Appalti, ANCE: no alle Deroghe alle norme ordinarie per eventi
Appalti, ANCE: no alle Deroghe alle norme ordinarie per eventi
Non condivisibile la scelta del legislatore di stabilire poteri d’urgenza e nominare Commissari per un evento sportivo programmato nel 2020-21, eventualmente anche in deroga al nuovo Codice degli appalti
In questo modo si “contraddicono i principi ispiratori della riforma Codice degli appalti, laddove si afferma il divieto di ricorrere a procedure in deroga alle norme ordinarie per eventi programmati, per favorire la trasparenza e la regolarità dei meccanismi di aggiudicazione delle gare.” Questo il commento del Presidente dell’Ance, Gabriele Buia, in relazione alla norma inserita nel decreto 50/2017, cosiddetta manovrina, ora in corso di conversione in Parlamento. La norma prevede, infatti, che: “al fine di assicurare larealizzazione del progetto sportivo delle finali di coppa del mondo e dei campionati mondiali di sci alpino che si terranno a Cortina nel 2020 e nel 2021” venga “nominato un commissario” che potrà approvare un “piano di interventi” necessari per progettare e realizzare “nuovi impianti a fune” o “nuove piste per lo sci da discesa” o anche per progettare e realizzare “opere connesse alla riqualificazione dell’area turistica della provincia di Belluno e in particolare nel comune di Cortina d’Ampezzo.” E se non bastasse il successivo comma 13 nomina un ulteriore commissario, il presidente pro tempore dell’Anas, con il compito di garantire una tempestiva esecuzione delle opere connesse “all’adeguamento della viabilità statale della provincia di Belluno.”
“Con queste deroghe si dimostra quello che noi più volte abbiamo denunciato e cioè che le procedure autorizzative e decisionali per realizzare opere pubbliche sono talmente lunghe e complicate da indurre lo stesso legislatore a cercare strade alternative”, commenta Buia. E’ necessario invece marciare tutti nella stessa direzione: “se vogliamo promuovere la qualità e il rispetto delle regole, e noi stiamo lavorando con grande impegno in questa direzione, non si può poi aprire alla possibilità di derogare a quelle stesse norme, che sono state approvate e implementate qualche giorno fa e di cui stiamo ancora attendendo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per favorire la realizzazione di opere pubbliche in modo trasparente ed efficiente.” L’augurio è che il Parlamento “intervenga per correggere questa impostazione” che induce a pensare che “in Italia non si possano fare le cose per bene e in tempi rapidi senza ricorrere a scorciatoie e individuando responsabilità diverse da quelle ordinarie.”