Dal calcestruzzo agli igienizzanti: quando la riconversione batte la crisi ed evita licenziamenti
In piena emergenza Covid-19, TEKNA Chem, realtà industriale votata alla produzione di additivi per la produzione del calcestruzzo, ha sfruttato le sue conoscenze e competenze tecniche per avviare la produzione di una nuova linea di prodotti igienizzanti Sanatek. L'intervista a Silvio Cocco.
Alcune si sono fermate, perché costrette dai mesi di lockdown, altre si sono rimboccate le maniche e hanno ripreso l’attività produttiva nel bel mezzo della bufera coronavirus.
Nell’emergenza sanitaria diverse imprese si sono riconvertite per produrre dispositivi di protezione individuale, aziende che hanno avuto la voglia, la forza e la capacità di reinventarsi.
È il caso della TEKNA Chem, realtà industriale votata alla produzione di additivi di alta specializzazione per la produzione del calcestruzzo, che ha sfruttato le sue conoscenze e competenze tecniche per avviare la produzione di una nuova linea di prodotti igienizzanti.
In piena tempesta sanitaria, l’azienda guidata dal geometra Silvio Cocco, ha messo a punto la nuova gamma SANATEK che comprende igienizzanti per mani, superfici e indumenti, nonché saponi che vanno ad aggiungersi alla linea già presente nel catalogo di prodotti per la pulizia di pavimenti industriali e disincrostanti per calcestruzzo. Una linea già conosciuta in particolare per la pulizia dei mezzi addetti alla produzione e trasporto del calcestruzzo.
Facile anche inventare il claim per accompagnare la commercializzazione dei nuovi prodotti, che sulla confezione recano le frasi “Azione rapida” e “Attivo in dieci secondi”, proprio come i materiali da costruzione realizzati ormai da decenni dall’azienda, che hanno permesso di risolvere spesso in poco tempo il ripristino o la costruzione di nuove opere sicure e resistenti nel tempo.
Nello stabilimento di Renate, in provincia di Monza e Brianza, la produzione è già cominciata: 20mila pezzi al giorno per arrivare a 80mila nell’arco di poco tempo.
La riconversione: dagli additivi per calcestruzzo alla linea di prodotti igienizzanti SANATEK
Geometra Cocco, da qualche settimana avete avviato la produzione di una nuova linea di prodotti per la cura della persona e la pulizia degli ambienti, una scelta inconsueta per un’azienda che da tanti anni lavora nel settore della chimica e del calcestruzzo..
«In realtà nulla avviene per caso, proprio poche settimane prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria abbiamo assunto due chimici per rafforzare il personale del nostro laboratorio di Ricerca. Uno di loro ha una grande esperienza nel settore della cosmetica e quando mi è stato suggerito di cominciare a produrre prodotti igienizzanti perché in commercio non se ne trovavano, si è attivato subito per mettere a punto i dettagli della nuova linea. In poco tempo abbiamo ottenuto l’autorizzazione per procedere nell’ambito della cosmetica e abbiamo iniziato ad approntare un piano per riconvertire un’area dello stabilimento. Inoltre, essendo specializzati nella produzione di additivi per il calcestruzzo, avevamo già a disposizione alcune materie prime e siamo partiti da un know how molto solido di ricerca e innovazione nel settore della chimica. Il nostro core business, infatti, è proprio lo studio delle reazioni chimiche degli additivi che compongono il calcestruzzo, un ‘materiale – simbolo’ capace di soddisfare una vasta gamma di requisiti come resistenza e resilienza, ma soprattutto sicurezza e territorialità, poiché è di provenienza e produzione locale. Soprattutto i buoni rapporti con le aziende distributrici di materie prime hanno facilitato le cose e ci hanno permesso una grande accelerazione».
È stata una scelta ponderata?
«Non nascondo che all’inizio siamo stati titubanti, considerato il nostro core business, però da più parti ci chiedevano di provare ad allargare la nostra produzione e poi il periodo era veramente drammatico, non si trovavano mascherine, guanti, prodotti igienizzanti. Alla fine, avendo i requisiti, abbiamo deciso di fare qualcosa di utile per il Paese e per la salvaguardia dei posti di lavoro».
Flaconi in più formati, spray e nebulizzatori per igienizzare mani e tute da lavoro
Di quali prodotti si compone la gamma SANATEK?
«Si parte dal flaconcino tascabile da 80 ml di gel igienizzante, disponibile anche nelle confezioni da 100 ml, 500 e un litro, fino ad arrivare alla tanichetta da 5. La linea prevede anche gli spray, uno per le superfici, pratico per gli uffici ma anche per i cantieri e l’altro studiato per pulire a fondo elettrodomestici perché non lascia residui ed è inodore. Stiamo producendo anche un nebulizzatore per mani e vestiti che in pochi secondi elimina germi e batteri senza ungere, ideale a esempio, per igienizzare le tute da lavoro degli operai e poi una confezione di salviette monouso e ancora un sapone per mani da 500 ml. A tutto ciò si aggiunge la possibilità di richiedere dispenser automatici prodotti da un’altra azienda e che noi distribuiamo come servizio per il consumo di taniche da 5 litri».
Quali sostanze utilizzate?
«Come ben sa, non sono abituato a prodotti di ripiego, quindi dovendo imporre una nuova linea, con l’aiuto dei miei ricercatori ho scelto il meglio: un solo alcool quello etilico purissimo inodore anche se denaturato e tutto al top della qualità ivi compreso le essenze adeguate e di classe.
In questa prima fase quanti pezzi state producendo?
«La media è di 20 mila pezzi al giorno ma puntiamo a fare una scorta in magazzino con 70/80 mila pezzi in magazzino così da garantire la distribuzione, perché le richieste sono molte. Anzi qualche azienda ci ha chiesto di etichettare i prodotti con il loro logo, mantenendo ovviamente le indicazioni della ditta produttrice TEKNA Chem. I prodotti saranno venduti alla grande distribuzione, ma anche direttamente ai nostri clienti con prezzi competitivi, non ci rivolgiamo solo al mercato dell’edilizia».
Vi occupate anche del confezionamento?
«No, al momento questa fase è seguita da un’altra azienda specializzata in confezionamento, altrimenti non avremmo potuto entrare così velocemente nel mercato. Abbiamo avuto la fortuna di avere non lontano dal nostro stabilimento un'azienda confezionatrice, così ogni sera consegnamo i compound e ritiriamo le confezioni. Oggi siamo in grado di produrre 25.000 confezioni al giorno, ma se occorre, possiamo arrivare fino a 50.000 pezzi».
Continuerete la produzione anche in futuro?
«Sì, certo, sicuramente fino a che non sarà tutto passato, oltretutto ora ci troviamo impegnati anche in un altro progetto».
Quale?
«Stiamo raddoppiando la linea di esterificazione per produrre additivi carbossilici, grazie alla fase sperimentale abbiamo ottenuto una molecola ad alte prestazioni, sia in termini di riduzione d'acqua sia d’incremento delle resistenze che mantenimento della lavorabilità. Per questo siamo partiti con la realizzazione di un secondo reattore da 22.000 litri che ci consentirà di essere presenti sul mercato con un meraviglioso EXCELLENT 2020 assolutamente competitivo sia in qualità come in prezzo. TEKNA Chem come vede, non si vuol fermare e continua nei suoi programmi».