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BIM Pubblico e Privato

BIM Pubblico e Privato, il ruolo e le competenze del committente

La digitalizzazione delle diverse fasi del processo edilizio (così come di quello infrastrutturale) passano attraverso il coinvolgimento attivo della Domanda Pubblica e Privata, nelle forme dei soggetti che commissionano beni strumentali o che intraprendono sviluppi immobiliari.
La netta sensazione è che, per tutti questi Client/Owner, che sono stati, in letteratura, distinti tra Active e Passive, sia necessaria una chiarificazione del tema e dei corrispondenti obiettivi.
Per una struttura di committenza non vi è dubbio che la informazione/formazione, che preluderà agli investimenti in processi di riorganizzazione aziendale e di infrastrutturazione strumentale, debba essere incentrata sulla creazione di valore, che non significa semplicemente incrementare i tassi di produttività (e di efficacia) delle proprie catene di fornitura, ma vuol dire altresì migliorare (o addirittura ripensare) la natura dei prodotti immobiliari o infrastrutturali che essa commissiona.
Questa è la ragione per cui primariamente occorre che tale committente comprenda bene i contenuti dei flussi informativi e dei processi decisionali che lo riguardano, giacché i ferri del mestiere che per esso la modellazione informativa evoca sono quelli inerenti, da un lato, alla gestione dell'ambiente di condivisione dei dati, e, da un altro canto, concernono la formulazione dei requisiti informativi e il controllo dei modelli informativi consegnati dalla controparte.
A questo proposito, esistono sicuramente riferimenti legislativi comunitari e nazionali, così come documenti normativi internazionali, sovranazionali e nazionali, di ausilio non trascurabile, ma la necessità/opportunità per ciascun committente, pubblico o privato, è quella di divenire pienamente computazionale, vale a dire di esprimere le proprie richieste in termini numerici e di verificarne analogamente il successivo soddisfacimento.
Per questa ragione, sarebbe consigliabile che la singola committenza intraprendesse un proprio percorso di acculturamento operativo, definendo proprie linee guida, da applicarsi successivamente in occasione di una commessa pilota, per poi avviare la digitalizzazione sistematica dei processi organizzativi.
Ciò comporta l'introduzione di un sistema di autovalutazione della maturità digitale e la configurazione di indicatori che misurino periodicamente il ritorno sull'investimento.

Gli elementi decisivi per il successo della digitalizzazione della committenza sono, dunque, essenzialmente i seguenti:
1) l'implementazione di un ambiente di condivisione dei dati che permetta di effettuare una azione di Construction Project Planning, Monitoring & Control, orientato pure alla Conferenza dei Servizi, oltre che da condividere eventualmente con le istituzioni finanziarie in riferimento al Technical Auditing rivolto alla Business Intelligence;
2) la computazionalità spinta del brief (o documento di indirizzo preliminare) affinché la modellazione informativa e i modelli informativi che ne derivano risultino pienamente conformi alle aspettative del committente, con particolare attenzione all'accelerazione dei processi autorizzativi e all'esercizio del cespite lungo il ciclo di vita.

Lo scopo delle misure informative e formative che oggi si richiedono a beneficio di un Digital Client/Owner sono, pertanto, rivolte alla transizione dal contesto analogico verso un futuro in cui anche i contratti diverranno computazionali e i beni saranno interconnessi. 

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