Lo scorso 16 giugno, a Lecce, nella giornata di chiusura del 9° meeting di Reforme, l’organizzazione che riunisce i principali enti bilaterali di formazione in edilizia dei nove Paesi europei attualmente aderenti, è stato firmato il documento Carta di Lecce, un accordo internazionale per migliorare la qualificazione professionale dei lavoratori edili e promuovere l'equità, l'integrazione sociale e la sicurezza sul lavoro di operai e tecnici nei Paesi del Vecchio continente.
A sottoscriverlo per l'Italia è stato il Formedil, l'Ente nazionale per la formazione e l'addestramento professionale in edilizia che coordina l'attività delle 102 scuole edili sparse sul territorio, insieme con gli altri partner europei: Ccca-Btp (Francia), Bzb (Germania), Flc (Madrid-Spagna), Flc (Principato Delle Asturie-Spagna), Institut Gaudi (Barcellona-Spagna), Cenfic (Portogallo), Formation Pme (Liegi-Belgio), Ecap (Svizzera), Keuda (Finlandia), Byn (Svezia).
Il documento contiene dieci obiettivi per la formazione nell’edilizia in Europa che saranno in vigore dal 2012 al 2016:
"Con la Carta firmata a Lecce - spiega Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento europeo - si forniscono delle preziose linee guida e soprattutto si prosegue sul cammino dello sviluppo di azioni condivise e comuni. Un apprezzamento particolare va fatto al tema della mobilità dei lavoratori, perché queste esperienza basate sullo scambio risultano rilevanti per la crescita professionale, ma anche umana. Si tratta di un valore inestimabile. Per questo credo sia opportuno arrivare ad ampliare il programma Erasmus, che abbiamo iniziato ad allargare ai giovani imprenditori, trasformandolo in un'esperienza universale, capace di riguardare tutti i giovani dai 16 ai 35 anni indipendentemente dall’attività che svolgono".
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