Approvato Dl competitività: fondi per scuole, piano antidissesto, rinnovabili
Il Senato ha approvato senza modifiche il Decreto legge 91/2014 recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria
Approvato Dl competitività: fondi per le scuole, piano antidissesto, rinnovabili
Il Senato ha approvato senza modifiche il Decreto legge 91/2014 - il provvedimento di conversione del decreto-legge in materia di competitività (Dl 24 giugno 2014, n. 91, «recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea») - e quindi ora verrà pubblicato in gazzetta ufficiale.
Diventa definitivo il fondo da 350 milioni di euro per consentire finanziamenti bancari agevolati all'edilizia scolastica e universitaria e le norme di rilancio dei piani antidissesto idrogeologico, con i governatori regionali che assumono il ruolo di commissari.
Per quanto riguarda i 350 milioni di euro questi saranno destinati l'ammodernamento del patrimonio di edilizia scolastica - scuole, asili nido e università - per finanziare interventi di efficientamento energetico. Le risorse faranno capo al fondo gestito da Cassa depositi e prestiti e potranno essere utilizzate da "soggetti pubblici competenti ai sensi della normativa vigente in materia di edilizia scolastica e universitaria" per interventi finalizzati all'incremento dell'offerta energetica. L'ottenimento delle risorse è subordinato a una "diagnosi energetica comprensiva di certificazione energetica" che dovrà essere preparata da un professionista competente abilitato, che non sia stato coinvolto nelle fasi antecedenti di progettazione, direzione lavori e collaudo dell'intervento.
Per realizzare tutto ciò però l'opera del legislatore non è finita: servirà un decreto Ambiente-Sviluppo economico-Economia per individuare "criteri e modalità di concessione, di erogazione e di rimborso dei finanziamenti a tasso agevolato" oltre alle "caratteristiche di strutturazione dei fondi e delle operazioni che si intendono realizzare al fine della compatibilità delle stesse con gli equilibri di finanza pubblica".
Resta confermato in tutti i dettagli il pacchetto sul fronte del dissesto idrogeologico. I governatori vengono automaticamente nominati commissari straordinari, allo scopo di attuare gli accordi di programma sottoscritti da ministero dell'Ambiente e Regioni per spendere i fondi assegnati dall'esecutivo negli ultimi anni al contrasto del dissesto idrogeologico. Per la progettazione, l'affidamenti dei lavori e tutte le altre attività i governatori potranno appoggiarsi agli uffici tecnici dei Comuni, dei provveditorati e dell'Anas.
Al commissario viene attribuito il potere di approvazione e autorizzazione dei progetti: la sua parola potrà sostituire "tutti i visti, i pareri, le autorizzazioni, i nulla osta e ogni altro provvedimento abilitativo necessario per l'esecuzione dell'intervento". Arrivando a poter modificare la strumentazione urbanistica vigente. Con una eccezione, introdotta nella versione finale del testo; vengono fatti salvi i pareri e gli atti di assenso di competenza del codice dei Beni culturali legati al relativo Codice. Criteri, modalità ed entità delle risorse saranno definiti con decreto del Presidente del Consiglio che si avvarrà anche della struttura di missione guidata da Erasmo D'Angelis.
Ecco il LINK al testo del Decreto: www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00800357.pdf