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Compenso professionisti: CdS parere positivo sui parametri

Il Consiglio del Senato ha espresso parere positivo sui parametri per il compenso dei professionisti

Il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole, con alcune osservazioni, allo schema di regolamento sulla determinazione dei corrispettivi per la liquidazione dei compensi per le professioni regolamentate da parte di un organo giurisdizionale.

Il parere dei giudici conferma quanto espresso nel Decreto Legge 83/2012 per lo sviluppo e la crescita, dove i parametri individuati dal decreto ministeriale possono essere utilizzati per definire i corrispettivi da porre a base di gara nell’affidamento di servizi di ingegneria e architettura, fermo restando l'abrogazione di cui al comma 1 nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, il compenso del professionista è determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del ministro vigilante.

Secondo il Consiglio di Stato, a differenza della bozza del DM, nei compensi devono essere calcolati anche i contributi e costi aggiuntivi per gli ausiliari che hanno collaborato per portare a termine la prestazione.

Fra le altre indicazioni, il CdS dichiara che sarebbe opportuno l’obbligo per il professionista di “produrre in giudizio il preventivo di massima reso al cliente, stabilendo che la mancata produzione o l’assenza di prove sul rilascio del preventivo stesso costituisca elemento di valutazione negativa da parte del giudice, ai fini della riduzione del compenso da liquidare”.

Inoltre il Consiglio di Stato propone l’eliminazione dei parametri cosiddetti “a forcella” con un valore minimo ed uno massimo, indicando solo il valore numerico o percentuale medio, al fine di evitare che si trasformino in “tariffe mascherate”.