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Ciaccia: “Lavoriamo alla defiscalizzazione IVA per le nuove infrastrutture”

Mario Ciaccia, vice ministro delle Infrastrutture, è intervenuto al meeting 2012 evidenziando che la strada da percorrere per superare la crisi è la defiscalizzazione delle infrastrutture

È l'idea lanciata dal vice ministro alle Infrastrutture Mario Ciaccia al Meeting di Rimini. L'uscita dalla crisi economica passa infatti per il rilancio dello sviluppo, che può essere realizzato attraverso gli investimenti. La misura potrebbe arrivare con un disegno di legge nel prossimo pacchetto allo studio per la crescita.

La proposta del vice ministro riceve i primi consensi. Il plauso arriva da Confindustria ma anche da Ance, Autostrade e Cdp. Ciaccia poi conferma che “entro l'anno” arriverà il piano nazionale per gli aeroporti. Sul fronte dei trasporti stradali annuncia invece che a settembre si riunirà il Cipe per la Orte-Mestre, opera che vale 10 miliardi di euro. Ad ottobre invece il via per i primi progetti del Piano Città.

La misura sulla defiscalizzazione delle infrastrutture alla quale sta lavorando il vice ministro consisterebbe nella “esenzione totale dell'Iva”. Calcolando che da qui al 2020 un fabbisogno di infrastrutture per il Paese del valore di 300 miliardi di euro, con la spinta che potrebbe dare la sterilizzazione dell'Iva “la prospettiva in termini di Pil potrebbe essere superiore a circa 5-6 punti, 80 miliardi, - calcola Ciaccia - ed innescare uno straordinario motore per la creazione di nuovi posti di lavoro, che sempre prudenzialmente indico in diverse centinaia di migliaia di unità”.

Per quanto riguarda gli aeroporti si va verso un taglio degli scali. A lavorarci è il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il viceministro Mario Ciaccia impegnato in prima persona. Il dicastero ha collezionato suggerimenti e proposte, comprese quelle dell'Enac, ed “entro la fine dell'anno” il piano vedrà la luce.

Al CdM di domani ci sarà l’aggiornamento del programma sulla crescita. Intanto, a proposito di crescita, domani dovrebbe scattare la “fase due”, con un Consiglio dei Ministri che si preannuncia lungo tutta la giornata, al termine della quale non si attendono nuovi provvedimenti, ma che dovrebbe condizionare fortemente i futuri interventi dell’Esecutivo per il rush finale di legislatura. Di certo, come reso noto da Palazzo Chigi ieri, tra i primi punti all’ordine del giorno dovrebbe esserci l’avvio dell’esame dell’aggiornamento del programma di Governo, con particolare riferimento alla crescita.

Il compito più difficile dovrebbe spettare al Ministro dell’Economia Vittorio Grilli, visto che tutte le proposte dovranno essere “fattibili dal punto di vista dei costi” e il metodo dovrebbe essere quello della condivisione delle “priorità di Governo”.