Calcestruzzo in ambiente marino: il cantiere del MO.S.E.
Il Mose per la difesa di Venezia e della sua laguna dalle acque alte, realizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Magistrato alle Acque di Venezia attraverso il Consorzio Venezia Nuova, rientra in un ampio programma di opere che coniuga, secondo un approccio sistemico, la difesa fisica con il riequilibrio morfologico dell’intero ecosistema lagunare.
Il Mose, che consiste in un sistema di barriere mobili alle bocche di porto, rappresenta l’ultimo e più importante tassello di questo piano di interventi per la salvaguardia del territorio lagunare. La sua costruzione, oggi completata per circa il 65%, è stata preceduta da un programma di lavori che non ha eguali al mondo per l’ampiezza del territorio interessato, per la natura dei problemi affrontati, per l’estensione e le caratteristiche delle opere eseguite. Si tratta di un sistema di barriere composte di paratoie mobili poste alle tre bocche di porto, vale a dire i varchi lungo il litorale che collegano il mare Adriatico alla laguna di Venezia. In condizioni normali di marea, le paratoie restano nei loro alloggiamenti nei fondali delle bocche di porto ed entrano in funzione solo in caso di alte maree che possano provocare un allagamento. Si tratta di un sistema estremamente flessibile e compatibile con l’ambiente in grado di proteggere l’intero territorio lagunare veneziano da tutte le acque alte anche in presenza di un rilevante aumento del livello del mare.
I lavori sono iniziati nel 2003 alle tre bocche di porto del Lido, di Malamocco e di Chioggia.
Nel aprile 2009, la Unical ha concluso un contratto con la Clodia Scarl (il raggruppamento temporaneo di imprese incaricato per l’esecuzione delle opere alla Bocca di porto di Chioggia), per lo studio e fornitura del calcestruzzo necessario per la prefabbricazione in cantiere, dei cassoni di alloggiamento delle paratie di schiera e per la realizzazione degli edifici destinati ad ospitare gli impianti a spalla sud sul lato di Sottomarina.