Restauro e Conservazione | Certificazione | GBC ITALIA - Green Building Council
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GBC Historic Building® la certificazione per la sostenibilità degli interventi di restauro sugli immobili

La certificazione GBC Historic Building® (GBC HB) è uno strumento innovativo nato in Italia, che ha l’obiettivo di valorizzare gli interventi di restauro, riqualificazione o recupero, attraverso l’integrazione dei criteri di sostenibilità dei protocolli a marchio GBC.

La certificazione per la sostenibilità degli edifici storici

Oltre il 30% degli edifici realizzati prima del 1945 fanno parte del patrimonio edilizio esistente sul territorio italiano, per un totale di 11.740.083 unità (fonte: Cresme). Il 18% è stato costruito prima del 1919 ed il 12% dopo tale data. Comprendere che le azioni volte alla sostenibilità ambientale possono essere intese come interventi non invasivi, ma al contrario come importanti ed efficaci forme di tutela, è diventato quantomai necessario e imprescindibile nel panorama dello stock immobiliare nazionale. 

Il concetto di sostenibilità come esigenza di mantenere il capitale sociale e naturale a beneficio delle generazioni future può e deve essere ampliato alla sfera culturale, dove il manufatto architettonico assume un ruolo significativo per la conservazione e la salvaguardia delle risorse storiche e culturali da tramandarsi.

Il protocollo è frutto di un intenso lavoro interdisciplinare che ha coinvolto il Ministero dei Beni e attività culturali e turismo, e che ha portato alla definizione di criteri sostenibili per la progettazione e la realizzazione di interventi di restauro. In analogia con i protocolli GBC Italia e LEED, il GBC HB prevede 4 livelli di certificazione attesi: Base, Argento, Oro e Platinum, per un massimo di 100 punti. Altri 10 punti sono ottenibili con le aree Innovazione nella Progettazione e Priorità Regionale.

Le novità sostanziali inserite in questa nuova certificazione sono la Carta d’Identità dell’Edificio Storico e la categoria Valenza storica, che affianca le principali aree tematiche distintive degli altri protocolli: Sostenibilità del Sito, Gestione delle Acque, Energia e Atmosfera, Materiali e Risorse e Qualità ambientale Interna.

GBC Historic Building® la certificazione per la sostenibilità degli interventi di restauro sugli immobili

 

La carta d’identità e la valenza storica di un edificio 

La Carta d’Identità dell’edificio storico è il riassunto di un’analisi quantitativa di tutte le parti storiche componenti il manufatto e offre il quadro storico e generale delle tecnologie e dei sistemi costruttivi, nonché del sistema impiantistico presente. L’intervento di restauro deve infatti partire da una riflessione storico-critica che tragga dalla preesistenza architettonica i fondamentali riferimenti metodologici. È il documento con il quale l’edificio candidato dimostra di essere atto alla certificazione.

L’area tematica Valenza storica è ancor più il punto distintivo del protocollo. I crediti hanno l’obiettivo di valorizzare l’edificio, come testimonianza storica culturale, attraverso l’individuazione di precise metodologie d’indagine e di principi operativi che non solo si basano su presupposti di sostenibilità ambientale, ma riprendono le teorie oramai consolidate del Restauro Architettonico.

 

Metodologie e principi operativi di GBC HB

I principi operativi del GBC Historic Building® sono: 

  1. adottare le misure minime utili alla salvaguardia della materia, alla reintegrazione dell’immagine (laddove riconducibile) e all’aggiornamento funzionale del bene in un’ottica di minimo intervento. I requisiti previsti sono mirati allo svolgimento di indagini preliminari e di indagini conoscitive avanzate;
  2. rispettare la reversibilità almeno potenziale delle opere previste o attuate per consentire interventi di restauro con tecnologie più innovative. A ciò è stato dedicato uno specifico credito;
  3. mantenere la compatibilità materica e strutturale per non compromettere la stabilità dell’edificio, attraverso la scelta di soluzioni progettuali e di malte per il restauro adatte al consolidamento delle strutture e alla conservazione del bene. Allo stesso tempo devono essere rispettati per quanto possibile i caratteri tipologici e la destinazione d’uso, anche in vista di condividere con la comunità i benefici offerti da un edificio sostenibile;
  4. assicurare la durabilità dell’intervento conservativo attraverso la predisposizione di un piano di manutenzione programmata e di una specifica scheda di valutazione del rischio;
  5. contribuire alla sostenibilità del cantiere di restauro grazie a processi e strategie mirati alla riduzione degli impatti ambientali sull’intorno. 

Questo nuovo paradigma concettuale alla base del protocollo GBC HB si integra perfettamente con le altre aree tematiche della sostenibilità andando a costituire uno strumento utile di progettazione e realizzazione degli interventi, con una metrica condivisa e confrontabile. Non più deroghe alle direttive sull’efficienza energetica degli edifici ma integrazione con le vigenti normative nazionali in un’ottica di rispondere alle nuove esigenze del Regolamento europeo sugli investimenti sostenibili. 

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