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ENGINET: nasce l'Alleanza europea per la certificazione delle competenze degli ingegneri

A Parigi è stato siglato l'Accordo statutario per la nascita di ENGINET, la nuova Alleanza europea nata su impulso del Consiglio nazionale degli Ingegneri.

Una “piattaforma” unica e comune a tutti i Paesi dell'Ue per il riconoscimento delle competenze professionali degli ingegneri e per la loro libera circolazione: questo è l'obiettivo di ENGINET, l'Allenza europea nata a inizio marzo, su impulso dell'Italia.

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Che cosa è ENGINET

ENGINET è un'alleanza europea che, a oggi, racchiude sei Istituzioni che si occupano della certificazione delle competenze degli Ingegneri e del loro mutuo riconoscimento nei singoli Paesi.

L'Allenza è nata lo scorso 5 marzo a Parigi, su iniziativa dall'Agenzia CERTing del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), quando le prime sei organizzazioni nazionali hanno siglato l'accordo statutario: per la Spagna le Associazioni AIPE e AQPE, per la Francia la SNIPF, per il Portogallo l’Ordem Dos Engenheiros e per l’UK l’Engineering Council.

Ovviamente, in futuro, l’Alleanza potrà ampliarsi con l’adesione di nuove rappresentanze degli Stati dell'Unione Europea o di altre Nazioni.

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Perché è importante ENGINET

Stefano Calzolari, consigliere CNI e referente per le attività di normazione e certificazione, ha spiegato l'importanza che ricopre l'Allenza appena nata a livello comunitario.

«Ancora oggi la professione di Ingegnere all'interno dell'Unione Europea è svolta nei modi più disparati e sotto l’egida di leggi diverse da Stato a Stato: ciò ha comportato l’impossibilità di far nascere in Europa una “Direttiva Ingegneria”, al pari di quelle già istituite, a esempio, negli ambiti della Medicina o dell’Architettura.

Gli Ingegneri, infatti, hanno una formazione universitaria molto differenziata da Paese a Paese e il tentativo iniziale, avviato negli anni ’90, di ricercare un' “equivalenza” nella comparazione tra i diversi percorsi e titoli di studio ha portato a un nulla di fatto.

Oggi però le condizioni del confronto si sono molto evolute e tutti sanno che la competenza di un Ingegnere (e di qualunque altro Professionista) non può essere ricondotta alla sola formazione universitaria, ma dipende anche dal cosiddetto Continuous Professional Development (CPD) e dall’esperienza maturata sul campo.

Non per niente l’EQF, European Qualification Framework, ha recentemente ribattezzato la competenza come l’unione di conoscenze, abilità, autonomia e responsabilità, sottolineando l’evolversi continuo della “persona professionista” lungo il proprio iter lavorativo.

In questo nuovo contesto l’Università rimane un ingrediente fondamentale, ma non è più l'unico ai fini del confronto e del riconoscimento. 

È un po' come se si volessero confrontare tra di loro diverse automobili: un esame accurato non si limita al motore e alla sua "potenza", ma anche tutti gli altri elementi (e sono tanti!) che ne condizionano in modo fondamentale le “prestazioni”.

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Certificazione delle Competenze: il confronto tra l'Italia e Paesi Europei

CERTing, in Italia, si è mossa proprio su questi presupposti.

L'Agenzia nazionale del CNI, oggi è in grado di certificare, in conformità alla norma internazionale UNI-EN-ISO/IEC 17024, le competenze di un Ingegnere in base ai criteri sopra illustrati: la formazione ricevuta inizialmente all’Università, poi continuamente sviluppata post-laurea e l’esperienza professionale maturata sul campo.

Elementi che tutti insieme generano la “capacità personale di assunzione di responsabilità” e il “saper fare” abbinato al “saper far fare”, in qualsiasi settore, funzione e/o ruolo dell’Ingegnere.

Anche AIPE/AQPE (Spagna) e SNIPF (Francia) lavorano in conformità alla norma sopra citata: valutano gli stessi requisiti e questo facilita molto la comparazione tra i processi di certificazione permettendo di individuare un traguardo comune.

Portogallo e UK appaiono invece più distanti nel metodo, ma la filosofia che sottintende il riconoscimento della competenza è la medesima ed è fondata su “requisiti pragmatici” aventi anch’essi a che fare con il CPD e con l’esperienza maturata dagli Ingegneri nell’espletamento delle loro attività e funzioni reali.

Siamo quindi ottimisti sul fatto che la nuova Alleanza ENGINET saprà muoversi rapidamente verso l’obiettivo della “piattaforma” unitaria.


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In Italia abbiamo CERTING, già operativo nella certificazione delle competenze dell'ingegnere. Ecco il LINK al sito ufficiale.


ENGINET: i prossimi passi verso una piattaforma unitaria

Il lavoro iniziale sarà fatto d'interscambio e di confronti, così da individuare e mettere a fattor comune i “pezzi” più somiglianti delle procedure, lasciando a tempi successivi la risoluzione delle differenze residue. Ma il “sogno” di definire un modo univoco per riconoscere il valore professionale degli Ingegneri in EU è oggi molto più vicino e il lavoro di ENGINET servirà anche a modificare nel tempo le leggi di riferimento nei diversi Paesi.

In altre parole, vogliamo aprire tutti insieme una nuova stagione, fondata sulla “mutual confidence”, cioè sulla capacità di saper misurare nello stesso modo e con risultati sempre credibili le capacità professionali degli Ingegneri che si certificheranno, pur nella diversità della loro formazione iniziale. 

In Italia, dove ancora esiste il valore legale del titolo di studio, l’obbligo di superamento dell’Esame di Stato e di iscrizione all’Ordine per svolgere le cosiddette “attività riservate”, queste modalità di certificazione non contrastano affatto, ma risultano semmai complementari e rafforzative, dato che aggiungono contenuti professionali tangibili ai requisiti minimi richiesti dalla legge».

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