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Cause dei distacchi dello strato nobile sui parquet stratificati e metodi di verifica della delaminazione

Sono molto diffuse oggi le pavimentazioni in parquet stratificato. Le cause del distacco dello strato nobile dal supporto sono molteplici, ma nella maggior parte dei casi i difetti derivano da anomalie del supporto e dell'incollaggio. Attraverso questo articolo voglio far conoscere uno dei difetti che attualmente sempre più spesso incontro nelle mie perizie sui parquet stratificati: il problema dello stacco nobile dal supporto.

Tipologie e caratteristiche del supporto sul quale viene incollato lo strato nobile

Il supporto di solito è costituito da pannelli di legno compensato o da listellare di abete.

Il termine pannelli di legno compensato comprende diverse tipologie di pannelli accomunati dal fatto di essere costituiti da più strati sovrapposti. Si tratta del tipo di pannello più usato per la produzione di pavimenti in legno stratificati, che ha maggiori criticità rispetto ad altri tipi di supporto (listellare di abete).

I compensati sono pannelli ottenuti mediante pressatura a caldo di strati di sfogliato di legno in numero solitamente dispari, utilizzando adesivi termo indurenti.

L’incrocio delle venature fra strati successivi fa sì che le caratteristiche meccaniche del legno, tipicamente unidirezionali, siano compensate in una direzione ortogonale.

I principali vantaggi derivati dall’impiego dei pannelli compensati sono:

  • superamento dei limiti dimensionali insiti nel legno;
  • comportamento più omogeneo dei pannelli compensati per l’assenza di alcuni difetti tipici del legno, come per esempio i nodi;
  • i pannelli non sono tendenzialmente anisotropi;
  • la stabilità dimensionale in conseguenza degli scambi di umidità con l’ambiente, a cui sono soggetti tutti i materiali cellulosici, è generalmente migliore rispetto al legno;
  • le resistenze meccaniche dei pannelli, la sensibilità all’acqua e al fuoco dei pannelli, possono essere migliorate mediante tecniche produttive o grazie all’impiego dei determinati additivi.

I principali difetti che si possono riscontrare in un pannello di compensato:

  • distacco tra gli strati formanti il pannello dovuto ad un incollaggio non adeguato in fase di produzione del pannello (mancato rispetto dei tempi di incollaggio, legno troppo secco o troppo umido, pressatura non uniforme);
  • incurvamento del pannello dovuto al profilo non simmetrico per calibratura eccessiva in un lato
  • delaminazione del pannello in seguito a uno sforzo di trazione dovuto ad una scarsa coesione interna del pannello;
  • rigonfiamento del pannello esposto in ambienti umidi da imputare ad un uso improprio del pannello in ambienti non idonei;
  • rottura di un pannello in seguito all’applicazione di un carico, generalmente da imputare a uno spessore non adeguato o a caratteristiche meccaniche non adeguate.

Le proprietà che caratterizzano questi tipi di pannelli sono diverse viste le tipologie di pannelli compensati presenti sul mercato.

Riferendosi alla normativa tecnica del settore pannelli compensati è da tener presente la norma EN 313, che definisce e classifica i pannelli compensati; le norme EN 315 e EN 316 che contengono rispettivamente le specifiche dimensionali e i requisiti minimi per le caratteristiche meccaniche e di resistenza all’acqua di questi materiali.

 

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Parquet stratificato: l'incollaggio tra supporto e strato nobile

Secondo la definizione riportata dalla norma europea EN 923, un adesivo è una sostanza in grado di congiungere materiali mediante fissaggio superficiale (adesione) in modo tale che il legame ottenuto possieda adeguata forza interna (coesione).

Nel settore dei pavimenti in legno gli adesivi che sono maggiormente impiegati sono gli adesivi in dispersione. Essi sono costituiti principalmente da una resina che può essere un omopolimero, ovvero il polivinilacetato, ottenuto dalla polimerizzazione dell’acetato di vinile, o da un copolimero etilene vinile acetato i cui costituenti sono due monometri differenti, l’acetato di vinile e l’etilene.

Per ottenere la dispersione acquosa dei due polimeri suddetti, vengono utilizzate delle sostanze particolari quali l’alcool polivinilico e altri agenti emulsionanti che oltre a stabilizzare le particelle di resina nel mezzo acquoso, devono anche impedire la loro aggregazione reciproca con conseguente separazioni delle fasi.

Le norme europee EN 204 ed EN 205 classificano gli adesivi vinilici in 4 classi di durabilità. La verifica è effettuata sottoponendo dei provini incollati a una prova di trazione dopo determinati trattamenti all’acqua e al calore con diversi gradi di severità per le 4 classi considerate.

Per l’attribuzione della classe prevista si verifica il raggiungimento di terminati valori di forza adesiva. Le classi sono così distinte:

  • Classe D1: incollaggi interni, dove la temperatura solo occasionalmente supera i 50°C per brevi periodi ed il contenuto di umidità del legno può raggiungere al massimo il 15%.
  • Classe D2: incollaggi per interni, dove sono possibili esposizioni brevi e occasionali all’acqua corrente e di condensa, come pure esposizioni sempre brevi ed occasionali a elevate umidità ambientali. Le parti esterne vanno protette in questo caso dell’azione diretta degli agenti atmosferici.
  • Classe D3: incollaggio strutture interne soggette a frequenti esposizioni all’acqua corrente o di condensa, esposizioni a elevate umidità ambientali per lungo tempo. Anche in questo caso le parti esterne vanno protette dall’azione diretta degli agenti atmosferici (questo tipo di colla viene usata di solito per l’incollaggio dello strato nobile di legno al supporto).
  • Classe D4: incollaggio strutture interne soggette a frequenti esposizioni ambientali. Le strutture esposte all’azione degli agenti atmosferici devono avere un’adeguata protezione mediante stesura in superficie di film protettivi.

 

Fattori che concorrono all’insorgenza di difetti

Le influenze negative dell’incollaggio a causa del supporto sono:

  • elevata umidità del legno che determina la difficoltà di bagnabilità e indurimento dell’adesivo;
  • valori bassi di umidità del legno che determinano un eccessivo assorbimento del veicolo acquoso dell’adesivo;
  • supporti freddi possono ridurre la temperatura dell’adesivo e conseguentemente la sua bagnabilità e il raggiungimento delle caratteristiche finali;
  • la presenza di sostanze distaccanti sul supporto (oli, siliconi, polvere intesa come residuo di lavorazioni sul legno) possono ostacolare la bagnabilità e il contatto intimo sulla sua superficie;

Le influenze negative dell’incollaggio a causa dell’adesivo:

  • l’adesivo deve essere scelto in funzione del tipo di superficie degli aderenti e la loro natura fisico chimica dei materiali da incollare altrimenti non si possono unire efficacemente;
  • la destinazione d’uso del manufatto finito inerente all’ambiente esterno o interno impone l’impiego di adesivi aventi adeguate proprietà. L’inidoneità all’uso può determinare un distacco nel breve periodo o peggio dopo mesi dalla posa del parquet;
  • le grammature di collante applicate sulle superfici degli aderenti non sono applicate in quantità sufficienti durante la lavorazione (generalmente devono essere più elevate per materiali con superfici porose o alterate).

Le influenze negative dell’incollaggio a causa delle condizioni di lavoro:

  • una temperatura ambientale troppo bassa può ridurre la viscosità e conseguentemente la bagnabilità dell’adesivo determinando inoltre un aumento dei tempi di indurimento;
  • l’adesivo non raggiunge le sue caratteristiche finali perché applicato a temperature inferiori alla sua temperatura minima di filmazione.

Le influenze negative dell’incollaggio a causa della regolazione degli impianti:

  • una pressione insufficiente non può garantire il contatto intimo dello strato di adesione con tutte le porosità della superficie degli aderenti;
  • temperature di pressa troppo basse e tempi di pressa insufficienti possono impedire il completo indurimento dell’adesivo.

Le influenze della levigatura e calibratura nell’incollaggio di un parquet stratificato sono un altro fattore importante per prevenire il distacco dello strato nobile dal supporto.

Prima delle operazioni di incollaggio i pannelli e lo strato nobile devono essere preliminarmente sottoposti a operazioni dette di calibratura e di levigatura necessarie sia per portare lo spessore del pannello e dello strato nobile al valore desiderato, rendendoli inoltre omogenei, sia per ottenere una superficie rinnovata ovvero liscia e priva di eventuali residui di sostanze distaccanti o di estrattivi eventualmente migrati verso la superficie dello strato nobile (es. Teak), che potrebbero ostacolare l’instaurazione di adeguate interazioni con gli adesivi.

Da tempo il comparto dei parquet stratificati deve affrontare problemi di distacco dello strato nobile dal supporto. Negli anni, questo problema ha provocato l’insorgere di molti contenziosi dall’esito non sempre prevedibile e, quindi come cautelarsi da un problema che negli ultimi anni appare essere piuttosto comune?

 

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L'articolo prosegue con la descrizione dei metodi di verifica della delaminazione secondo normativa.

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