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Ancoraggi nei terreni e nelle rocce: terza edizione del volume "Raccomandazioni" - AICAP e AGI

L’AICAP e l’AGI, preso atto del consenso raccolto negli anni dalle due precedenti edizioni delle Raccomandazioni sugli Ancoraggi nei terreni e nelle rocce (1983 – 1993), hanno voluto impegnarsi nella redazione di una nuova edizione

L’AICAP e l’AGI, preso atto del consenso raccolto negli anni dalle due precedenti edizioni delle Raccomandazioni sugli Ancoraggi nei terreni e nelle rocce (1983 – 1993), di comune accordo hanno voluto impegnarsi nella redazione di una nuova edizione delle stesse, aggiornata secondo le attuali tecnologie e normative.
Nel 2009 è stata quindi costituita una nuova Commissione di studio per la revisione delle Raccomandazioni, formata da membri soci AGI e AICAP, tutti esperti del settore, alcuni dei quali già autori dell’edizione 1993.
La Commissione, in due anni di lavoro, ha predisposto un testo di circa 90 pagine, che sarà certamente di grande utilità per i Professionisti e che le due Associazioni si augurano riscuota il medesimo successo delle precedenti edizioni.

Pubblichiamo di seguito la prefazione del volume con la quale il Coordinatore della Commissione, ing. Claudio Soccodato, illustra i contenuti del volume.


Prefazione

Il diffondersi dell'uso degli ancoraggi nei terreni e nelle rocce quale strumento ausiliario di opere di grande impegno, verificatosi anche nel nostro Paese, ha indotto già da tempo l'A.I.C.A.P. a raccogliere ed ordinare in un documento gli aspetti più salienti della loro progettazione, esecuzione e controllo.
Un primo elaborato è stato frutto di un lavoro svolto con notevole impegno da una apposita Commissione di studio della quale hanno fatto parte esperti del settore, soci dell'A.I.C.A.P. e dell'A.G.I., realizzando una collaborazione di Associazioni di intenti affini.
La Commissione di studio, dopo la redazione di un primo elaborato (1983), a seguito dei lavori della Commissione Internazionale della F.I.P. che, contemporaneamente, ha trattato l'argomento,ha redatto una seconda edizione (1993) che è stata fino ad ora una fonte apprezzata di riferimento per coloro che dovevano impiegare nelle opere di ingegneria gli ancoraggi sia nei terreni che nelle rocce.
Nel corso degli anni si sono ampliate e rinnovate le tecnologie esecutive così come è stato dato un impulso organizzativo ai metodi da utilizzare per la progettazione; ciò ha fatto sì che si decidesse di porre mano ad una revisione organica, come d’altra parte era nelle premesse dei lavori precedenti, introducendo tutti quegli aspetti che nel tempo erano venuti ad arricchire la parte esecutiva, le esigente prestazionali e le metodologie per la realizzazione di ancoraggi.
Le tecnologie esecutive ed i controlli sono stati distinti a seconda che essi debbano restare a servizio dell'opera in una fase provvisoria, come spesso avviene per esigenze di cantiere, ovvero in permanenza.
Per tutti gli ancoraggi, provvisori e permanenti, sussiste fortemente il problema della individuazione della capacità portante, la quale non è priva di incertezze, soprattutto quando la reazione è affidata alle rocce sciolte, talché l'attenzione è richiamata sulle opportune indagini preliminari.
Negli ancoraggi permanenti, inoltre, sussiste il rischio che la portanza possa ridursi nel tempo, riducendo, di conseguenza, le proprie prestazioni, in particolare allorché il tirante vive in ambiente particolarmente aggressivo e quindi soggetto a corrosione. Il lettore troverà al riguardo delle cautele da seguire, anche se il problema non è ancora stato completamente definito.
Anche questa terza edizione delle Raccomandazioni - che segue quella provvisoria del 1993 - non può ritenersi definitiva e di conseguenza deve essere ancora sottoposta all'esame degli studiosi operanti nel settore. Del resto non possono ritenersi definitive delle Raccomandazioni che devono necessariamente seguire gli sviluppi dei progressi tecnologici e le maggiori conoscenze che provengono dall'esperienza.
Infine, si evidenzia che in questa edizione non sono trattati i bulloni ed i chiodi di ancoraggio i quali, considerato lo sviluppo tecnologico e scientifico che si è avuto nel corso degli anni passati, saranno oggetto di una apposita raccomandazione.
Nel chiudere questa prefazione, a nome del Consiglio Direttivo della Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso e del Consiglio di Presidenza dell’ Associazione Geotecnica Italiana, ci è gradito ringraziare vivamente i colleghi della Commissione di questo nuovo testo, i quali con entusiasmo e passione hanno partecipato ai lavori dedicandovi notevole impegno di tempo, al Comitato di redazione che, con lavoro paziente ed intelligente, ha riordinato il presente elaborato. Infine, un ringraziamento va doverosamente espresso all’arch. Roberta Masiello che con estrema professionalità ha coordinato la segreteria della Commissione.


Per maggiori informazioni visita il sito dell'AICAP: www.associazioneaicap.it