A Milano un seminario su i-Learning & Connected Buildings
A Milano un seminario i-Learning & Connected Buildings
Ambiente Costruito e Metodi Formativi per la Scuola
Politecnico di Milano, 4 marzo 2016 - ore 9.30-13.30 - Aula De Donato
Il Seminario si propone di esplorare una soluzione innovativa per l'Architettura Scolastica, portando al centro del dibattito sulla progettazione degli spazi gli obiettivi didattici e pedagogici che la scuola contemporanea si pone.
Il Governo con le politiche sulla scuola ha aperto un necessario dibattito sulla qualità degli spazi scolastici, e sulla loro rispondenza ai nuovi piani formativi, che vedono nella digitalizzazione un nuovo e complesso elemento da gestire.
È significativo da questo punto di vista il cambiamento semantico usato per definire gli ambienti scolastici: da Edilizia Scolastica a Architettura Scolastica.
A questo punto dello sforzo compiuto, si pone la fondamentale questione della configurazione di un processo di committenza innovativo, sia per le opere ancora da realizzare (#ScuoleInnovative), sia per la ridefinizione e riqualificazione del patrimonio scolastico esistente il quale integri le ragioni di una committenza consapevole (della innovazione dei metodi formativi) e intelligente (nel senso di possedere una cultura del servizio basata sulle Data Analytics), con quelle degli utenti, oltre che dei progettisti e dei costruttori.
Dovranno essere i metodi formativi in evoluzione che restituiscono dell'istituzione scolastica una dimensione comportamentale e spaziale che appare assolutamente versatile ed evolutiva. La cui formalizzazione in un brief di progetto evoluto dovrà essere sia l’obiettivo che il punto di partenza dell’Architettura Scolastica.
La digitalizzazione dell’intero Processo progettuale, vale a dire, appunto, la cultura del dato, nelle sue forme legate alla gamification (all'uso dei game engine per simulare le interazioni tra le persone) e alla crowd simulation (cioè dell'analisi dei flussi), tanto più con l'ausilio di realtà e di ambienti immersivi, sembra permettere di esercitare, da parte della committenza, una progettualità, dinamica, rivolta al ciclo di vita, incentrata sui servizi da erogare, la quale deve, in parte, precedere l'intervento e il contributo stesso dei progettisti, possibilmente in atteggiamento collaborativo e integrato con i costruttori, proprio perché le soluzioni progettuali, ormai da prevedersi secondo un arco di opzioni non esclusive esercitabili nel tempo, devono spazialmente riflettere un disegno inclusivo della scuola all’interno di un ambiente urbano più esteso.
La Proposta di Ricerca recentemente presentata al MIUR per il PRIN 2015, è appunto di sperimentare un approccio originale all'Architettura Scolastica che riprende i caratteri di una intelligenza spaziale ove si incontrino i tratti cibernetici e umanistici della Smart City e della Smart Land.
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