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L’acciaio come scelta sostenibile per la Sede del Bruxelles Environnement

L’acciaio come scelta sostenibile della Sede di Bruxelles Environnement

 
Descrizione d'insieme

L'organizzazione governativa "Bruxelles Environnement" si occupa di ambiente e habitat all'interno della Regione belga di Bruxelles-Capitale. Considerando gli alti standard di sostenibilità che tale autorità promuove e rappresenta, la sua nuova sede centrale deve poter costituire un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. L'edificio, a pianta rettangolare, è stato progettato dallo studio Cepezed Architectenbureau e presenta una forma compatta con un involucro dalla copertura curvilinea, per la maggior parte trasparente.
Al suo interno trova posto un grande atrio a tutta altezza di forma trapezoidale, che serve a raccordare i solai progressivamente rientranti degli otto livelli della costruzione.
 

Una lunga gradonata rivestita in legno si sviluppa attorno all'atrio centrale, diventandone un elemento fortemente caratterizzante. I primi due piani sono dedicati a un centro visitatori, un auditorium, una mediateca, un centro conferenze e un ristorante, mentre a partire dal terzo livello trovano posto gli uffici. La superficie totale ammonta a 19.690 mq. 
 
Struttura portante

La struttura portante è composta prevalentemente da colonne e travi in acciaio, con l'ausilio di solai prefabbricati in calcestruzzo e setti in calcestruzzo armato gettato in opera. Lo scheletro portante in acciaio è quasi sempre lasciato a vista e verniciato di bianco, dando così maggior respiro e leggerezza all'intero volume architettonico.
 

Complessivamente, sono state impiegate circa 900 tonnellate di acciaio di grado S355, con sezioni tubolari per i pilastri e profili laminati a caldo per le travi dei solai. In questi ultimi sono state impiegate travi SFB (Slim Floor Beam), realizzate con profili HEB 260, HEB 240 e HEM 280, aventi piastre da 15 o 25 mm saldate alle loro flange inferiori. Le stesse colonne tubolari sono state equipaggiate con piastre saldate per assicurare un miglior supporto per le travi dei solai. Gli elementi strutturali in acciaio sono stati infine protetti dal fuoco con vernici intumescenti rientranti nelle specifiche del protocollo BREEAM.
 
Sostenibilità ambientale

La scelta dell'acciaio per la struttura portante è strettamente collegata a requisiti di sostenibilità ambientale: gli elementi vengono prefabbricati in officina e poi montati rapidamente in cantiere. In caso di demolizione dell'edificio, inoltre, l'acciaio può essere reimpiegato completamente, proprio grazie alle sue caratteristiche di totale riciclabilità.
 

La copertura che, attraverso la sua curvatura, si trasforma in facciata, è uno degli elementi che conferisce maggiore identità all'edificio. L'involucro, nonostante contenga molti elementi trasparenti, isola efficacemente l'intero fabbricato, contribuendo a regolare l'apporto solare all'interno del grande volume. Le vetrate, infatti, sono a doppia vetrocamera e sono montate su una facciata a taglio termico, mentre gli elementi opachi presentano una coibentazione con pannelli sandwich in lana minerale montati su profili metallici.
 

Un sistema di ventilazione meccanica unito a un impianto a pavimento radiante collegato a una sonda geotermica, inoltre, contribuiscono al rispetto dei requisiti per gli edifici passivi. In tutto questo, l’ampio atrio riveste un ruolo decisivo, assorbendo il calore proveniente dalle radiazioni solari e rimettendolo in circolo.
Una serie di pannelli fotovoltaici installati in copertura, sul fronte e sul retro dell'edificio, si integra armoniosamente con l'involucro, contribuendo all'ottenimento della valutazione “Eccellente” nell’ambito della certificazione ambientale BREEAM.
 
Credits
COMMITTENTE: Bruxelles Environnement
PROGETTO ARCHITETTONICO: Cepezed; Philippe Samyn and Partners (local architects)
PROGETTO STRUTTURALE: Ingenieursbureau Smitwesterman; Ingenieursbureau Meijer (local engineers)
GENERAL CONTRACTOR: Van Laere NV
FOTOGRAFIE: Leon Van Woerkom, Jannes Linders, Yvan Glavie
 


Articolo a cura di Fondazione Promozione Acciaio

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