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Caro prezzi materiali: variazione prezzi, spinta alle compensazioni e semplificazione per l'accesso al Fondo

Il Ministro Giovannini ha inviato una circolare alle principali stazioni appaltanti pubbliche invitandole a procedere tempestivamente e, contestualmente, ha firmato un nuovo decreto che semplifica la procedura attraverso cui le stazioni appaltanti devono richiedere l’accesso al Fondo dedicato

Il caro prezzi materiali continua a tenere banco e, per quel che riguarda gli appalti pubblici, il MIMS interviene con duve nuovi provvedimenti, una circolare e un decreto, entrambi con lo scopo di velocizzare la procedura di compensazione.

Caro prezzi materiali: variazione prezzi, spinta alle compensazioni e semplificazione per l'accesso al Fondo

La circolare per sollecitare le principali stazioni appaltanti

La circolare a firma Giovannini è stata inviata alle principali stazioni appaltanti pubbliche (Rete Ferroviaria Italiana, ANAS, Autorità di sistema portuale, Provveditorati alle opere pubbliche, ecc.), invitate a procedere il più tempestivamente possibile al pagamento alle imprese delle compensazioni sui contratti in essere dovute agli aumenti dei prezzi dei materiali verificatisi nel 2021.

In particolare, le stazioni appaltanti devono procedere ai pagamenti utilizzando le risorse proprie accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni intervento o le altre risorse disponibili derivanti, ad esempio, dai ribassi d’asta, senza attendere la distribuzione del Fondo creato con il decreto-legge n. 121/2021, il quale interviene solo qualora le stazioni appaltanti non dispongano di risorse sufficienti.

La circolare del MIMS sottolinea che il trasferimento delle risorse del Fondo alle stazioni appaltanti “non deve in alcun modo condizionare o far posticipare i pagamenti erogabili a valere sulle risorse proprie”.

 

Il nuovo decreto che definisce le variazioni dei prezzi

La circolare è stata inviata dopo la firma, avvenuta il 4 aprile, del decreto direttoriale che definisce le variazioni dei prezzi dei materiali da costruzione più significativi registrate nel secondo semestre del 2021 (rispetto alla media del 2020), calcolate a partire dalle rilevazioni effettuate dall’Istituto nazionale di statistica, dalle Camere di commercio e dai Provveditorati alle opere pubbliche.

Particolarmente consistenti, sopra il 70%, sono stati gli aumenti per l’acciaio, con una punta del 113% per i nastri in acciaio usati nelle barriere stradali e dell’84% per le lamiere in acciaio Corten.

Per il legname è stato rilevato nel secondo semestre dell’anno scorso un incremento dei prezzi del 78%, per il bitume del 36%.

 

Accesso al Fondo per i pagamenti delle compensazioni: nuovo tentativo di semplificazione

Infine, per accelerare i pagamenti delle compensazioni previste per il secondo semestre 2021, lo stesso MIMS ha firmato il decreto che semplifica la procedura attraverso cui le stazioni appaltanti devono richiedere l’accesso al Fondo.

In particolare, è previsto che entro 45 giorni (non più 60) dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sulla rilevazione degli aumenti dei prezzi dei materiali (quello di cui abbiamo scritto nel capitoletto precedente), le stazioni appaltanti inviino la richiesta di accesso al Fondo utilizzando un’apposita piattaforma e un formato standard attraverso il quale trasmettere dati e informazioni in maniera uniforme.

In questo modo, gli uffici ministeriali potranno procedere in modo più veloce all’erogazione dell’anticipo del 50% e del saldo alle stazioni appaltanti, che a loro volta potranno trasferire con rapidità i fondi alle imprese.


Revisione dei prezzi, caro materiali e prezzari regionali: le modifiche introdotte dal decreto Sostegni-ter

Dietro la rubrica, evidentemente generica, si cela la disciplina di tre tematiche di grandissima attualità, legate:

  • alla revisione dei prezzi;
  • alle compensazioni da riconoscersi in conseguenza delle variazioni, in aumento o in diminuzione, dei materiali da costruzione;
  • ai prezzari regionali impiegati dalle stazioni appaltanti per determinare il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni e, dunque, l’importo complessivo stimato dell’appalto da porre a base di gara.

Leggi l’approfondimento di Chiara Pagliaroli - Studio Legale Valaguzza



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