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Bonus edilizi, occhio ai redditi alti: le regole per chi supera i 75.000 euro

I soggetti con reddito complessivo superiore a 75 mila euro non potranno usufurire, ad esempio, del massimale di 96 mila euro per il Bonus Ristrutturazioni nel 2025, 2026 e 2027, ma nei loro confronti verrà operata una riduzione calcolata in base a determinati parametri (figli a carico). Tutti i chiarimenti e gli esempi nella nuova circolare del Fisco.

La legge di bilancio 2025 (art. 1, comma 10) non ha solamente abbassato le percentuali di detrazione dei bonus edilizi ma ha anche introdotto l'art. 16-ter nel TUIR (DPR 917/1986), con l'obiettivo di razionalizzare il sistema delle detrazioni sui redditi delle persone fisiche.

Di fatto, la Manovra ha fissato limiti più stringenti ai massimali di detrazione per chi ha redditi superiori ai 75 mila euro.

Questi limiti si riferiscono non solo alle detrazioni fiscali dell'edilizia ma in generale alla fruizione delle detrazioni dall'imposta sul reddito, con riferimento appunto ai percettori di redditi complessivamente superiori ai 75 mila euro.

L'Agenzia delle Entrate, nella recente circolare 6/E/2025, ha fatto il punto fornendo diversi chiarimenti con esempi a corredo.


Bonus edilizi per i redditi alti: scatta la riparametrazione dei massimali

Dal 1° gennaio 2025, i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro vedranno limitata la possibilità di fruire delle detrazioni fiscali, attraverso:

  • una riduzione progressiva dei benefici, in funzione del reddito;
  • un meccanismo di protezione per le famiglie con figli e figli con disabilità.

Il sistema tiene conto:

  • del reddito complessivo (al netto della prima casa e relative pertinenze);
  • del numero di figli fiscalmente a carico.

Quindi, i soggetti con reddito complessivo superiore a 75 mila euro non potranno usufurire, ad esempio, del massimale di 96 mila euro per il Bonus Ristrutturazioni nel 2025, 2026 e 2027, ma nei loro confronti verrà operata una riduzione calcolata in base a determinati parametri (figli a carico, appunto).

 

Come si calcola il limite

Importo base

A seconda del reddito, l’importo base è:

Reddito complessivoImporto base
da 75.000,01 a 100.000 euro14.000 euro
oltre 100.000 euro8.000 euro

Coefficienti di moltiplicazione

L’importo base viene moltiplicato per un coefficiente legato alla situazione familiare:

Situazione familiareCoefficiente
Nessun figlio fiscalmente a carico0,50
Un figlio fiscalmente a carico0,70
Due figli fiscalmente a carico0,85
Tre o più figli, oppure almeno un figlio con disabilità a carico1

Esempio pratico: un contribuente con 80.000 euro di reddito e due figli a carico: 14.000 euro × 0,85 = 11.900 euro massimo di spese detraibili.

 

Spese escluse dal limite

Alcune voci non rientrano nel tetto:

  • Spese sanitarie (art. 15, comma 1, lett. c) TUIR);
  • Investimenti in start-up innovative e in PMI innovative;
  • Spese con detrazione forfetaria (es. per cani guida non vedenti).

Inoltre, non concorrono al limite:

  • le spese rateizzate per ristrutturazioni edilizie (art. 16-bis TUIR) sostenute entro il 31/12/2024;
  • gli interessi su mutui e premi assicurativi su contratti stipulati fino al 31/12/2024.

 

Reddito complessivo da considerare

Va calcolato al netto della prima casa e pertinenze, ma includendo:

  • redditi soggetti a cedolare secca;
  • redditi da regime forfetario;
  • ACE residua;
  • eventuali mance tassate con imposta sostitutiva.

 

Compatibilità con il meccanismo dell'art. 15 TUIR

  • Fino a 120.000 euro: detrazione piena;
  • Oltre 120.000 euro: detrazione ridotta in proporzione (salvo per spese escluse dal limite).

 

Tabella riepilogativa dei massimali detraibili

RedditoBaseNessun figlio1 figlio2 figli≥ 3 figli o ≥ 1 con disabilità
75.001 - 100.00014.000 €7.000 €9.800 €11.900 €14.000 €
> 100.0008.000 €4.000 €5.600 €6.800 €8.000 €

Per il calcolo dell'ammontare complessivo delle spese detraibili, in merito alle detrazioni ripartite in più annualità, contano le rate di spesa riferite a ciascun anno.

 

Esempio numerico

Un contribuente effettua lavori di ristrutturazione edilizia (Bonus Ristrutturazioni al 50% nel 2025) per un totale di 100.000 euro, ma ha un reddito superiore ai 100 mila euro e 1 figlio a carico.

Fino al 2024, avrebbe potuto scaricare 50 mila euro all'anno per 10 anni, cioè 5.000 euro all'anno.

Con le nuove regole, il massimale di spesa è 5.600 euro (vedi tabella sopra), pertanto sarà possibile detrarre 2.800 euro all'anno (50% di 5.600).

In ogni caso, per approfondire le regole, consigliamo la lettura integrale della circolare, scaricabile in allegato, comprensiva di diversi esempi numerici indicativi e chiarificatori.


LA CIRCOLARE 6/E/2025 DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE E' SCARICABIL IN ALLEGATO

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