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Come riformare la medicina territoriale: la proposta degli ingegneri genovesi

Una proposta "genovese" nata da specialisti di ingegneria ma anche di medicina, culminata con una serie di linee guida per riformare tutto il sistema sanitario ligure guardando alla medicina territoriale con approccio ingegneristico

In una pubblicazione di 80 pagine le linee guida, elaborate partendo dalla crisi delle strutture sanitarie dovute alla pandemia, per rivedere - con approccio ingegneristico - il sistema sanitario regionale, con una proposta di supporto operativo all’Azienda sanitaria ligure Alisa.

Il contributo di medici e scienziati al lavoro di specialisti di edilizia ospedaliera, bioingegneri, urbanisti, e professionisti di varie discipline, medici compresi, che verrà sottoposto alle istituzioni, Regione in primis, per aprire un confronto.


Linee Guida per rinnovare la medicina territoriale con approccio ingegneristico

Una proposta frutto di un anno di lavoro, nata da specialisti di ingegneria (come bioingegneri, esperti in edilizia ospedaliera, in statistica e nello studio di data-base, oltre che urbanisti e scienziati di lungo corso) ma anche di medicina, culminata con una serie di linee guida per riformare tutto il sistema sanitario ligure guardando alla medicina territoriale con approccio ingegneristico.

È il risultato del lavoro, svolto durante la pandemia con lunghi confronti attraverso video-call online, dalla Commissione Sanità dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Genova, partita proprio dalle inevitabili domande legate ai motivi che hanno fatte saltare - non solo in Liguria, ma in Italia e nel mondo - il sistema ospedaliero facendo chiudere interi reparti con l’inconsueta e non certo priva di conseguenze rinuncia a curare gli altri malati per mancanza di posti letto, il collasso strutturale dovuto a impreparazione, mancanza di attrezzature e di personale.

Al tema è dedicato il “Block Notes”, supplemento della rivista dell’Ordine degli Ingegneri genovesi: 80 pagine dal titolo “Liguria, rivoluzione Sanità. Dagli ingegneri le proposte per un approccio scientifico. Progetto per la medicina territoriale”.

 

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La prima analisi - mentre i pronto soccorso e le terapie intensive soccombevano stracolmi di pazienti - ha fatto capire subito che la ragione stava nella struttura “ospedalocentrica” del sistema: ovvero una sanità territoriale basata sostanzialmente sulla presenza degli ospedali che non solo si fanno carico di tutti i malati che vengono riversati nelle corsie passando dal pronto soccorso, ma nella maggior parte dei casi la loro collocazione non è decisa in base a criteri scientifici (densità di popolazione, malattie statisticamente più numerose rilevate in quella zona che determino l’apertura di un determinato reparto, studio delle caratteristiche anagrafiche e legate alla salute della popolazione, distribuzione razionale delle attrezzature diagnostiche più sofisticate e così via), ma per motivi diversi che niente hanno a che vedere con le esigenze della popolazione, comprese quelle legate alla facilità degli spostamenti. Come, per fare un esempio, se a Est della regione ci fosse la maggiore concentrazione di persone anziane, ma l’unico reparto di geriatria venisse aperto in un ospedale nell’estremo Ovest.

Allora, rivedere il sistema sanitario con criteri ingegneristici vuol dire anche questo: realizzare innanzitutto piani utilizzando le informazioni dei data-base disponibili - integrati da apposite ricerche - che riguardano gli abitanti, gli spazi, i fattori ambientali, sociali, clinici, medici, funzionali, economici e prima di prendere qualunque decisione riguardo la localizzazione e le caratteristiche dei presidi sanitari, stabilirne le convenienze proprio in base ai dati raccolti e incrociati e poi studiati secondo criteri statistici e scientifici in base a un approccio metodologico, frutto quindi di soluzioni non improvvisate.

Come abbiamo scritto nella nostra rivista “A&B” mentre lo studio andava avanti, oggi «si può ripensare un modello di sanità efficiente in Liguria utilizzando modelli geospaziali, che armonizzano metodi informatici geografici (GIS) e analisi decisionale multicriterio (MCDA), ovvero tecnologie perfezionate ed applicate in diversi campi decisionali, che integrate fra loro hanno rivelato enormi potenzialità di supporto decisionale spaziale».

Da qui la proposta di alleggerire gli ospedali con un forte rafforzamento dell’assistenza domiciliare, la creazione di una rete di Case di Comunità o della Salute, e di costruire le strutture sanitarie con moderni criteri che tengano conto delle tecnologie costruttive più avanzate in campo sanitario. Passando intanto dalla disponibilità - come Ordine degli Ingegneri - ad affiancare e supportare Alisa, l’Azienda ligure sanitaria, nell’adeguamento alle normative internazionali e agli studi specifici di settore secondo le richieste europee e l’impiego a questo scopo dei fondi legati al PNRR.

Cosa contiene il Block Notes

Il Block Notes contiene non solo le linee guida più importanti tracciate dai componenti Commissione Sanità, ma anche una serie di contributi di medici, specialisti e docenti universitari che entrano nel merito di argomenti specifici, dimostrando la necessità di un ripensamento del sistema sanitario.

Tante testimonianze, esempi concreti, una proposta articolata ed organica da parte dell’Ordine degli Ingegneri di Genova dunque, rivolta non solo alle istituzioni, ma anche agli altri Ordini e Collegi il cui apporto di idee e professionalità può essere prezioso per dare gambe a un progetto che vuole garantire la salute e il funzionamento del sistema nonostante qualunque emergenza possa capitare in futuro.

 

Cosa è Block Notes

Il Block Notes è l’inserto di approfondimento tematico di A&B - Atti e Bollettino degli Ordini degli Ingegneri della Liguria, rivista trimestrale edita dagli Ingegneri genovesi.

Una testata storica, nata nell’immediato dopoguerra (il primo numero è del 1946, anche se è stata registrata 3 anni dopo), che fino al 2013 ha avuto 8 direttori ingegneri prima di passare da rivista tecnica iscritta nell’elenco speciale dell’Ordine dei giornalisti a vera e propria testata di informazione diretta da un giornalista professionista, Gianfranco Sansalone, con in compito di diffondere e promuovere il ruolo dell’ingegneria aprendo un canale di comunicazione non solo con gli iscritti ma anche con i referenti esterni dell’Ordine: dalla Pubblica amministrazione agli altri ordini e alle categorie professionali, dalla rete delle professioni tecniche all’associazionismo, fino a tutti quei soggetti - pubblici e privati - con cui gli Ingegneri si confrontano oppure di cui sono un punto di riferimento.

La rivista arriva fra l’altro ai sindaci e gli uffici tecnici di tutti i Comuni liguri; agli amministratori, ai consiglieri e ad alcuni dirigenti e funzionali regionali, comunali, provinciali liguri e della città metropolitana di Genova; ad alcuni ministeri e soggetti nazionali; a buona parte dei giornalisti liguri e a numerosi di tutt’Italia. Negli ultimi otto anni la rivista ha trattato - con linguaggio giornalistico, ma senza svilire i contenuti tecnici - i principali temi di attualità regionali e nazionali, ha condotto inchieste, ha vinto battaglie nell’interesse dei cittadini, ha portato i temi dell’ingegneria all’attenzione del pubblico più ampio.

Attuale direttore editoriale è l’ing. Felice Lombardo, Presidente dell’Ordine l’ing. Maurizio Michelini, Segretario l’ing, Enrico Sterpi, Tesoriere l’Ing. Deborah Savio. La direzione giornalistica applica la linea editoriale concordata con l’editore godendo di ampia autononomia nella scelta degli argomenti e nella loro trattazione.