Bonus Restauro edifici storici: istanze da febbraio 2022. Testo del decreto e regole. Serve l'asseverazione
Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite modello F24, presentato attraverso i servizi telematici dall’Agenzia delle Entrate, o ceduto a terzi, istituti di credito compresi, ma una sola volta
Non solo Superbonus o Bonus Facciate. Arrivano anche nuove agevolazioni edilizie, la prima in ordine di tempo il Bonus restauro edifici storici al 50%, il cui decreto attuativo (a firma del MIC - MInistero della Cultura) è pronto, in attesa del varo definitivo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Questo bonus, introdotto dal DL “Sostegni-bis” (art.65-bis del DL 73/2021), è 'figlio' di un Fondo da 1 milione di euro per gli anni 2021 e 2022, utilizzabile fino ad esaurimento risorse.
Per cosa
Il contributo è pari al 50% dei costi sostenuti per i lavori conservativi realizzati negli anni 2021 e 2022, fino a un importo massimo complessivo di 100mila euro per ogni immobile.
L’agevolazione può essere richiesta non solo per il restauro degli edifici di interesse storico e artistico, ma anche per la realizzazione di impianti che contribuiscono a innalzare il livello di sicurezza, per gli interventi di conservazione del bene, per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Restano fuori i semplici adeguamenti di natura funzionale e tecnologica.
Le spese sono riconosciute sostenute secondo i fini della disposizione solo in presenza dell’attestazione (cioè dell'asseverazione) di un professionista qualificato secondo la normativa vigente.
Chi
Possono beneficiare del bonus le persone fisiche che detengono a qualsiasi titolo gli immobili agevolabili, per gli interventi autorizzati, a condizione che il fabbricato non sia utilizzato nell’esercizio di impresa.
Come e quando fare domanda
Le domande per il riconoscimento del bonus possono essere presentate esclusivamente per via telematica dal 1° al 28 febbraio dell'anno successivo a quello in cui è stata sostenuta la spesa, al Ministero della Cultura, direzione generale archeologia belle arti e paesaggio (Dg Abap).
Entro il prossimo dicembre, la Dg Abap predisporrà e renderà disponibile online il modello da utilizzare.
La domanda dovrà contenere:
- gli estremi del provvedimento di tutela dell’edificio;
- l’autorizzazione a effettuare gli interventi per i quali si richiede il credito d’imposta;
- la data di inizio dei lavori;
- il costo complessivo degli interventi;
- l’elenco delle lavorazioni, ciascuna con il relativo costo, per le quali si chiede il contributo;
- l’attestazione di effettività delle spese sostenute.
Le richieste saranno trasmesse alle Soprintendenze archeologia belle arti e paesaggio territorialmente competenti, che verificheranno l’ammissibilità delle istanze e comunicheranno alla Dg l’esito delle istruttorie e l’ammontare complessivo delle spese ammesse al tax credit. Un provvedimento del direttore generale riconoscerà credito e somma assegnata.
Prima della comunicazione ufficiale agli interessati, la Dg invia all’Agenzia delle Entrate i dati dei contribuenti ai quali è stato riconosciuto il credito d’imposta, con i relativi importi e le eventuali variazioni o revoche anche in seguito alle eventuali cessioni operate.
Credito d’imposta in compensazione
Il bonus assegnato è utilizzabile in compensazione tramite il modello F24 presentato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, dal decimo giorno successivo alla comunicazione del riconoscimento dell’agevolazione. Deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo in cui è stato riconosciuto e non è cumulabile con altri bonus e con la detrazione prevista dall’articolo 15 del Tuir per il restauro e la manutenzione di beni vincolati.
Il credito, in alternativa, può essere ceduto dal beneficiario, anche parzialmente, a terzi, compresi gli istituti di credito, ma la cessione non è replicabile. Il cedente, per perfezionare la procedura, deve comunicare alla Dg Abap i dati anagrafici e il codice fiscale dell’acquirente, nonché l’importo del credito ceduto. La direzione generale comunicherà poi a entrambe le parti l’accettazione della cessione.
IL TESTO (BOZZA NON ANCORA IN VIGORE) DEL DECRETO ATTUATIVO PER IL BONUS RESTAURO E' SCARICABILE IN FORMATO PDF
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