggio abbia quindi tutti i requisiti di attendibilità per poterne dedurre utili informazioni.
Nell’arco dei 17 giorni di apertura del sondaggio, il gestore del questionario ha costantemente monitorato l’andamento delle risposte, riscontrando che la distribuzione delle opzioni si manteneva pressoché stabile nel tempo, senza picchi di distorsione, tendenti a falsare gli esiti del sondaggio stesso.
Di conseguenza c’è ragione per ritenere che i partecipanti, tutelati dal completo anonimato, abbiano risposto con la massima libertà e sincerità.
Anche il tenore ed i contenuti dei “suggerimenti liberi”, che il partecipante poteva inserire a conclusione del questionario, sono caratterizzati dalla massima libertà di espressione.

CONSULTA I RISULTATI DEL SONDAGGIO, LE ANALISI E I COMMENTI

CONCLUSIONI
L’indagine rivela un interesse notevole per la materia, ma ancora un utilizzo non diffuso, sulle cui ragioni appare necessario fare alcuni ragionamenti.
In primo luogo non ci si è prodigati abbastanza, salvo poche eccezioni, nella diffusione del Codice sia nei confronti dei tecnici dei Vigili del Fuoco, sia verso i professionisti.
Sarà necessario “lavorare” ancora sul ruolo fondamentale del professionista nel convincere il committente della migliore qualità del progetto che, quand’anche più oneroso, può aprire un ventaglio di gradi di libertà progettuali che si traducono in nuove opportunità per la soluzione di tutte le criticità produttive ed i vincoli architettonici. Questo quadro è sfavorito anche dall’assenza di promozione ed informazione da parte delle rappresentanze delle categorie produttive e commerciali nei confronti dei propri associati, diretti beneficiari delle soluzioni innovative offerte dal Codice.

E’ necessario introdurre il Codice come materia di insegnamento in tutti i corsi destinati a funzionari e dirigenti del Corpo ed i vertici del Corpo dovrebbero inserirlo come obiettivo strategico.

Dall’esperienza sul campo si nota come inserendo il Codice nei programmi dei nuovi corsi base di prevenzione incendi, destinati ai professionisti più giovani, questa materia venga di fatto velocemente assimilata dai tecnici.

L’impegno degli Ordini e del CNI sarà su questo nuovo fronte, senza trascurare che anche i funzionari dei Vigili del Fuoco dovranno fare la loro parte.
In particolare il CNI nei prossimi mesi si muoverà nelle seguenti direzioni:
1. sviluppo di software evoluto per la progettazione antincendio mediante il Codice di prevenzione incendi (D.M. 03/08/2015), molto probabilmente in sintonia con gli altri Ordini e Collegi aderenti alla Rete delle Professioni Tecniche;
2. format di prevenzione incendi, concordato con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per promuovere, attraverso gli Ordini provinciali, l’applicazione del Codice tra gli iscritti;
3. promozione del Codice presso gli utenti finali, in particolar modo aziende commerciali ed industrie, attraverso incontri sul territorio. In quest’ottica è stato già realizzato un incontro a Vicenza (31/03/2017) con la locale sezione di Confindustria, ed è in programma un incontro con lo stesso obiettivo presso l’Ordine provinciale di Ferrara.

 

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