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A Milano un nuovo campus per il Politecnico e un grande polmone verde: la rinascita dell'area Bovisa-Goccia

Nuovi parchi, residenze per studenti, ricerca e innovazione: così si trasformerà l'ex area industriale Bovisa-Goccia.

A Milano nascerà quindi una nuova area universitaria, un polo scientifico tecnologico di eccellenza dedicato all'innovazione e al benessere.

La zona Bovisa-Goccia, nella parte Nord Ovest di Milano, sarà rigenerata a partire dall’ampliamento del Campus del Politecnico, anche attraverso il recupero dei due ex Gasometri e la realizzazione di un edificio laboratorio che sperimenterà tecnologie ambientali ed energetiche per le costruzioni, il tutto immerso in una grande area verde di quasi 215.000 mq.

Tutti i dettagli della Convenzione Quadro tra Comune e Politecnico per lo sviluppo dell’area.

 

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La rigenerazione urbana dell'area Bovisa-Goccia e il futuro Campus del Politecnico

Un polo scientifico tecnologico di eccellenza, spazi vivibili riconnessi ai quartieri limitrofi e un grande sistema di verde: è questo il futuro dell’area Bovisa-Goccia secondo quanto stabilito dalla Convenzione Quadro tra il Comune e il Politecnico.

La zona è in stato di abbandono da alcuni decenni e come previsto dal Piano di Governo del Territorio, lo sviluppo dell’area è legato a una grande Funzione Urbana di interesse pubblico.

L’ambito Bovisa-Goccia sarà rigenerato attraverso l’ampliamento del Campus del Politecnico, che prevede il recupero dei due ex gasometri, e grazie alla realizzazione di un grande sistema di verde che prevede due parchi.

A Nord, il grande Parco della Goccia di circa 162.500 mq e a sud il Parco dei Gasometri che verrà attrezzato per il tempo libero e lo sport, per un totale di quasi 215.000 mq di verde, circa il 65% dell’intera superficie (325.723 mq).

I due parchi, caratterizzati da elevato valore ecologico, saranno quindi connessi da una rete di spazi verdi e pedonali attraversabili lungo il lotto centrale, attualmente occupato da diversi immobili storici che verranno recuperati e affiancati a nuovi edifici per l’ampliamento del Campus, ospitando nuovi spazi per la ricerca e l’innovazione.

Si tratta di un grande intervento di rigenerazione urbana, che s'inserisce in un più ampio quadro, a Nord Ovest di Milano, in forte trasformazione: da Porta Nuova, attraversando lo Scalo Farini, Stephenson, Cascina Merlata fino ad arrivare all’area Mind. Tutti luoghi che stanno cambiando e cambieranno moltissimo nei prossimi anni.

«Bovisa è il nodo di un asse fondamentale - ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran - il grande parco, che avrà un’estensione addirittura superiore a quanto previsto dal PGT, si connetterà quindi con quelli esistenti e futuri, diventando tassello di un grande corridoio verde, mentre la creazione di un polo innovativo per il Politecnico consoliderà la vocazione universitaria dell’area».

 

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Il nuovo Hub del Politecnico 

Nel dettaglio, circa 13.000 mq di aree di proprietà del Comune di Milano, ovvero quelle relative ai due gasometri e agli altri edifici storici da mantenere, saranno concessi in diritto di superficie al Politecnico di Milano per 60 anni, mentre 25mila mq saranno ceduti all’Ateneo per 30 anni per la realizzazione del Parco dei Gasometri.

L’ampliamento del Campus sarà affiancato da funzioni urbane accessorie o compatibili anche con il tessuto urbano esistente. Saranno quindi consentite, per un massimo di 112mila mq, residenze universitarie, destinazioni terziario-direzionale, produttive, ricettive, e commercio fino alla media struttura di vendita.

Rimane esclusa dalla disciplina della Convenzione Quadro l’area di 4mila mq di proprietà del Politecnico di Milano, per la quale l’Ateneo ha avviato la procedura per il conseguimento dell’intesa Stato-Regione finalizzata alla realizzazione dell’edificio sperimentale “DENG”, destinato ad ospitare il Dipartimento di Energia.

L'area Bovisa oggi ospita cinque dipartimenti (su 12) del Politecnico e accoglie 20 mila studenti.

«Oggi diamo un nuovo calcio d’inizio per una rinnovata sfida - ha commentato Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano - in linea con le grandi metropoli europee, Milano si dota di un parco scientifico-tecnologico all’altezza degli standard internazionali. Un laboratorio aperto alla città e alle imprese, un ecosistema di collaborazione, inserito in una grande area verde». 

Due i principi alla base del progetto.

«Da un lato la tecnologia come strumento e dall’altro la sostenibilità come obiettivo - ha aggiunto Resta - questi sono i due grandi ingredienti della visione che vogliamo portare per lo sviluppo dell’area che sarà votata all’innovazione, declinata nelle più contemporanee tendenze, per intercettare le grandi sfide globali come quelle della sostenibilità ambientale, della qualità della vita, dello sviluppo sostenibile e inclusivo con una matrice tecnologica».

«Nascerà quindi un hub di innovazione in cui pensiamo di sviluppare da un lato tecnologie, come l’idrogeno, la mobilità dolce e sostenibile, la cattura della CO2 e soluzioni per la connettività, dall’altro tutte le tecnologie per l’ambiente e la sostenibilità come la rinaturalizzazione del verde, l’impresa sociale e quella al femminile che dovrebbe essere una nuova tendenza da sviluppare».

 

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Il progetto per gli ex Gasometri e il nuovo laboratorio per lo sviluppo di tecnologie costruttive

Gli ex gasometri, manufatti dal valore storico e icone industriali, si trasformeranno in spazi dedicati all'innovazione e ai giovani. 

Un edificio accoglierà le startup del Politecnico che, dalle 120 attuali potranno arrivare a 200, mentre l'altro gasometro sarà dedicato al benessere e allo sport, aperto anche ai cittadini. 

«Parliamo di un investimento di circa 100 milioni di euro che il Politecnico è in grado di sostenere e garantisce di avviare - ha precisato il rettore - il primo tassello sarà l’avvio del parco, mi auguro già entro il 2021 e poi la rifunzionalizzazione dei due gasometri. L'ultimo tassello sarà un edificio laboratorio dove sperimentare e sviluppare tecnologie ambientali ed energetiche per le costruzioni, un altro asset su cui vogliamo puntare nel futuro».

L’ipotesi è avviare i lavori sui due gasometri entro il 2021 per concluderli, dall’avvio dei cantieri, in 24 mesi.

«L'accordo con il Politecnico ci permetterà di operare nell'area Bovisa-Goccia un'importante riqualificazione – ha spiegato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala –. La trasformazione di cui sarà protagonista Bovisa risponderà pienamente a quanto previsto dal Piano di Governo del Territorio e contribuirà a realizzare in modo concreto l'impegno di Milano per una migliore vivibilità dei quartieri, sotto il profilo ambientale, economico e sociale».

 

Il distretto dell'Open Innovation del Politecnico di Milano

 

L'iter per lo sviluppo della Grande Funzione Urbana Bovisa-Goccia

Lo sviluppo della Grande Funzione Urbana Bovisa-Goccia si articolerà in lotti di intervento, la cui realizzazione potrà avvenire tramite interventi autonomi, anche temporalmente distinti, consentendo una più rapida attivazione del processo di rigenerazione. Il percorso partirà dalla progettazione e realizzazione delle attività di bonifica delle aree, nonché, laddove possibile, dall’avvio degli interventi di rigenerazione già realizzabili. Il Politecnico potrà ad esempio attivarsi fin da subito per la realizzazione del Parco dei Gasometri nel lotto già bonificato dal Comune e per la rifunzionalizzazione dei due edifici storici, cui è stato riconosciuto l’interesse culturale.

Parallelamente il Comune si attiverà per realizzare le bonifiche sul restante lotto del Parco dei Gasometri, il cui piano operativo è già stato predisposto. Per quanto riguarda gli interventi all’interno lotto destinato alla realizzazione del Parco della Goccia, l’Amministrazione individuerà le migliori metodologie di intervento finalizzate a rendere fruibili le aree anche in via temporanea e a contenere l’attività di risanamento dei suoli, salvaguardando il più possibile l’ecosistema esistente.

Contestualmente verrà infine pianificato un sistema di infrastrutture per la mobilità pubblica e privata, in coerenza con gli indirizzi comunali volti all’incentivo della mobilità sostenibile e in considerazione della vicinanza con le stazioni di Bovisa e Villapizzone e con il Nodo Bovisa, il cui sviluppo verrà delineato tra poche settimane nell’ambito del bando internazionale Reinventing Cities.