Ecobonus al 110%, Volontè: «Gli ingegneri esperti in gestione dell'energia avranno un ruolo chiave»
Mauro Volontè, ingegnere libero professionista e certificato CERTING Advanced, spiega perché gli ingegneri esperti in gestione dell'energia giocheranno un ruolo chiave in vista del nuovo Ecobonus al 110% previsto dal Decreto Rilancio.
Mauro Volontè, ingegnere libero professionista, ha da poco conseguito la certificazione CERTING Advanced di ingegnere esperto in energetica con specializzazione in Climatizzazione estiva e condizionamento.
Una figura che, come evidenziato nell'intervista, alla luce del nuovo Ecobonus potenziato previsto dal Decreto Rilancio, potrebbe essere sempre più richiesta dal mercato nei prossimi mesi.
Il presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Como ha anche fatto chiarezza sulla questione inerente la corretta gestione degli impianti di climatizzazione in questa fase emergenziale.
Ing. Volontè ha appena ottenuto la certificazione CERTING di ingegnere esperto in energetica e specializzato in impianti di climatizzazione estiva e condizionamento, perché questo passo?
«I motivi sono diversi, innanzitutto la passione per questo settore, nata 25 anni fa sui banchi di scuola, poi l’esperienza acquisita in anni di lavoro e l’esigenza di mettere in risalto la mia specializzazione. Dopo il diploma di perito termotecnico, mi sono laureato in Energetica al Politecnico di Milano, con specializzazione in termotecnica civile industriale. Conclusi gli studi, ho iniziato a lavorare maturando competenze specifiche sul condizionamento dell'aria: dapprima lavorando in aziende costruttrici, poi seguendo le prove di laboratorio e infine elaborando progetti. Questo mi ha permesso di accumulare esperienza, padronanza in materia e un insieme di conoscenze che ho voluto mettere in risalto scegliendo CERTING. L’obiettivo infatti è rafforzare la mia specializzazione come attività principale, senza ovviamente escludere gli altri campi dell'energetica. Inoltre la certificazione del CNI può essere un mezzo per valorizzare anche le altre abilitazioni del professionista, io ad esempio dal 2016 ho la certificazione di esperto in gestione dell’energia (EGE)».
Ritiene che la certificazione e la possibilità di figurare all'interno di un database online riconosciuto siano strumenti validi per competere sul mercato oppure è sufficiente dimostrare nella pratica le proprie competenze?
«Sono certo che servano entrambi! Innanzitutto serve certificare il proprio curriculum, le competenze e la professionalità. Credo che il CERTING sia un valido strumento di revisione delle competenze. Oltre a valutare la formazione di base, certifica sia le esperienze formative come l’aggiornamento tecnologico e normativo sia quelle lavorative acquisite dopo l’abilitazione alla professione. In un mercato che richiede sempre più esperti e figure specializzate, la certificazione valorizza il professionista nei confronti della committenza pubblica o privata. Il CERTING valuta a 360 gradi tutte le esperienze acquisite dal professionista nel corso della carriera ed è come un bollino di qualità. Inoltre il database online è un valido punto di riferimento per la collettività».
Il curriculum non è già una dimostrazione della propria professionalità?
«Riassume la storia professionale di ognuno, tuttavia la certificazione riconosciuta da un ente terzo secondo lo schema di Accredia e rilasciata dopo una valutazione complessiva e scrupolosa delle competenze del professionista, fornisce una maggior garanzia confermando quanto riportato nel curriculum vitae».
Ecobonus al 110%: saranno fondamentali ingegneri competenti ed Esperti in Gestione dell'Energia
Il Decreto Rilancio ha previsto, a partire dal 1° luglio, un Ecobonus potenziato, con detrazioni fiscali fino al 110% della spesa sostenuta. Gli ingegneri specializzati in energetica che ruolo ricopriranno? Avranno più lavoro?
«Sicuramente ci sarà una maggiore richiesta di esperti in Energetica. Per usufruire degli sgravi occorre che i lavori apportino un miglioramento di due classi energetiche dell’immobile o di una sola se non è possibile far diversamente. Il miglioramento però va documentato con due attestazioni di prestazione energetica: un’Ape deve essere redatta prima di iniziare i lavori e l’altra al termine. In sostanza si dovrà fare una fotografia dello stato dell’edificio dal punto di vista energetico, analizzare gli interventi migliorativi possibili con uno studio di fattibilità tecnico-economica e in seguito indicare gli interventi da eseguire, concludendo con la redazione dell’Ape».
Perché è importante affidarsi a professionisti esperti?
«È assolutamente necessario rivolgersi a esperti in gestione dell’energia, competenti e con padronanza in materia, altrimenti il rischio potrebbe essere quello di non raggiungere gli obiettivi e perdere i benefici, nel caso dell’Ecobonus, quelli fiscali. Si tratta comunque di tematiche complesse e non legate solo all’involucro edilizio, anche se l’Ecobonus non obbliga ad affidarsi a un EGE, l’esperto in gestione dell’energia può dare i giusti consigli».
Covid-19: la gestione degli impianti di climatizzazione e condizionamento
Lei è specializzato in impianti di climatizzazione estiva e condizionamento. Negli ultimi mesi si è molto dibattuto sull’eventualità che questi sistemi possano favorire la diffusione del virus Covid-19. Come stanno le cose?
«Su questo tema ho curato un approfondimento redatto dalla Commissione Impianti della Croil e devo dire che in realtà è proprio il contrario. Gli impianti di condizionamento non aggravano la situazione, se consideriamo il terminale interno e che ricircola l’aria. Se invece consideriamo gli impianti che ricambiano l’aria degli ambienti interni con quella esterna e con un parziale ricircolo, addirittura giocano un ruolo favorevole, perché riducono la carica virale e abbassano l’indice di rischio. Se poi gli impianti dovessero funzionare a tutt’aria esterna, la situazione migliora notevolmente. La cosa più sbagliata è pensare di spegnerli, questo andrebbe a discapito delle condizioni climatiche interne agli ambienti e del comfort delle persone che li vivono».
Ventilazione, condizionamento, climatizzazione .. possiamo fare un po' di chiarezza?
«Sono termini molto simili e si tende a confonderli, in particolare condizionamento e climatizzazione. La ventilazione si occupa del ricambio dell'aria che quindi non viene trattata e in più consente il controllo dei contaminanti attraverso un’efficiente filtrazione e diffusione. Con il termine condizionamento, invece, ci riferiamo a sistemi a tutt’aria che possono essere usati per raffrescare ma anche riscaldare, quindi attribuiscono specifiche condizioni all’aria. Nel caso dei sistemi split posso impostare temperatura e deumidificazione mentre con le unità di trattamento aria controllo più parametri come la temperatura, l’umidità, la qualità dell’aria (filtrazione) e la velocità. La climatizzazione ambientale è più ampia, include tutti gli impianti (ad aria, riscaldamento, raffrescamento) che permettono di mantenere condizioni climatiche negli ambienti e che soddisfano tutti i parametri di comfort: termoigrometrico, IAQ e velocità dell’aria».
Ha avuto molte richieste di consulenze in queste settimane? Se sì, pensa siano riconducibili al fatto che il suo nominativo è all'interno di un database online come CERTING?
«Capita spesso di avere consulenze in questo ambito, penso che sia riconducile alla mia storia anche perché nel database sono da poco. Però devo dire che alcuni colleghi, grazie al CERTING, hanno scoperto questa mia competenza e richiesto collaborazioni».
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