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EUROCODICI, Prof. Giuseppe Mancini: “Una normativa non solo per l’Europa”

intervista al prof. giuseppe mancini sull'evoluzione degli eurocodici

Molti infatti sono i Paesi extraeuropei che stanno adottando gli Eurocodici nella progettazione delle proprie strutture.
 
Intervista al Prof. Giuseppe Mancini, POLITECNICO DI TORINO
 
Dal 22 al 24 maggio scorso si sono tenute presso l’i.lab di ITALCEMENTI a Bergamo, le Giornate AICAP 2014, giungendo alla 27a edizione del Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso.
Nell’occasione IMREADY ha intervistato il Professor Giuseppe Mancini del Politecnico di Torino per conoscere quale sarà l’evoluzione della normativa europea sulla progettazione.
 
 
L’evoluzione degli Eurocodici
Per quanto riguarda la normativa europea sulla progettazione, - ha spiegato il Professor Mancini - è attualmente in corso di stipula il mandato 515 con il quale la Comunità Europea chiederà al CEN di procedere alla fase di revisione e aggiornamento degli Eurocodici, ed una delle parole chiave sarà proprio “semplificazione”, “easy to use”.
Una revisione che avrà lo scopo di eliminare tutte le duplicazioni di regole superflue, cercando di produrre nel documento di base tutto quanto è necessario per la progettazione corrente, lasciando agli Annessi solo le indicazioni per progetti di particolare complessità.
 
 
Si tratta di un processo che richiederà tempo e che si pensa possa concludersi nel 2020 dove anche l’Italia avrà un ruolo importante con una buona rappresentanza nelle varie Commissioni e nei vari Gruppi di Lavoro. Delle 10 Commissioni infatti ben 3 chairman saranno italiani.
 
Ma la normativa europea viene utilizzata solo in Europa?
A questa domanda il Professor Mancini ha orgogliosamente affermato che gli Eurocodici oggi trovano applicazione anche in molti Paesi Extra europei. Non solo in Europa, quindi, si progetta secondo le indicazioni degli Eurocodici. Un risultato - ha sottolineato Mancini - ottenuto grazie all’attività di diffusione della conoscenza svolta dalla Comunità Europea, che ha messo a disposizione i chairman delle varie Commissioni per presentare e descrivere gli Eurocodici nei Paesi Extra europei.