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Commenti alla norma UNI EN ISO 11855-5 installazione dei sistemi radianti annegati nelle strutture – prima parte

Commenti alla norma UNI EN ISO 11855-5 sull’installazione dei sistemi radianti annegati nelle strutture


Installazione di sistema radiante a pavimento. Fonte: Aziende Consorzio Q-RAD

Introduzione

La norma UNI EN ISO 11855-5 dal titolo “Progettazione dell'ambiente costruito - Progettazione, dimensionamento, installazione e controllo dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento radianti integrati — Parte 5: Installazione” contiene le indicazioni relative all’installazione di sistemi radianti a pavimento, parete e soffitto annegati nelle strutture. La norma non si applica ai controsoffitti radianti con intercapedine, anche se, essendoci un vuoto normativo viene spesso applicata anche per queste tipologie. Si ricorda che a livello internazionale è stata recentemente pubblicata la norma ISO 18566, relativa ai sistemi radianti a soffitto e a parete con intercapedine d’aria retrostante.
La norma UNI EN ISO 11855-5 è  molto simile alla norma UNI EN 1264-4, ma contiene piccole variazioni che vengono descritte nel presente articolo.
In questo primo articolo sono descritti i requisiti dello strato di posa, le caratteristiche dell’isolante e dei giunti di dilatazione perimetrali (striscia perimetrale).

Sistemi radianti a pavimento: prerequisiti strutturali generali
Al punto 5.1.1 sono riportati i Prerequisiti strutturali generali, ovvero in quali condizioni deve essere il cantiere per dare inizio alla posa di un sistema radiante.
La norma riporta che “l'installazione di un impianto di riscaldamento e/o raffrescamento a pavimento idronico deve seguire la precedente installazione di qualsiasi impianto elettrico, sanitario e di altri tubazioni. La struttura dovrà essere completata ovvero dovranno essere chiuse tutte le aperture della costruzione, quali ad esempio le finestre e le porte esterne.”
Il sistema radiante dovrà essere installato a seguito degli altri impianti (elettrici, ecc), che spesso sono infatti contenuti nello strato di alleggerito che sarà la base del sistema a pavimento. 


Figura 1. Strato di copertura degli impianti (alleggerito). Fonte: Web.

Per quanto riguarda lo strato sul quale si installerà il sistema radiante, la norme riporta che “la base di supporto deve essere preparata conformemente alle norme pertinenti. Tutte le tubazioni o condotti devono essere fissati e incassati per fornire una base livellata sulla quale verrà posato l'isolamento termico e/o acustico prima di posare le tubazioni. A tal proposito, deve essere considerata la necessaria altezza strutturale.”
La norma non specifica quali requisiti dovrà avere lo strato di alleggerito prima della posa della barriera al vapore (se prevista) oppure dello strato isolante. Per questi dettagli si può fare riferimento al Codice di Buona Pratica sui massetti dell’associazione CONPAVIPER. Per quanto riguarda invece la planarità dello strato di supporto, non essendoci indicazioni specifiche si può fare riferimento alla normativa DIN 18202 che riporta il valore limite delle non planarità in funzione della lunghezza, come rappresentato in Figura 2.


Figura 2. DIN 18202 “Tolleranze dimensionali nell’edilizia”

Sistemi radianti a pavimento: requisiti dell’isolante
Uno degli aspetti più importanti relativo ai sistemi radianti annegati è la definizione dei requisiti dell’isolante termico. La norma riporta “la resistenza R?,ins dello strato isolante del sistema di riscaldamento/raffrescamento nella Tabella di seguito. Questi requisiti valgono per i sistemi di riscaldamento e raffrescamento. Solo per i sistemi di raffrescamento questi valori sono consigliati.
La precisazione di quest’ultima frase è superflua e può lasciare spazio all’interpretazione: anche per i sistemi in raffrescamento è infatti importante prevedere una minima resistenza termica, similmente ai sistemi in riscaldamento.


Figura 3. Resistenze termiche minime per sistemi radianti annegati

Per quanto riguarda la posa, “quando si installa lo strato isolante, i pannelli isolanti a più strati devono essere strettamente collegati insieme. I diversi strati isolanti devono essere sfalsati o posizionati in modo tale che le giunzioni tra i pannelli di uno strato non siano in linea con lo strato successivo.”

NOTA Le normative nazionali possono richiedere livelli di isolamento più elevati.

La nota evidenzia che qualora vi siano normative più vincolati queste devono essere seguite oltre al rispetto dei limiti riportati in tabella. Infatti, a livello italiano sono richiesti limiti di trasmittanza termica per le strutture orizzontali in funzione della collocazione (strutture disperdenti a contatto con l’eterno, a contatto con il terreno, ecc.) e delle zone climatiche e dell’anno (vi sono infatti nuovi limiti a partire dal 2019 per gli edifici pubblici dal 2021 per tutti gli altri edifici.
Nell’esempio riportato di seguito (Figura 4) sono descritti gli strati e le relative caratteristiche per il calcolo della resistenza termica minima dell’isolante. Come evidenziato in tale calcolo non deve essere considerato il contributo dell’alleggerito, mentre il contributo di uno strato acustico può essere sommato alla resistenza termica dello strato isolante termico.


Figura 4. Esempio calcolo resistenza termica minima per sistema radiante a pavimento in interpiano (sotto: ambiente riscaldato)

Per calcolare il valore di resistenza termica Rλ,ins si deve fare riferimento alle indicazioni riportate nella norma UNI EN ISO 11855-3 che riporta: 
“Per limitare il flusso di calore attraverso il pavimento verso lo spazio sottostante, la resistenza termica richiesta sul lato posteriore dello strato isolante Rλ,ins, deve essere specificata in fase di progettazione e non deve essere inferiore ai valori riportati in Tabella 2 della norma ISO 11855-4.
Per sistemi con uno strato isolante liscio (tipi A, B, C, D e G secondo ISO 11855-2), la resistenza termica posteriore dello strato isolante Rλ,ins viene calcolata con l'equazione:

 

   

Figura 5. Spessore effettivo e conducibilità termica effettiva dello strato di isolamento termico di un pannello isolante termico piano — Tipo A e Tipo C 

“A seconda della stratigrafia del sistema di riscaldamento a pavimento, sono determinati in modo differente lo spessore effettivo dello strato isolante sins e la sua conducibilità termica effettiva λins.
Per i sistemi di riscaldamento a pavimento con pannelli isolanti di tipo A e C secondo ISO 11855-2, lo spessore effettivo dello strato isolante sins è identico allo spessore dell'isolamento termico e la conducibilità termica effettiva dello strato di isolamento termico λins è identico alla conducibilità termica dell'isolamento termico. 

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