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Acciaio: intervista al Prof. Raffaele Landolfo, Presidente ECCS

Per conoscere meglio il mondo dell’acciaio anche da un punto di vista europeo PRECAST DESIGN ha intervistato il Prof. Raffaele Landolfo, nuovo Presidente dell’ECCS*(European Convention for Constructional Steelwork)
 
 
1 - Lei è Presidente di ECCS: un Professore alla guida di un’associazione di industriali. Qual è secondo lei il motivo per cui hanno scelto una guida all’interno del mondo accademico ?
1. La Convenzione Europea della Costruzione Metallica è da sempre caratterizzata dalla forte sinergia tra mondo industriale e mondo accademico e non è quindi la prima volta - né sarà l’ultima - che un professore universitario ne assume la presidenza. Ciò detto, ritengo che la mia nomina, oltre ad essere motivo di orgoglio e di soddisfazione personale, sia stata anche il riconoscimento del ruolo importante che l’Italia ha svolto e svolge all’interno dell’ECCS, sia nelle attività di promozione, sia in quelle relative alle diverse commissioni tecniche. Non va infatti dimenticato che una delle “mission” più importanti dell’ECCS è proprio quella di supportare ben dieci Technical Committees sulle principali tematiche inerenti la progettazione e la realizzazione delle strutture metalliche e che tali commissioni costituiscono, a mio giudizio, il vero valore aggiunto di questa Federazione, anche in considerazione del grande contributo che esse danno allo sviluppo delle normative europee di settore.
 
 
2 - Attraverso l’ECCS e le sue attività avrà avuto modo di verificare che il mercato europeo delle costruzioni si è sempre più compattato sia sul piano della concorrenza aziendale che su quello della conoscenza e ricerca scientifica mentre, per contrasto, persiste un lack di integrazione sul piano dell'armonizzazione normativa. A fronte di questo, quale ruolo possono esercitare le federazioni di settore a favore di una crescente integrazione?
2. Parlare di armonizzazione in un contesto di mercato comune come quello europeo è fondamentale in quanto garantisce trasparenza e parità di condizioni sul piano della concorrenza.
È chiaro quindi che, in questa prospettiva, il ruolo svolto dalle Federazioni di settore è molto importante e le stesse devono farsi promotrici di una sempre maggiore richiesta di armonizzazione. In un’ottica di globalizzazione del mercato, infatti, solo avere un quadro normativo armonizzato può garantire l'efficienza e la trasparenza della competizione, a vantaggio della qualità del prodotto finale.
 
 
3 - Ritiene che una corretta strategia sulle norme debba portare ad una armonizzazione anche con le norme utilizzate in altre aree del mondo e in particolare con le norme americane ?
3. Parlando nello specifico delle norme legate alla sicurezza strutturale, quello che ritengo sia importante è che le normative si basino sostanzialmente sugli stessi principi generali, che devono avere come finalità quella di garantire analoghi livelli di sicurezza delle costruzioni. Per quanto riguarda invece le regole applicative, ossia quelle attuative dei principi generali, su queste penso che, parlando di contesti culturali così diversi, sia abbastanza naturale avere una certa differenza, anche in considerazione delle diverse tradizioni e della specificità dei diversi paesi.
 
 
4 - La realtà italiana presenta una certa frammentazione nel settore produttivo ed in quello associativo che a volte ha frenato un proficuo scambio di esperienza e conoscenza tra il mondo dell'industria, della ricerca e delle professioni. Qual è la sua opinione in merito? e quale la realtà europea?
4. Chi mi conosce sa che da sempre mi sono battuto e mi batto per superare questa frammentazione e creare sinergie tra i vari operatori. Questo perché  ho la consapevolezza che le sfide del mercato globale e quelle nei confronti di altre realtà costruttive sono talmente impegnative che solo una sinergia tra gli operatori di una stessa filiera può essere davvero d’aiuto e creare un contesto competitivo.
Non va inoltre dimenticata l'importanza della collaborazione tra mondo scientifico, industriale e professionale e, a tale riguardo, non mancano in Italia realtà nelle quali il proficuo scambio di esperienza tra queste tre componenti determina significative ricadute nello studio, nella progettazione e nella realizzazione delle costruzioni metalliche. Mi riferisco in particolare al Collegio dei Tecnici dell’Acciaio, un’associazione culturale nella quale la coesistenza e compartecipazione di queste tre componenti è prevista addirittura da statuto. Non è un caso, infatti, che anche l’ultimo Congresso CTA, che si è svolto a Torino lo scorso ottobre, ha riscosso un enorme successo, a mio avviso proprio grazie a questa forte sinergia e integrazione tra accademici, industriali e progettisti. Per quanto riguarda invece la realtà europea, direi che non è molto differente da quella italiana, in quanto presenta anch’essa alcuni elementi di frammentazione che dovranno essere ridotti a vantaggio di tutti gli operatori.
 
5 - Prescindendo dalle criticità del contesto europeo attuale in ambito politico e macroeconomico, ad oggi irrisolte e che stanno frenando investimenti e crescita economica, quali sono le direttrici strategiche da seguire per rilanciare il settore delle costruzioni in Europa e in particolare in Italia?
5. Parlando nell’ambito di mia competenza, che è quello della progettazione,  ritengo che le strategie da seguire per rilanciare il settore siano riassumibili in un concetto: PROGETTAZIONE INTEGRATA E MULTIPRESTAZIONALE. Sempre di più le costruzioni sono diventate “sistemi complessi “ che devono assicurare elevati livelli prestazionali in termini di sicurezza, efficienza energetica, durabilità, impatto ambientale etc., e solo una progettazione realmente basata sull’integrazione delle competenze può garantire il soddisfacimento di tali requisiti in maniera ottimale e, soprattutto, con riferimento all’intero ciclo di vita di una costruzione. Progettazione Integrata è, quindi, la  parola chiave del futuro, l'unica strategia per garantire l’ottimizzazione del risultato finale, un risultato che oggi si lega indiscutibilmente con il concetto di  sostenibilità di una costruzione. Una progettazione di questo tipo è oggi possibile grazie anche alla disponibilità di strumenti innovativi e software evoluti, che si basano sulla metodologia del Building Information Modeling. Infatti, solo con strumenti di questo tipo è possibile gestire tutte le fasi di una costruzione, ossia progetto, realizzazione e manutenzione, in maniera integrata, mediante informazioni perfettamente interscambiabili tra i vari operatori e garantendo al contempo elevati standard qualitativi.
In buona sostanza quindi ritengo che, una progettazione integrata e multiprestazionale, basata sul concetto di ciclo di vita e che utilizzi metodi e strumenti “BIM oriented” possa costituire davvero una delle direttrici strategiche sulle quali rilanciare il settore delle costruzioni in Italia e in Europa.
 
 
6 - Le Costruzioni in Acciaio sono forse state le prime Costruzioni Moderne dell’era post industriale. Un settore quindi dalle lunghe tradizioni che superficialmente sembra non aver avuto grandi innovazioni ed essere rimasto fedele alle idee originali. In realtà sappiamo che è un settore con un grande fermento scientifico: quali sono le novità tecnologiche più importanti e recenti e quale sarà il futuro di questo settore ?
 6. In base alla mia esperienza posso affermare che il settore delle costruzioni metalliche è sempre in grande fermento e molto attivo nel campo della ricerca e delle applicazioni.
Lo ha confermato, come accennato in precedenza, il successo dell’ultimo Congresso CTA a Torino, che ha visto, nelle prime due giornate, la partecipazione di circa 150 delegati che hanno presentato ben 164 memorie, tutte raccolte nei due volumi degli atti.  Una grande partecipazione è stata riscontrata anche nel corso della terza giornata congressuale, dedicata al tema degli edifici alti in acciaio, che ha registrato la presenza di circa 500 persone, a dimostrazione della ricchezza e della vitalità della comunità scientifica e professionale che si riconosce nel settore delle strutture in acciaio.
A livello europeo posso, inoltre, segnalare un altro dato a conferma di questo trend che caratterizza evidentemente non soltanto il nostro paese. Per il prossimo congresso europeo sulle strutture in acciaio, EUROSTEEL 2014 (www.eurosteel2014.it ), che si terrà a Napoli il prossimo settembre, sono stati infatti raccolti oltre 700 abstract: un risultato davvero sorprendente e di grande importanza che, oltre a confermare il notevole dinamismo della ricerca di settore, fa prefigurare un altro evento di grande successo per il mondo della costruzione metallica italiana e europea.
Per quanto riguarda i campi di maggiore interesse è indubbio che uno dei temi più investigati è quello legato alle ricerca di soluzioni sempre più efficienti ed efficaci nella progettazione delle strutture di acciaio in zona sismica. Molteplici sono infatti gli studi e le ricerche in corso su questa tematica, finalizzate sostanzialmente a migliorare e/o ottimizzare  soluzioni tipologiche di tipo tradizionale (strutture a telaio, con controventi concentrici , con controventi eccentrici, etc) , oppure al concepimento di soluzioni tecniche sempre più innovative. In tale ambito, vorrei porre l’accento su due temi che ritengo particolarmente interessanti e sui quali sono fortemente impegnato sia dal punto di vista professionale che scientifico, essendo coinvolto, tra l’altro, in due importanti progetti di ricerca internazionali.
 Il primo è quello è quello delle costruzioni leggere “ a secco” che utilizzano membrature in acciaio cold-formed. Questo tipo di costruzioni, infatti,  si prestano particolarmente ad essere progettate in accordo all’approccio multiprestazionale  precedentemente descritto e presentano pertanto grandi potenzialità, anche grazie alle loro caratteristiche intrinseche di leggerezza e semplicità.
Il secondo è quello della pre-qualificazione sismica dei collegamenti delle strutture in acciaio, un tema che può avere importanti ricadute nel campo della progettazione delle strutture di acciaio, soprattutto in considerazione delle notevoli difficoltà che solitamente i progettisti incontrano nel calcolo di questi elementi. L’idea è infatti è quella di pre-qualificare sperimentalmente le più comuni tipologie di nodi utilizzati nelle strutture metalliche in modo tale che, per tali nodi, il progettista possa conoscere esattamente, e preventivamente, i parametri che caratterizzano la loro risposta meccanica in termini di resistenza e deformabilità, senza ricorrere a complicate analisi numeriche e/o costose indagini sperimentali.
 
 
7 – Un’ultima domanda sull’università e la formazione dei nuovi ingegneri: come “si colloca” la formazione di un ingegnere italiano rispetto a quella dei  colleghi europei?
7. A livello di formazione l’Italia resta senza dubbio un paese di riferimento. La preparazione dei nostri giovani ingegneri è sempre tale da metterli in posizioni di primo piano in tutte le competizioni europee, e ciò nonostante le limitate risorse economiche che il nostro Paese mette a disposizione per l’istruzione universitaria.  Ritengo quindi che, in un contesto certamente non facile,  la preparazione che i  giovani possono acquisire nelle scuole di ingegneria delle università italiane raggiunge in molti casi livelli di eccellenza che non hanno nulla da invidiare a quelli relativi ad altre realtà europee. Semmai il vero problema è che, sempre più spesso, i nostri giovani sono costretti a mettere a frutto questa preparazione all’estero, depauperando di fatto il nostro paese di idee e conoscenza: ma, questa è, purtroppo, ……. un’altra storia.


(*) The European Convention for Constructional Steelwork is an international federation of national associations established in 1955 representing the constructional steelwork industry in their respective countries. ECCS is the only European organization which brings together the Steel Industry, the Fabrication and Contracting specialists, and the Academic world through an international network of construction representatives, steel producers, and technical centres. www.steelconstruct.com