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BIM e settore costruzioni, la soluzione di Acca software per condividere i dati in cantiere

Digitalizzazione, Codice Appalti e D.M. 49/2018: l’uso di piattaforme elettroniche aperte favorisce una efficace collaborazione tra Direzione lavori, imprese, RUP, coordinatori della sicurezza, ecc. Ecco una soluzione semplice e sicura.

Le agevolazioni pubbliche stanno trainando il comparto edilizio, ma per sfruttare appieno tutte le opportunità è necessario che ingegneri, architetti, geometri e tutti i professionisti del settore, così come imprese e PA, perseguano fermamente il processo di digitalizzazione.

Anche se in fase di trasformazione, infatti, il settore delle costruzioni è uno dei meno digitalizzati dell'intero panorama economico e l'integrazione di tecnologie digitali è un elemento chiave per affrontare alcune delle sfide principali che il settore si trova a dover fronteggiare, come la carenza di manodopera, la competitività, l'efficienza delle risorse e delle fonti energetiche e la produttività.

 

Dematerializzazione e digitalizzazione

Chi lavora in uno studio professionale sa bene che i documenti e i dati rivestono un ruolo cruciale. Fino a qualche anno fa questi erano prodotti in forma cartacea, organizzati all’interno di fascicoli e faldoni e venivano conservati in enormi armadi o occupavano le scrivanie.

Oggi, grazie al digitale, i documenti vengono dematerializzati con enormi vantaggi per lo studio. Per esempio, è una scelta sostenibile, perché si riduce l’uso di carta; inoltre i documenti possono essere trovati e consultati molto più velocemente. Ma non dobbiamo confondere dematerializzazione con digitalizzazione.

Quest’ultimo è un processo più complesso, che consente allo studio di gestire qualsiasi pratica in modo integrato, veloce e sicuro. Ma soprattutto permette al professionista di slegarsi dallo spazio fisico dell’ufficio.

 

Direzione lavori: il vantaggio di condividere i dati del cantiere nelle piattaforme collaborative BIM

 

Digitalizzazione deriva dalla parola digitale ed indica la trasformazione o la realizzazione di un sistema di comunicazione in modo che la grandezza di uscita sia espressa in forma numerica.

I processi di digitalizzazione riguardano più propriamente la reingegnerizzazione e l’efficienza dei procedimenti e dei servizi resi disponibili online agli utenti.

L’attribuzione numerica di valori e categorie consente l’ordinamento, la ricerca, l’analisi e la valutazione dei contenuti del progetto e della costruzione, fino alla sua gestione. L’accesso, la ricerca, l’uso del contenuto è facilitato, rapido, preciso. Si risparmia tempo, si commettono meno errori, si ha un quadro generale e di dettaglio più efficace.

Digitalizzazione nel settore delle costruzioni è sinonimo di progettazione e gestione dei processi attraverso la più ampia condivisione di informazione in forma elettronica, organizzata ed elaborabile.

In questo ambito il BIM rappresenta una delle tecnologie e dei processi che possono concretizzarla. È il metodo grazie al quale le caratteristiche fisiche (geometriche e non geometriche) e funzionali dell’opera costruita vengono “digitalizzate”.

 

Lo stato della digitalizzazione nel settore delle costruzioni

Come risulta da uno studio condotto dall’Osservatorio europeo sul settore delle costruzioni nel 2021, il settore delle costruzioni dell'UE sta facendo progressi nell'adozione delle tecnologie digitali.

Tra le tecnologie di acquisizione dei dati, i sensori sono la tecnologia con il più alto livello di maturazione del mercato e sofisticazione tecnologica.

Anche la scansione 3D è sempre più utilizzata, mentre l'IoT (Internet of Things) non è ancora molto diffuso, anche se si sta sviluppando rapidamente.

L'automazione dei processi nel settore delle costruzioni fa riferimento all'uso di robot, stampa 3D e droni per automatizzare compiti specifici: i droni sono sempre più utilizzati, in particolare attraverso lo sviluppo e il miglioramento dei sensori di cui sono dotati; robot e stampa 3D sono ancora in fase di sviluppo e sono utilizzati solo per compiti molto specifici e limitati.

Emerge infine con chiarezza che l'uso efficace di dati digitali rappresenta il futuro della digitalizzazione del settore edile. Infatti, l'analisi dei dati è necessaria per attribuire un significato a tutti i dati raccolti e offrire miglioramenti e benefici tangibili.

 

Il "dato" al centro del processo di produzione edile

Come già abbiamo avuto modo di dire in questa testata, nel momento in cui si pone il dato al centro, ci si accorge della necessità di disporre di piattaforme, ambienti di condivisione dati (ACDat), che garantiscano la continuità dei flussi informativi.

Tramite queste piattaforme inizia effettivamente il processo di digitalizzazione attraverso un insieme di applicazioni multidisciplinari disponibili in un unico ambiente di condivisione dati che consente la conduzione omogenea di processi legati alla documentazione di cantiere, ai subappalti, all’avanzamento dei lavori, alle risorse, alla normativa tecnica, alle riserve, agli iter autorizzatori, alla sicurezza e molto altro.

 

Digitalizzazione, Codice Appalti e D.M. 49/2018: l’uso di piattaforme elettroniche aperte

La diffusione del BIM, tra i tecnici e le imprese edili operanti nel settore pubblico, ha determinato un utilizzo crescente di tali strumenti anche nel settore privato, con la conseguenza che negli ultimi 18 mesi si è registrata una forte accelerazione della sua diffusione in tutta la filiera AEC.

Questa rivoluzione digitale, investendo il settore delle costruzioni, ha generato un’ondata di cambiamenti che non sono solo meramente tecnologici, ma posso definirsi un vero e proprio cambiamento “culturale” che ha mutato radicalmente il “modus operandi” di tecnici, società di ingegneria, imprese e uffici tecnici delle PA.

Alcune motivazioni, come il miglioramento delle performance ed il vantaggio economico, possono indubbiamente riferirsi alla sfera pratica; altre, invece, sono chiaramente di natura cogente.

Un esempio ne è il Codice Appalti (D.Lgs. 50/2016), il quale contiene una disciplina generale sulle funzioni del Direttore Lavori e rinvia per un “maggiore dettaglio” al provvedimento di Attuazione da adottare con Linee Guida proposte da ANAC.

Tali linee guida, approvate con D.M. 49/2018, indicano modi ed atti attraverso i quali il Direttore Lavori svolge le proprie funzioni al fine di garantire la trasparenza, la semplificazione, l’efficientamento informatico e l’uso di metodologie elettroniche per la contabilità.

In particolare, è importante evidenziare l’art. 15 “Strumenti elettronici di contabilità e contabilità semplificata” che stabilisce che la contabilità dei lavori venga effettuata mediante l’utilizzo di strumenti elettronici specifici che usano piattaforme, anche telematiche, interoperabili a mezzo di formati aperti proprietari.

 

Come funziona una gara in cui è richiesto il BIM?

Le modalità da perseguire per impostare correttamente una gara in cui è richiesto il BIM sono presentate in modo esaustivo nella ISO 19650.

Analizzando l’iter autorizzativo di un’opera pubblica dal punto di vista dell’uso del BIM, quello che una Stazione Appaltante deve inizialmente esplicitare sono i requisiti informativi, sulla base dei quali verranno eseguire le verifiche.

La ISO 19650 suddivide questo documento di specifiche (EIR - Employer Information Requirements) in 2 categorie:

  • Project Information Requirements (PIR), ovvero i requisiti informativi di progetto, per le fasi di progettazione e costruzione;
  • Asset Information Requirements (AIR), ovvero i requisiti informativi per la gestione dell’immobile stesso.

In Italia (UNI 11337) questo documento si chiama Capitolato Informativo (CI) e fornisce un modello di esempio. Il Capitolato Informativo è il documento emesso dal committente ed indirizzato ai potenziali affidatari, in cui vengono esplicitati i requisiti di gestione informativa relativi al progetto.

A questo documento si risponde con un’offerta, generalmente formulata sotto forma di documento gemello. In Italia si distingue tra Offerta per la Gestione Informativa (oGI), che risponde immediatamente al Capitolato ma precede la chiusura dell’accordo, e il Piano per la Gestione Informativa (pGI), documento che delinea nel dettaglio come verrà gestito il processo e che viene redatto dopo la sottoscrizione del contratto.

 

Procedure, Tools e documenti del BIM

 

Altro documento è il BEP: in pratica rappresenta il momento in cui si pianifica la collaborazione sul progetto.

Il BIM Execution Plan indica in particolare uno specifico documento operativo (e contrattuale) all’interno del quale vengono definite tutte le modalità esecutive secondo le quali deve essere sviluppata e gestita una progettazione BIM-oriented.

Per finire la norma ci dice che il committente, prima ancora di incaricare un progettista, deve predisporre tutto quanto necessario affinché sia in grado di condividere i dati con questo progettista. In sintesi dice che il committente deve predisporre l’ambiente di gestione dei suoi dati (ACDat o CDE) che dovranno essere condivisi con gli altri progettisti.

Ricordiamo che il DL n.77/2021 (cd. DL Semplificazioni 2021), parla anche di BIM, individuandolo come protagonista degli appalti relativi alle opere finanziate dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e dal Fondo complementare (PNC).

In particolare il decreto introduce premialità per chi utilizza “metodi e strumenti elettronici nella progettazione” e gli strumenti BIM ai quali può essere attribuito il punteggio premiale “utilizzano piattaforme interoperabili a mezzo di formati aperti non proprietari, al fine di non limitare la concorrenza tra i fornitori di tecnologie e il coinvolgimento di specifiche progettualità tra i progettisti”.

 

Come cambia la Direzione lavori

Al di là della alta sorveglianza, il ruolo del Direttore dei Lavori sarà quello di controllare che quanto a una certa data l’impresa afferma di aver realizzato e registrato nel modello BIM contrattuale, corrisponda a quanto effettivamente realizzato.

Ciò che in un processo edilizio gestito in BIM cambia, rispetto a una gestione tradizionale, è l'obbligo per la Direzione Lavori di verificare che il modello BIM contrattuale venga completato e aggiornato da parte dell'Impresa durante la fase di costruzione, cioè che l'as built nasca un po' alla volta e non alla fine dell'opera, quando molte cose non possono più, per la successione delle varie lavorazioni, essere correttamente verificate.

È questa la nuova possibilità che offre il lavorare con i modelli: collegare in automatico tutto il processo che porta all'emissione dei SAL alla verifica del modello as-built BIM contrattuale. 

Tutto ciò in ottemperanza a quanto deve essere stato preventivamente formalizzato in un capitolato d’appalto che specifichi chiaramente questi aspetti, e nel piano per la gestione informativa (BEP precontrattuale e contrattuale) predisposto dall’impresa e accettato dal Committente.

Una soluzione: usBIM.gdl, la nuova applicazione online per la Direzione dei Lavori e la gestione del Giornale dei Lavori

Una soluzione semplice e sicura per aiutare il Direttore dei Lavori ad essere in regola con il Codice appalti e il D.M. 49/2018 ed essere sempre presente in cantiere, anche quando non si trovi lì fisicamente, è quella presentata da ACCA software: usBIM.gdl.

 

usBIm.gdl, il software di Acca

 

Si tratta di un'applicazione online che consente al direttore dei lavori di collaborare con imprese, RUP, coordinatori della sicurezza, ecc. in modo efficace e corrispondente alla legge.

usBIM.gdl è un'infrastruttura progettata per consentire la condivisione dei dati all'interno di team di lavoro impegnati nell'esecuzione di opere pubbliche e private.

Nell'ambito dei lavori pubblici usBIM.gdl consente:

  • Al direttore dei lavori di svolgere correttamente le funzioni di controllo tecnico, contabile e amministrativo, di coordinamento e di supervisione previste dal Codice degli Appalti;
  • Al RUP di avere sotto controllo l'attività del direttore dei lavori e tutte le fasi dell'opera pubblica;
  • Al direttore dei lavori, al RUP, al responsabile della sicurezza in fase di esecuzione, all'ispettore di cantiere, ai collaudatori e agli altri attori di collaborare e di gestire la redazione e l'aggiornamento dei Giornale dei Lavori;
  • All'impresa di creare il Giornale dei Lavori del cantiere da condividere con Direttori dei Lavori, RUP, coordinatore della sicurezza e altre imprese secondarie o subappaltatrici.

Nell'ambito dei lavori privati, il direttore dei lavori o l'impresa possono far accedere gratuitamente i loro collaboratori (impresa secondaria, coordinatore della sicurezza, ecc.) e chiedere loro di inserire le informazioni relative al cantiere (risorse impegnate, situazione climatica, lavorazioni eseguite, foto, documenti di materiali in accettazione, ecc.) per avere un controllo costante dell’andamento dei lavori, delle scelte effettuate e delle spese intervenute.

Grazie ad usBIM.gdl è possibile gestire il giornale dei lavori e i documenti contabili su PC, smartphone e tablet:

  • Seguire il cantiere in tempo reale e registrare tutto nel giornale dei lavori in collaborazione con il proprio team;
  • Assolvere a tutti gli obblighi di controllo amministrativo e contabile grazie all'integrazione con PriMus;
  • Seguire anche la direzione dei lavori delle strutture in cemento armato;
  • Avere un cruscotto per la supervisione on line e il monitoraggio in Real-Time della direzione lavori;
  • Condividere i dati del cantiere nell'ACDat di usBIM, la piattaforma collaborativa BIM.

 

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Chi è ACCA Software

Con una gamma di soluzioni senza paragoni e con applicativi diventati in pochi anni veri e propri standard, ACCA è il leader italiano del software per l’edilizia.

Nata nel 1989, ACCA si è subito affermata in Italia per la semplicità d’uso dei suoi software, l’approccio creativo, l’atteggiamento pratico, la forte spinta all’innovazione e la capacità di fornire risposte adeguate alle crescenti esigenze dei professionisti dell’edilizia. Chi sceglie ACCA sceglie uomini e idee che hanno portato innovazione nel software per l'edilizia grazie all'avanguardia delle soluzioni, l'uso appropriato della tecnologia, le risposte professionali e normative più adeguate.

Il software ACCA coniuga potenza, efficacia e semplicità in maniera unica tanto da essere un punto di riferimento per i programmi del settore, ma l'originalità, la continua avanguardia, il valore nel tempo di un software non sono imitabili, perché garantiti solo dalla genialità, dalla creatività e dalla professionalità degli uomini che lo creano.

É per questa forza che ACCA si conferma continuamente un leader del settore.

Oggi BIM e rappresentazione digitale dell’opera lungo il suo intero ciclo di vita, collaborative working, smart building, intelligenza artificiale, realtà virtuale immersiva, georeferenziazione del cantiere sono i temi caldi su cui ACCA lavora per vincere la sfida della rivoluzione digitale e dell’Edilizia 4.0.

 

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