Giornate Italiane del Calcestruzzo: cronaca di tre giorni ad alto tasso di filiera
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Racconto personale delle Giornate Italiane del Calcestruzzo
Nel corso della prima settimana di novembre si è svolta Piacenza la seconda edizione delle "Giornate Italiane del Calcestruzzo", da tutti ormai chiamate GIC.
Si tratta di una manifestazione fieristica verticale sulla filiera del calcestruzzo e i settori collegati, tra cui quello delle pavimentazioni.
Il sottoscritto era presente con due cappelli: come direttore generale del CONPAVIPER e come Editore di INCONCRETO.
Ma in questo articolo vorrei apparire in nessuna di queste due vesti ufficiali, ma semplicemente come Andrea Dari, persona che frequenta il mondo del calcestruzzo da quando aveva 14 anni (a causa della trasmissione di un virus passionale da parte dello zio, chimico del cemento, e di un virus imprenditoriale da parte del Padre), che nella sua vita ha occupato alcuni ruoli in ATECAP, che ha gestito (con alterne fortune) un'attività di consulenza nel settore, ha insegnato per alcuni anni tecnologia del calcestruzzo all’Università di Bologna, che da allora non è mai mancato di partecipare al SAIE (siamo quindi a 37 edizioni viste), e che affronta il tema con una passione che va al di là della professione.
Un articolo dove riportare la mia esperienza del GIC 2018 quindi senza alcuna veste ufficiale.
Partiamo da un giudizio generale: il GIC mi è piaciuto, molto.
Quando sono arrivato in fiera per l’allestimento dello stand CONPAVIPER mi sembrato di trovarmi di fronte all’Area 48 del SAIE di una volta. Autobetoniere, Camion, Mescolatori, Attrezzature, Prodotti … e mi sono detto “ma allora questa filiera, che ha perso oltre il 60% dei fatturati e dei volumi, è ancora viva, ha ancora voglia di ritrovarsi, di avere un momento di confronto e unione”.
Nei giorni successivi poi questa sensazione si è rafforzata.
L’organizzatore ha dichiarato quasi 5.000 visitatori nei tre giorni. Io non so se sono stati di più o di meno, ma posso testimoniare di avere trovato tantissimi amici del settore, molti dei quali non vedevo da tempo. Tecnologi, produttori di calcestruzzo, produttori di inerti, applicatori del settore delle pavimentazioni, fornitori di impianti e tecnologie, … non riuscivo a compiere un passo che dovevo fermarmi per un saluto, una discussione, un approfondimento.
Ho ritrovato tra i padiglioni anche tre “vecchi” maestri: Francesco Biasioli, Gianni Zanco e Massimo Calda, tre figure che hanno contraddistinto la mia formazione iniziale nel settore. Ma ho anche visto figure che non mi sarei aspettato di trovare in una fiera italiana, anche di settore, come alcuni “VIP” del settore del cemento.
Come ho detto, quindi, più che la quantità mi piace sottolineare la qualità dei partecipanti, fornitori e visitatori, che ben rappresentano la parte interna della filiera.
Ho partecipato attivamente anche a tre eventi, e passivamente a uno: il primo organizzato da CONPAVIPER, il secondo da ASSIAD, il terzo dall’Istituto Italiano del calcestruzzo. Tutti interessanti i tre temi trattati.
L'evento CONPAVIPER sui Pavimenti Industriali e il loro riconoscimento come Struttura
Nel primo evento, quello di Conpaviper, che si è svolto il venerdì mattina, si è parlato del riconoscimento strutturale delle Pavimentazioni Industriali, un tema ovviamente caldo per il settore rappresentato dall'Associazione. Sala strapiena, relazioni di Roberto Baldo e Gian Luigi Pirovano davvero eccellenti, pubblico visibilmente soddisfatto.
Il tema è stato affrontato con grande attenzione e professionalità ed è stato chiarito in modo esaustivo quando le pavimentazioni industriali devono considerarsi strutture e quando semplici finiture. Nel primo caso, ricordo a tutti, deve esserci un progetto firmato da un libero professionista, che va depositato, e una direzione lavori. In zona sismica occorrerà anche l’autorizzazione sismica. E sono stati chiariti, con queste novità, anche i nuovi profili di responsabilità. Brava Conpaviper e bravi relatori.
L'evento ASSIAD sul ruolo del calcestruzzo nelle opere complesse
Il secondo evento, quello di ASSIAD, era indirizzato ai professionisti e aveva il compito di far comprendere quanto il calcestruzzo sia ancora oggi il materiale più scelto per le opere complesse. Due splendide relazioni di Francesco Biasioli (Segretario ERMCO) dedicata alla storia del cemento e del calcestruzzo armato, e di Mauro Eugenio Giuliani (Studio Redesco) dedicato alle scelte che un propfessionista deve compiere quando deve progettare un'opera complessa e perchè sceglie il calcestruzzo; evento purtroppo seguito da un pubblico poco numeroso.
In effetti, se dobbiamo fare una critica a questo GIC, riguarda proprio la partecipazione dei professionisti, molto limitata.
Concretezza, l'evento di ISTIC su produzione e controllo del calcestruzzo
Il terzo evento, quello dell’Istituto Italiano del Calcestruzzo, era dedicato a un tema delicatissimo e importantissimo per la filiera: quella della produzione, trasporto e controllo del calcestruzzo. Un evento in cui hanno partecipato oltre al Presidente dell’Istituto Silvio Cocco anche Angelo Valsecchi (Consigliere Segretario del CNI, Donatella Guzzoni (Presidente ATE), Marco Torricelli (CMB), Pietro Cardone (Tecnoprove) e Paolo Galletti (SICOMA).
Malgrado si tenesse di sabato mattina la partecipazione è stata nutrita. Potrei dividere questo evento in due parti, nella prima alcune relazioni hanno dimostrato come siano disponibili oggi tecnologie per produrre e controllare il calcestruzzo in modo non solo conforme ma anche “pregiato”. Nella seconda parte si è evidenziato come poi queste soluzioni siano poco utilizzate. L’assenza della premescolazione rappresenta ancora il neo del sistema produttivo nazionale, l’assenza dei direttori lavori dai cantieri il neo dei controlli di cantiere.
L’incontro si è aperto con il saluto registrato del vice Ministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi, in cui ha marcato una sua attenzione a questi problemi. Speriamo sia vero. Aggiungo un particolare su questo evento: faceva parte di un trittico organizzato dall’Istituto Italiano del Calcestruzzo dal titolo Concretezza, realizzato con il supporto del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, che non solo ha messo il logo, ma ha partecipato con figure importanti: oltre al citato Angelo Valsecchi anche Gianni Massa (vice Presidente vicario CNI), Giovanni Cardinale (vice Presidente CNI), Michele Lapenna (Tesoriere CNI), Elio Masciovecchio (rappresentante CNI al Consiglio Superiore LLPP) a testimonianza dell'attenzione per questi argomenti.
Concrete Conference, l'evento di Federbeton
L’evento a cui ho partecipato (passivamente) è stato quello della Concrete Conference, organizzato da Federbeton.
L'evento si è aperto con un intervento di Roberto Callieri, Presidente di Federbeton, dedicato alla Filiera e all'attività della Federazione.
Quattro i temi trattati: CALCESTRUZZO PER #MUOVERE, CALCESTRUZZO PER #PRODURRE, CALCESTRUZZO PER #EDUCARE e CALCESTRUZZO PER #PROTEGGERE
Da sottolineare la qualità del panel dei relatori e gli argomenti trattati. Tra questi vorrei segnalare l'intervento di Tullia Iori, dedicato all'importanza del cemento e dele calcestruzzo nella storia dei ponti. Nutrita e qualificata la partecipazione in sala. .
Il calcestruzzo per la sicurezza pubblica e la protezione dai rischi idrogeologici. La difesa dei cittadini è una delle priorità per il Paese, attraverso la messa in sicurezza, in primis del territorio e del costruito.
GIC: la parte espositiva
Per quanto riguarda l’esposizione, di cui ho già ricordato l’ampiezza, vorrei evidenziare alcuni aspetti che mi hanno colpito.
Innanzitutto la quantità di espositori dedicati al tema delle pavimentazioni in calcestruzzo. Lo spostamento di questo settore al GIC testimonia due cose: quanto sia vivo e interessato a comunicare all’interno della filiera del calcestruzzo e quanto SAIE abbia sbagliato nel passato a trascurare questo comparto.
Ed è questo comparto che ha mostrato, a mio parere, le due novità più importanti: le fibre e i giunti. Non avevo mai visto in una manifestazione italiana la presenza di tante proposte su queste due soluzioni. Questo mi fa capire quanto sia importante che Conpaviper, il prima possibile, rimetta mano alle Linee Guida sui Pavimenti Fibrorinforzati e quanto sia importante approfondire il tema dei giunti e una loro regolamentazione.
Per arricchire le riflessioni vorrei riportare i risultati di un sondaggio fatto dalla mia organizzazione post fiera: su 45 espositori che hanno risposto il 26,7% ha dichiara di essere soddisfatto della presenza di visitatori al proprio stand oltre le proprie attese, e il 51,1% di essere soddisfatti come si attendevano; per quanto riguarda i visitatori sono il 16,3% ad essere più soddisfatti delle attese della manifestazione GIC e il 69,4% di essere soddisfatti come si attendevano; la soddisfazione per gli eventi è dell’87%, un bel risultato, complimenti all’organizzatore.
Giornate Italiane del Calcestruzzo: e se si arrivasse a un evento unico ?
Infine, una riflessione personale.
E’ davvero un peccato che i due eventi principali di filiera del calcestruzzo - le ICD di AICAP e CTE e il GIC di Piacenza - si svolgano in due momenti separati dell’anno. Il primo rappresenta un’eccellenza unica per quanto riguarda la presentazione della situazione della ricerca e la progettazione nel settore, con un'ampia presenza del mondo accademico, il secondo ho già detto ha la capacità di mettere insieme l’intera filiera produttiva e dei tecnici.
Mi auguro che questi tre soggetti abbiamo la capacità di mettere da parte ogni personalismo e di trovare una soluzione per fare confluire in una unica manifestazione i due eventi.
Ne guadagnerebbero loro e soprattutto noi tutti. E il nome delle due manifestazioni è già lo stesso, un buon punto di partenza.