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Coperture nel modello energetico: come modellare le falde inclinate. Alcuni casi pratici a confronto

Chi si occupa di progetto e certificazione degli edifici, di diagnosi e contabilizzazione del calore sa che per una buona riuscita del progetto è indispensabile definire da subito correttamente il modello energetico di involucro e impianto. E' di fondamentale importanza passare dal modello architettonico dell'edificio al suo modello energetico rispecchiando la realtà e al tempo stesso interpretandola con le regole previste per il calcolo energetico degli edifici.

Il modello e il calcolo si suddividono in due parti: l'involucro edilizio e l'impianto. Tra le due è la modellazione dell'involucro dell'edificio che spesso comporta il carico di lavoro maggiore per il professionista: occorre introdurre per ogni singolo elemento l'area, l'orientamento, il verso di dispersione, la trasmittanza e tutte le informazioni necessarie al calcolo.
TERMOLOG permette di introdurre l'involucro dell'edificio con modalità grafica, tabellare o mista, così da disporre di strumenti di modellazione avanzati che snelliscano l'inserimento degli elementi e che siano adeguati alle proprie esigenze.

In questo focus analizziamo nel dettaglio le fasi di creazione delle coperture che grazie all'input grafico di TERMOLOG possono essere inserite in pochi semplici passaggi e con diverse modalità. Analizzeremo di seguito l'utilizzo degli strumenti, la creazione automatica della copertura a partire da un file DWG e come effettuare modifiche in corso d'opera.

Tutti gli esempi sono stati realizzati con l'input grafico di TERMOLOG EpiX 8 ed è possibile scaricare i file di TERMOLOG o i file DWG utilizzati per la modellazione. Questi stessi esempi possono essere analizzati anche con la versione prova di TERMOLOG EpiX 8 scaricabile da qui >>>

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Stratigrafie di copertura e verifiche di legge
Il DM 26/06/2015 fissa i limiti previsti sul territorio nazionale per le strutture di copertura. All'interno dell'Allegato 2 del decreto, in funzione della zona climatica del comune, nell'edificio di riferimento saranno applicati questi valori standard di trasmittanza:

La colonna 2015 presenta i valori di "U" in vigore dal 1 ottobre 2015 al 1 gennaio 2019 per gli edifici pubblici o 1 gennaio 2021 per gli edifici privati. Nel caso in cui si desideri già oggi progettare nZEB dovranno essere applicate le trasmittanze della seconda colonna (2019/2021).
Nel caso di nuova costruzione e degli interventi assimilabili come ampliamento o ristrutturazione rilevante di primo livello, non si parla mai di rispetto dei limiti di trasmittanza perché queste tipologie di intervento non prevedono che si esegua la verifica di trasmittanza per le chiusure esterne dell'edificio.

Diverso il caso di Riqualificazione di un edificio esistente i cui valori limite devono essere estratti dall'Appendice B del Decreto Requisiti Minimi.

I valori di trasmittanza dell'edificio di riferimento e i valori limite possono cambiare nelle diverse regioni e province autonome d'Italia: la Regione Lombardia ad esempio impone già l'utilizzo dei limiti previsti per gli edifici nZEB; la Regione Emilia Romagna invece obbliga il nearly Zero Energy Building dal primo gennaio di quest'anno per tutti gli edifici pubblici.

Per gli interventi che coinvolgono l'involucro ed in particolare le chiusure superiori dell'edificio, la norma impone il rispetto di alcune verifiche: la stratigrafia di copertura è soggetta alle verifiche di condensa superficiale, di assenza di condensa interstiziale (UNI EN ISO 13788) e nel caso di nuova costruzione, ampliamento e ristrutturazione importante di primo livello, è richiesta anche la verifica di trasmittanza termica periodica che altro non è che la trasmittanza dell'elemento moltiplicata per il fattore di attenuazione derivato dallo sfasamento dell'onda termica (UNI EN ISO 13789).

Modellazione delle falde di copertura in TERMOLOG
L'input grafico di TERMOLOG è uno strumento semplice ed efficace che permette al professionista di modellare rapidamente l'involucro dell'edificio attraverso numerosi strumenti di disegno, tramite l'importazione di file DXF-DWG oppure di file IFC, lo standard previsto per i software BIM. L'obiettivo è quello di garantire la massima versatilità del software offrendo strumenti adeguati ad affrontare la maggior parte delle esigenze di modellazione.
L'input grafico di TERMOLOG è in grado di tagliare in automatico gli ambienti e le pareti al di sotto della copertura.

In ogni momento è possibile allineare, traslare e modificare l'inclinazione della falda dalla visualizzazione tridimensionale che consente un controllo completo degli elementi.
La rappresentazione grafica tridimensionale mette in risalto il modello energetico sia che si tratti di progetto che di un semplice APE e quanto più è realistica tanto più valorizza il lavoro del professionista.
Con TERMOLOG è possibile realizzare un modello BIM completo di tutti i suoi elementi in pochi e semplici passaggi.

Scarica gli esempi e prova tu con TERMOLOG EpiX 8 >>>



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