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Legambiente: 100 esempi di green economy

Green economy, esempi di imprese di Legambiente

Legambiente ha presentato a Roma alcuni giorni fa cento imprese italiane che puntano sull’innovazione ecosostenibile.

Tra le imprese di ecosostenibilità, citate c’è Novamont, la maggiore azienda europea per la produzione di bio-plastiche da fonti rinnovabili, che costituirà la società Matrica (madre, in sardo) bonificando e rivitalizzando l'ex polo petrolchimico di Porto Torres.

In Liguria è presente l'abitazione più ecologica d'Italia: La Casa dei Vigili del Fuoco di Albenga con 24 appartamenti, un piano terra di 800 metri quadri destinato a uffici pubblici. Tutto a consumi zero: riscaldamento, condizionamento estivo, acqua calda sanitaria e per elettrodomestici, energia elettrica per usi comuni, inoltre son state adottate luci a led, una pompa di calore geotermica alimentata dal fotovoltaico, pannelli solari termici integrati architettonicamente, isolamento differenziato secondo l'esposizione delle faccia materiali naturali quali sughero, lana di legno, lana di pecora, fibra di legno mineralizzata, tutti provenienti dal riciclo.

Inoltre viene ricordato il parco della Maiella: circa 13 milioni di euro annui, per oltre 100 attività di artigianato artistico con 240 addetti e 9mila aziende agricole, 20 prodotti agroalimentari tipici del territorio. E ancora, un’offerta di turismo naturalistico supportata da una rete di 160 ristoranti e trattorie, 100 alberghi e 83 strutture extra alberghiere. L’area protetta, che si estende per più di 74mila ettari, interessa 39 Comuni delle province di Pescara, L’Aquila e Chieti.

A Terranuova Bracciolini, provincia di Arezzo, la californiana Power One è proprietaria di uno stabilimento che produce inverter per eolico e fotovoltaico; componente che trasforma in corrente alternata la tensione continua generata da fonti rinnovabili.

In Campania gli orti urbani e sociali di Legambiente sono già realtà, da dieci anni. Nel parco archeologico di Pontecagnano se ne contano ormai una sessantina, affidati ad anziani in pensione: producono melanzane, zucchine, peperoni e pomodori, secondo i metodi dell’agricoltura biologica. A Eboli invece si applica l’Horticultural Therapy per pazienti diversamente abili o con disabilità psichiche. E sono 18 gli orti sociali e didattici di Succivo. Poi ci sono quelli urbani e digitali del progetto Nonnet: i pensionati insegnano agli studenti campani la coltivazione biologica e i ragazzi diventano tutor per l’alfabetizzazione digitale degli over 60.

A Pontedera, la società Revet, specializzata nel recupero e trattamento dei rifiuti, si è impegnata in un progetto di ricerca sul riutilizzo delle cosiddette plastiche eterogenee realizzando manufatti come vaschette, piatti e bicchieri usa e getta, pellicole da imballaggio.

Inoltre è stata menzionata la scuola di Favignana che rimaneva spesso chiusa durante l’inverno, per mancanza di personale a causa delle difficoltà logistiche, e questo motivo numerose famiglie erano costrette a trasferirsi altrove. L’Istituto Comprensivo Antonino Rallo di Favignana, Levanzo e Marettimo ha deciso di risolvere questo problema nel 2006, sfruttando la tecnologia della formazione a distanza, di conseguenza molte famiglie son tornate nell'isola.