Edilizia: nei prossimi 5 anni serviranno 210mila assunzioni

Il settore edile impiega 1.7 mln di persone e incide sul PIL per più del 5%

L'edilizia, settore cruciale per l'economia italiana, si trova di fronte a una fase di rinnovamento e crescita che richiede l'acquisizione di nuove competenze e la creazione di professioni innovative. Con 1,7 milioni di occupati (il 6,6% della forza lavoro nazionale) e una rilevante incidenza del 5-6% sul PIL, il comparto edilizio si presenta come un pilastro dell'economia del nostro paese.

Il settore delle costruzioni deve affrontare una serie di sfide in ambito delle risorse umane, con la necessità di garantire un ricambio generazionale e rispondere a nuove esigenze professionali. Secondo stime recenti, saranno necessari circa 210.000 nuovi ingressi nei prossimi 5 anni per mantenere la dinamicità del settore. Tuttavia, trovare le persone giuste si rivela un'impresa ardua, con oltre il 50% delle ricerche di lavoro che non si concretizzano per mancanza di candidati o competenze adeguate.

Profili richiesti e introvabili

Il rapporto "Costruire l'edilizia del futuro" pubblicato da Randstad Research identifica i profili più richiesti nel settore delle costruzioni. Tra i cinque più cercati troviamo conduttori di mezzi pesanti e camion, muratori, elettricisti, tecnici di vendita e meccanici. D'altro canto, alcune figure risultano più elusive, come saldatori, ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, intonacatori, tecnici del risparmio energetico e elettronici.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha infuso nuova vitalità nel settore, generando una crescente richiesta di lavoratori. Gli operai, in particolare quelli specializzati in ristrutturazioni, adeguamenti sismici e ricostruzioni edilizie, risultano essere i più ricercati, rappresentando il 62% delle assunzioni. Seguono i tecnici (13%) e gli ingegneri (4%), con focus sull'efficientamento energetico e l'architettura del verde.

L'innovazione digitale e le nuove professioni

Il panorama delle assunzioni nel settore edilizio riflette un cambiamento profondo, con la creazione di nuove professioni legate alle tecnologie digitali. Dronisti, sviluppatori di realtà virtuale, specialisti di ingegneria predittiva e programmatori di robot sono solo alcune delle figure sempre più richieste. L'implementazione delle tecnologie digitali si fa strada anche in attività tradizionalmente faticose o pericolose, grazie a robot da demolizione, saldatura automatizzata, droni, realtà aumentata e stampa 3D.

Le competenze richieste nel settore edilizio vanno oltre il digitale, abbracciando un mix di conoscenze tecniche e soft skills. Oltre alla familiarità con le nuove tecnologie, sono richieste competenze nell'avanzamento del lavoro, lavoro ergonomico, rispetto delle procedure di salute e sicurezza, utilizzo di attrezzature protettive e lavoro di squadra. La meccanica, l'elettronica, l'elettricità, l'ingegneria e le soft skills, come la gestione degli imprevisti e la flessibilità, sono considerate elementi cruciali per i futuri professionisti del settore.