Decreto Semplificazioni, tanto rumore per quasi nulla: bocciate le novità per edilizia, appalti, antincendio
Decreto Semplificazioni approvato al Senato in versione ultra-ridotta: la presidenza del Senato ha eliminato tutti gli emendamenti approvati ma ‘fuori tema’ rispetto al decreto, tra cui: equo compenso, costruzioni in zona sismica, antincendio nelle scuole, auto ibride nelle ZTL. Il dossier aggiornato
La montagna, alla fine, ha partorito il più classico dei topolini: di tutte le misure nuove e per certi versi 'rivoluzionarie' - ma assolutamente non gradite da Architetti e Ingegneri, soddisfatti del dietrofront finale - del Decreto Semplificazioni è rimasto ben poco. Via le novità sugli appalti, via anche la norma che semplificava la richiesta di autorizzazione per i lavori in zona sismica, via l'equo compenso 'sbagliato', via anche la proroga delle certificazioni antincendio nelle scuole e asili nido. Dei 90 emendamenti, quindi, ne sono stati ammessi solo 23.
Facciamo il punto, precisando che nella seduta di martedì 29 gennaio, l'Assemblea del Senato con 142 voti favorevoli, 74 contrari e 10 astensioni, ha approvato il ddl di conversione del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione (A.S. n. 989). Il testo passa ora alla Camera per la conversione in legge definitiva.
Decreto Semplificazioni: gli emendamenti bocciati
Il Quirinale ha chiesto al Senato di mantenere soltanto gli emendamenti dal contenuto coerente con il decreto, che contiene disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione, ed evitare di trasformare la legge di conversione in una legge omnibus nella quale far confluire tutte le misure rimaste fuori dalla Legge di Bilancio.
Quindi, nel dettaglio, sono stati bocciati:
- l'emendamento che cancellava l'obbligo delle PA di utilizzare il DM Parametri per calcolare i compensi da porre a base delle gare di progettazione, con immediate proteste dei professionisti (in realtà la situazione era stata poi aggiustata con un sub-emendamento...);
- l'emendamento che modificava la materia delle costruzioni in zona sismica: si interveniva sul Testo Unico dell’Edilizia classificando gli interventi in base al potenziale impatto sulla pubblica incolumità, consentendo di avviare senza autorizzazione preventiva gli interventi meno rischiosi ed eliminando il deposito della triplice copia nel momento della presentazione della denuncia da parte del costruttore;
- la proroga per l'adeguamento della normativa antincendio di scuole e asili nido rispettivamente al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2019;
- lo slittamento al 31 dicembre 2019 del termine a disposizione dei concessionari per adeguarsi ai limiti ’80-20’ previsti dal Codice Appalti.
Decreto Semplificazioni: ecco cosa resta
- l'allungamento dei termini per i datori di lavoro non in regola con il Durc: l'emendamento concede 24 mesi (dai 3 oggi vigenti) per mettersi in regola con i versamenti contributivi senza rischiare reclusione o multa;
- il Fondo di garanzia per PMI e professionisti in difficoltà: nell’ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, già esistente, si prevede uno stanziamento di 50 milioni di euro iniziali per il sostegno alle PMI e ai professionisti in difficoltà nella restituzione di finanziamenti contratti con banche e intermediari finanziari. Rispetto al DL, l’emendamento approvato dalle Commissioni ammette all'agevolazione tutte le PMI e i professionisti, non solo quelli che vantano crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione;
- la modifica sulle tempistiche dei pagamenti: ok alla norma che considera gravemente inique le clausole ai contratti con le Pubbliche Amministrazioni che prevedono termini di pagamento superiori a 60 giorni.
Decreto Semplificazioni: abolizione SISTRI
E' stato confermato il nuovo Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, che sarà gestito direttamente dal ministero dell'Ambiente, con abolizione del vecchio SISTRI.
Le imprese dovranno comunque corrispondere diritti di segreteria e contributi annuali, con i quali coprire i costi di funzionamento del nuovo sistema. Il registro partirà con l’entrata in vigore della legge di conversione, nel frattempo le aziende dovranno assicurare la tracciabilità dei rifiuti con il vecchio metodo cartaceo.
IL NUOVO DOSSIER DEL SENATO CON GLI EMENDAMENTI AMMISSIBILI SONO DISPONIBILI IN FORMATO PDF