DDL Bilancio 2018: Maxiemendamento del Senato con novità per i bonus edilizi
Il Senato ha approvato - con maxiemendamento - il testo della Legge di Bilancio 2018: confermati tutti i bonus per casa e le novità per edilizia e professionisti
Il Senato ha approvato - con maxiemendamento - il testo della Legge di Bilancio 2018: confermata la riduzione dell'ecobonus al 50% per finestre, schermature, caldaie a condensazione e a biomassa. In arrivo anche 38 miliardi per infrastrutture, antisismica, periferie, rigenerazione urbana. Il testo
Con il maxiemendamento 1.700 del 30 novembre, il Senato ha approvato la Legge di Bilancio 2018, A.S. 2960-Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020, che ora torna alla Camera per l'approvazione definitiva. Nello speciale dossier del Servizio Studi di Camera è Senato, l'approfondimento completo su tutti gli emendamenti approvati da Palazzo Madama.
Il DDL Bilancio 2018 prevede, nello specifico:
- la proroga di un anno dell'incentivo sull'efficienza energetica (cd. ecobonus), con accoglimento di un emendamento che innalza a 40.000 euro – per ciascuna unità immobiliare – la soglia massima di detrazione per i lavori di riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, che riguardino l'involucro dell'edificio con una incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio.
- la cedibilità del bonus estesa anche ai lavori su singola unità abitativa;
- la riduzione del beneficio al 50% per finestre, schermature, caldaie a condensazione e a biomassa per legare maggiormente il beneficio economico al risparmio energetico conseguibile tramite l'intervento;la detrazione fiscale del 19% sulle assicurazioni sulla casa contro le calamità naturali;
- l'istituzione di un fondo per la concessione di garanzie sugli eco-prestiti;
- la conferma dell'iperammortamento nella stessa misura del 2017, il 250%, mentre il super si abbassa al 130%;
- dichiarazione Iva precompilata per i professionisti: prevista la dichiarazione Iva precompilata per le partite Iva (professionisti, artigiani e negozianti) che hanno una contabilità semplificata e scelgono, in via opzionale, di comunicare acquisti e compensi con le fatture elettroniche. In tal caso l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione le informazioni per i prospetti periodici, una bozza di dichiarazione annuale Iva e dei redditi e le bozze dei modelli F24 per il pagamento delle imposte;
- l'introduzione di un credito d'imposta al 40% per le spese di formazione 4.0 relative al solo costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui viene occupato nelle attività di formazione 4.0. L'importo massimo riconoscibile ammonta a 300mila euro l'anno.
Le novità per l'edilizia ai raggi x
Ecobonus: proroga al 31 dicembre 2018
Confermato nella versione standard: le detrazioni fiscali del 65% per l’efficientamento energetico degli edifici saranno prorogati alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2018. Riassumendo:
- detrazione al 65% anche per il 2018 degli interventi qualificati con riferimento, fino al 31 dicembre 2017, ai valori di trasmittanza termica del Dm 11 marzo 2011.
- detrazioni fino al 2021 su parti comuni dei condomìni con detrazione al 70% per gli interventi sull’involucro dell’edificio che interessano almeno il 25% della superficie disperdente lorda o con detrazione al 75% per i lavori che migliorano la prestazione invernale ed estiva (Dm 26 giugno 2015).
- detrazione 50% per finestre, caldaie con impianto a condensazione o installazione di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e a biomassa.
Per deliberare i lavori per il risparmio energetico l'assemblea di condominio potrà deliberare con il 50% + 1 dei presenti e almeno 334 millesimi. Per le opere di energia rinnovabile (impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari) occorrerà sempre il 50% + 1 dei presenti e almeno 500 millesimi.
Ecobonus condomìni: proroga al 31 dicembre 2018
Eliminato il termine del 31 dicembre 2021, conferma per gli incentivi di riqualificazione alle parti comuni degli edifici condominiali fino al 31 dicembre 2018.
Bonus mobili
Cambiano i riferimenti per la proroga della detrazione al 50% per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all'arredo di immobili ristrutturati. La proroga al 2018 è vincolata ai lavori edilizi iniziati nel 2017; chi ha iniziato le opere nel 2016 deve avviare un nuovo cantiere quest'anno o nel 2018, altrimenti non ne beneficierà.
Bonus ristrutturazioni: proroga al 31 dicembre 2018
Fino a tutto il 2018 possibile la detrazione fiscale al 50% per le spese di ristrutturazione.
Sismabonus: proroga al 2021
Stabilizzato fino al 2021, con possibilità di cessione del credito solo per i lavori condominiali sulle parti comuni. Nello specifico, il sismabonus al 75 e 85% può essere ceduto da tutti i beneficiari a privati e fornitori. Gli incapienti possono cedere l’ecobonus al 65, 70 e 75% a soggetti privati e anche alle banche. Gli altri beneficiari non incapienti possono cedere l’ecobonus al 70 e 75% a tutti i privati ma non alle banche.
Sismabonus: allargamento all'edilizia residenziale pubblica
Gli edifici ERP ne potranno beneficiare, per il resto tutto resterà com'è, con scadenza al 31 dicemnbre 2021 e nessuna stabilizzazione. Non c'è traccia, per ora, di 'paletti' o 'indicazioni' sulle certificazioni statiche degli edifici non seguite da lavori effettivi di miglioramento/adeguamento antisismico, che in teoria dovrebbero essere ricomprese tra le spese detraibili.
Microcogeneratori
Un altro emendamento approvato estende l'ecobonus 65% anche all'acquisto - fino al 31 dicembre 2018 - e alla posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro. Per poter usufruire dello sconto fiscale la posa dei micro-cogeneratori deve determinare un risparmio di energia primaria (pes) pari ad almeno il 20%.
Pos obbligatorio: niente sanzioni
Le multe da 30 euro per i professionisti che non si adeguano alla normativa sul POS non sono ancora previste nel testo.
Bonus verde
Prevista la detrazione del 36% (spese fino a 5.000 euro, bonus spalmato in 10 quote) per la cura del verde privato tra cui rientrano terrazzi e giardini, anche condominiali, lavori di recupero di giardini di interesse storico e realizzazione o adeguamento di impianti di irrigazione. Rientrano tra tra le spese detraibili i lavori, le progettazioni e le manutenzioni relative a tutte le sistemazioni a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, villini e palazzi di pregio, coperture a verde e giardini pensili, messa a dimora di piante e arbusti.
Fondo Investimenti
Inoltre, crescerà di 38 miliardi di euro lo stanziamento del cd. Fondo Investimenti: le risorse andranno a coprire una serie di importanti interventi aggiuntivi, dalle infrastrutture all'antisismica, fino al 2023. Nello specifico, verranno finanziati interventi in trasporti e viabilità, mobilità sostenibile e sicurezza stradale, infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere di collettamento, fognatura e depurazione, ricerca, difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche.
Inoltre, nel capitolo dell’edilizia pubblica, oltre a quella scolastica, compare ora un riferimento specifico all’edilizia sanitaria; confermate e incrementate le risorse anche per le attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni, la prevenzione del rischio sismico (in cui rientra l’attività del dipartimento Casa Italia), gli investimenti in riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie e l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Fondo investimenti piccoli comuni
La misura innovativa è il Fondo per la progettazione dei piccoli comuni che hanno difficoltà a bandire gare basate sul progetto esecutivo (e che può interessare e non poco i professionisti), con una dotazione di 500 milioni di euro.
Piano periferie parte 2
L’art.71 prevede lo stanziamento di 850 milioni in tre anni (2018-2020) a favore degli enti locali finalizzati alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio. Nello specifico, per il 2018 ci sono infatti solo i primi 150 milioni, mentre 300 sono appostati sul 2019 e gli ultimi 400 milioni sull'anno successivo. Dall'opportunità sono esclusi gli enti locali già inclusi nelle graduatoria del piano periferie (il programma previsto dall'articolo 1, comma 974, della finanziaria 2016). Per ottenere la prima tranche di 150 milioni di euro i comuni devono inviare la richiesta al ministero entro il termine perentorio del 20 febbraio (poi entro il 20 settembre 2018 per la tranche del 2019 e, infine, entro il 20 settembre del 2019 per l'anno 2020).
Cedolare secca
Confermata la cedolare del 10% sugli affitti concordati, con dimezzamento della tassa rispetto agli affitti di mercato che pagano il 21%.