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L'Aquila, Casa dello Studente: condanne fino a 4 anni

L'Aquila, Casa dello Studente: condanne fino a 4 anni Quattro anni, come aveva chiesto il pm, per Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone, tecnici autori dei lavori di restauro del 2000, che, secondo l’accusa, avrebbero ulteriormente indebolito il palazzo, che già presentava vizi costruttivi all’epoca della sua edificazione negli anni ’60. Due anni e sei mesi per Pietro Sebastiani, tecnico dell’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu). Secondo l’accusa, i lavori avrebbero ulteriormente indebolito il palazzo, che già presentava vizi costruttivi all’epoca della sua edificazione negli anni ’60. Circostanza confermata dal perito del tribunale, Maria Giovanna Mulas, docente del Politecnico di Milano, che ha redatto una relazione di 1.300 pagine. L'accusa per tutti e quattro è di omicidio colposo, disastro e lesione colpose. Per loro il giudice ha stabilito l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Assolti perché il fatto non sussiste Luca D'Innocenzo, presidente Adsu dell'epoca, Luca Valente, nel 2009 direttore Adsu, Massimiliano Andreassi e Carlo Giovani, tecnici autori di interventi minori. Non luogo a procedere per Giorgio Gaudiano, che negli anni '80 ha acquisito la struttura da un privato per conto dell'Ateneo aquilano, e Walter Navarra, che ha svolto lavori minori in passato: per loro, che avevano scelto il giudizio ordinario, il processo era nella fase dell'udienza preliminare. Non luogo a procedere anche per le quattro persone morte nelle more del processo. Un risarcimento danni in via provvisionale per circa due milioni di euro per i parenti delle 8 giovani vittime del crollo della casa dello studente. In Aula molti i parenti delle vittime. Alla lettura del dispositivo commozione ma anche rabbia per una sentenza non ritenuta 'equa': "Gli studenti dovevano farli uscire", ripetono parenti e amici che si aspettavano dieci condanne. Sotto le macerie dell'edificio, che non resse alla scossa delle 3.32, morirono otto giovani universitari: Luca Lunari, Marco Alviani, Luciana Capuano, Davide Centofanti, Angela Cruciano, Francesco Esposito, Hussein "Michelone" Hamade e Alessio Di Simone. Nei crolli, quella notte, in tutto morirono 309 persone.

Quattro anni, come aveva chiesto il pm, per Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone, tecnici autori dei lavori di restauro del 2000, che, secondo l’accusa, avrebbero ulteriormente indebolito il palazzo, che già presentava vizi costruttivi all’epoca della sua edificazione negli anni ’60.

Due anni e sei mesi per Pietro Sebastiani, tecnico dell’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu).

Secondo l’accusa, i lavori avrebbero ulteriormente indebolito il palazzo, che già presentava vizi costruttivi all’epoca della sua edificazione negli anni ’60. Circostanza confermata dal perito del tribunale, Maria Gabriella Mulas, docente del Politecnico di Milano, che ha redatto una relazione di 1.300 pagine. il consulente aveva evidenziato come i ragazzi deceduti nell'immane tragedia si trovassero in quelle stanze sulle quali insistevano le pareti tagliafuoco, sistemate dai tre imputati. L'accusa per tutti e quattro è di omicidio colposo, disastro e lesione colpose. Per loro il giudice ha stabilito l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.

Assolti perché il fatto non sussiste Luca D'Innocenzo, presidente Adsu dell'epoca, Luca Valente, nel 2009 direttore Adsu, Massimiliano Andreassi e Carlo Giovani, tecnici autori di interventi minori. Non luogo a procedere per Giorgio Gaudiano, che negli anni '80 ha acquisito la struttura da un privato per conto dell'Ateneo aquilano, e Walter Navarra, che ha svolto lavori minori in passato: per loro, che avevano scelto il giudizio ordinario, il processo era nella fase dell'udienza preliminare. Non luogo a procedere anche per le quattro persone morte nelle more del processo.

Un risarcimento danni in via provvisionale per circa due milioni di euro per i parenti delle 8 giovani vittime del crollo della casa dello studente. In Aula molti i parenti delle vittime. Alla lettura del dispositivo commozione ma anche rabbia per una sentenza non ritenuta 'equa': "Gli studenti dovevano farli uscire", ripetono parenti e amici che si aspettavano dieci condanne.

Sotto le macerie dell'edificio, che non resse alla scossa delle 3.32, morirono otto giovani universitari: Luca Lunari, Marco Alviani, Luciana Capuano, Davide Centofanti, Angela Cruciano, Francesco Esposito, Hussein "Michelone" Hamade e Alessio Di Simone. Nei crolli, quella notte, in tutto morirono 309 persone. 


Ciè il Perito del tribunale MARIA GABRIELLA MULAS

Maria Gabriella Mulas è Professore Associato presso il Politecnico di Milano

Nata a Cagliari il 7 marzo 1956, laureata con lode in Ingegneria Civile presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Cagliari nell’ottobre 1980, ha seguito il Corso di Perfezionamento per le Costruzioni in Cemento Armato "F.lli Pesenti" e il  "Master of Science in Engineering" presso il Department of Civil Engineering della University of California at Berkeley (USA).

L’attività scientifica ha riguardato la modellazione del comportamento del calcestruzzo in stati piani di sforzo; la sicurezza delle costruzioni in zona sismica, nell’ottica della previsione dei danni futuri; la modellazione, l’analisi non lineare e le tecniche di valutazione del danneggiamento basate sulla variazione delle proprietà modali per i telai in c.a soggetti ad input sismico; la modellazione e l’analisi non lineare dei telai in acciaio moment-resisting soggetti ad input sismico, anche con riferimento a tecniche di controllo passivo nel riadeguamento sismico. E' autore o coautore di 58 memorie scientifiche, pubblicate in varie sedi (riviste internazionali, riviste nazionali, atti di Congressi nazionali e internazionali).

Maria Gabriella Mulas e’ membro dell’American Society of Civil Engineers (ASCE); è revisore per diverse riviste internazionali in tema di modellazione strutturale sotto carichi sismici; dal 2009 è Associate Editor del Journal of Structural Engineering dell’ASCE. E’ stata membro del International Advisory Committee (IAC) del Benchmark Internazionale SMART-2008, lanciato dagli enti francesi CEA ed EDF, nel periodo 2007- 2010.