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Cessione dei crediti Superbonus: Intesa San Paolo libera altri 500 milioni per acquistarne nuovi

L’accordo di ricessione dei crediti edilizi con Unoenergy ha la finalità di sostenere il settore edile ligure e nazionale. Dal 2020 Intesa Sanpaolo ha acquisito crediti fiscali per oltre 12 miliardi di euro.

Dopo l'accordo con Ludoil Energy SPA per un totale di 1,3 miliardi di euro di crediti derivanti da Superbonus e altri bonus edilizi, Intesa San Paolo 'libera' altri 500 milioni di euro, 'ri-cedendo' i crediti al Gruppo Unoenergy per un totale di 500 milioni di euro per 4 anni.

L'accordo col Gruppo Unoenergy, da 20 anni uno dei principali operatori privati sul territorio nazionale per la fornitura di gas naturale, energia elettrica e servizi di efficientamento energetico - si legge nella nota di Intesa San Paolo - si inserisce all'interno delle operazioni di ricessione dei crediti fiscali legati al Superbonus.

Cessione dei crediti Superbonus: obiettivo ampliare la capacità fiscale

Il contratto siglato con Unoenergy risponde alla logica di riavviare progressivamente il mercato della cessione dei crediti: l’obiettivo del Gruppo Intesa Sanpaolo è coinvolgere un cospicuo numero di imprese per ampliare la propria capacità fiscale, oggi satura.

Esse, infatti, sono la controparte essenziale e decisiva per dare impulso al mercato delle ricessioni in una prospettiva di rilancio e ampliamento dell’attività, oltre che per fornire supporto a numerose imprese liguri e nazionali del settore delle costruzioni e alle famiglie in difficoltà a causa del blocco delle cessioni.

Grazie all’accordo con Unoenergy, Intesa San Paolo continuerà a dare un riscontro ai clienti in attesa di poter cedere i propri crediti, assicurando loro gli adempimenti normativi e mantenendo la rigorosa attenzione condotta finora nella verifica documentale. Un metodo che ha consentito a Intesa Sanpaolo di costruire un portafoglio di crediti di qualità e che oggi ne agevola la ricessione senza rischi per i clienti, con un modello di offerta distintivo sul mercato.

12 miliardi di crediti acquistati

Intesa Sanpaolo è stata la prima banca ad annunciare l’operatività in ambito Superbonus, Ecobonus e Sismabonus ad agosto 2020, in ottemperanza ai regolamenti attuativi del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Agenzia delle Entrate nell’ambito del Decreto Rilancio.

Da allora, attraverso un efficace sistema di controlli monitorato dal partner Deloitte su una piattaforma online dedicata ai clienti Intesa Sanpaolo, il Gruppo ha acquisito 12 miliardi di crediti fiscali, a fronte di richieste per oltre 30 miliardi.

Superbonus: cosa bolle in pentola?

Nel frattempo, nella discussione del DL Aiuti-Quater (176/2022) in Parlamento, potrebbero (il condizionale è d'obbligo visti i rumors di segno opposto un giorno sì e l'altro pure) trovare spazio alcune modifiche inerenti sia la proroga della scadenza per la presentazione della CILA-Superbonus al 31 dicembre 2022 (o in data successiva) per chi vuole beneficiare del 110% sui lavori condominiali (precedente scadenza: 25 novembre) e per la cessione dei crediti, sempre con l'obiettivo di liberare capacità fiscali delle banche e consentire al mercato dei crediti di ricominciare a circolare.

Cosa che, per lo meno in parte, succederà grazie a questi crediti liberati da parte di Intesa San Paolo.

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